Writer Officina
Autore: Cara Valli
Titolo: Fuoco e desiderio - Ira (Vol. 2)
Genere Erotico Avventura
Lettori 3959 39 64
Fuoco e desiderio - Ira (Vol. 2)
Un po' mi dispiace, forse non avrei dovuto lasciarlo così: ammanettato alla testiera del letto, le labbra serrate contro la sua unica salvezza, gli occhi imploranti ma furiosi e più che pronto per la serata che dovevamo avere.
La verità è che saperlo in grado di liberarsi senza troppi sforzi, mi ha reso più crudele di quello che realmente sono.
O almeno spero... sia per una, sia per l'altra cosa.
Non mi sono mai definita una persona malvagia, ma ultimamente sto scoprendo dei lati sconosciuti del mio carattere. Per esempio ricordare Rolando strattonare le manette e mugolare qualcosa d'intellegibile, mentre esco dalla sua stanza, non dovrebbe farmi nascere un sorriso sulle labbra, ma dovrei sentirmi rammaricata per un'azione così vergognosa. La verità è che mi è piaciuto lasciarlo lì, mi è piaciuto avere la possibilità di poterlo fare.
Seduta su una scomoda panca di un cargo militare, mentre inizia il rullaggio per volare in Italia, il mio pensiero va a lui e gli mando un messaggio:

Sto partendo.
Arrivo previsto tra 65 minuti.

Veronesi
Perfetto.

Hai altri ordini?

Veronesi
No.

Rigiro il cellulare tra le dita, gli devo almeno una spiegazione:

Sto andando in missione.
Non so quando tornerò.

Rolando
L'avevo capito.

Sei arrabbiato?

Rolando
No.

Sei deluso?

Rolando
No, sono triste.

Mi dispiace.

Rolando
Vorrà dire che dovrai escogitare
un modo per farti perdonare.

Fa attenzione Rolando potrebbe
non piacerti quello che ho in mente

Rolando
Sono sicuro che non sarà così.

Vedremo.
Devo chiudere.
Stiamo decollando.

Rolando
Ciao Isa.

Metto via il cellulare e metto via anche la sua immagine, la mia mente è piena solo di Erik e del tumulto che mi crea dentro. 

Mi affretto a scendere dal cargo prima che inizino le operazioni di sbarco del materiale stipato a bordo, non voglio rischiare di rimanere intrappolata o peggio ancora di intralciare le manovre di scarico.
Appena metto i piedi sull'asfalto della pista, lo vedo appoggiato a una jeep: bello come il peccato e sorridente come un demone tentatore.
Mi avvicino e lui si stacca dal suo sostegno ma non si muove, aspetta che lo raggiunga, mentre giocherella con un attrezzo facendolo rigirare tra le dita.
Quando sono a meno di cinque metri da lui, smette di gingillarcisi e lo impugna saldamente.
Riconosco la piccola torcia e l'idea di dovermi sottoporre alla sua visita neurologica non mi entusiasma, non piace neanche al mio cuore, perché inizia a battere velocemente o al mio stomaco, che si stringe in una morsa dolorosa.
- Sto bene-
Lo evito e mi dirigo verso il retro del veicolo, apro il portellone scaravento la mia sacca nel baule, lo sento alle mie spalle, mi volto e mi appoggio all'auto per distanziarlo il più possibile.
- Lascia che sia io a giudicare il tuo stato di salute Sergente-
Vorrei che il mio ventre avesse il dono della parola, per potergli chiedere il motivo per cui si contrae ogni volta che Erik parla.
Non ha senso.
- Non c'è bisogno che mi visiti. I medici della clinica hanno detto che sono guarita-
Cerco di superarlo, ma mi blocca la via di fuga avvicinandosi di un passo e appoggiando una mano sulla carrozzeria.
- Non ti conviene Isa-
- Che cosa non mi conviene Tenente?-
Mi afferra il mento con una mano e dopo aver acceso la lampada, me la punta negli occhi trattenendomi e spostandomi il viso a suo piacimento.
- Non ti conviene sfidarmi-
Mi divincolo dalla sua presa e lo guardo negli occhi che scintillano pieni d'intolleranza.
- Altrimenti?-
Sorride mentre fa sparire la torcetta nella tasca posteriore dei pantaloni e dopo aver appoggiato entrambe le mani sulla carrozzeria, mi dice:
- Altrimenti potrebbe venirmi voglia di punirti-
Si avvicina ed io, per evitare che mi tocchi, non posso fare altro che diventare un tutt'uno con l'automobile.
- Altre ronde notturne?-
Sorride e ignorando la mia domanda, stacca una mano e la porta davanti al mio volto.
- Segui il mio dito... solo con gli occhi-
Obbedisco per un paio di volte, poi il suo sguardo intenso, concentrato su di me, attira la mia attenzione e mi perdo nel verde dei suoi occhi.
Li distolgo da quella trappola. ma finisco col precipitare sulle sue labbra tentatrici.
- Quindi dottore, come sto?-
Devo smetterla ma soprattutto è il mio cuore che deve smettere di battere così forte... lo sento pulsare ovunque e non dovrebbe farlo.
E lui non dovrebbe guardare così la mia bocca.
- Abbastanza bene da poter sopportare qualsiasi punizione, mi venga voglia di infliggerti-
Ritorno a guardarlo negli occhi.
- In che senso?-
Mi regala un altro sorriso enigmatico e poi si allontana di un passo.
- Monta in auto Sergente-
Una volta chiusi gli sportelli e legate le cinture di sicurezza.
- Mi aggiorni?-
- Su cosa vuoi essere aggiornata?-
- Sugli sviluppi del nostro caso. Sicuramente, mentre ero ricoverata in clinica per farmi bucherellare ogni due ore, voi avrete sgominato l'associazione a delinquere. Giusto?-
Il sorriso malizioso che aleggia sulle sue labbra, mentre è concentrato sulla strada davanti a noi, non è precursore di buoni propositi.
- Saresti stata più contenta se fossi stato io a - bucherellarti - ogni due ore?-
- No, Erik sarei stata più felice se nessuno mi avesse scambiata per un puntaspilli-
Che cosa gli prende?
- Forse se avessi evitato di schiantarti contro il muso di un Suv non saresti diventata un puntaspilli-
Quindi è questo che lo infastidisce?
- Non c'era altro modo per fermarlo-
- Eravamo poco distanti, bastava che lo rallentassi-
- In quel punto la strada era troppo larga, era troppo rischioso tentare di bloccare la careggiata, avrebbe potuto evitarmi facilmente -
Per un breve momento, i suoi occhi bruciano nei miei, per fortuna sta guidando perché non so se sarei riuscita a reggere quello sguardo per molto.
- Troppo rischioso...- ripete allibito.
- Invece, provocare un incidente è la quint'essenza della prudenza, giusto?-
Non capisco perché stia facendo tutte queste recriminazioni.
- Perché sei così arrabbiato Erik, che t'importa come sono riuscita a fermarlo?-
Bruscamente sono spinta verso di lui e poi verso lo sportello, mentre sterza per accostarsi. Si volta verso di me e si sporge il più possibile, le nocche della mano sinistra sbiancano per la stretta sul volante e punta due dita della mano destra contro di me.
- Cazzo Isa, negli ultimi quattro giorni hai commesso un mare di trasgressioni e dovrei degradarti seduta stante-
- Mi hai già punito per non aver visto il tuo messaggio-
- Non sto parlando di quello-
- E di cos'altro mi sarei macchiata?-
La sua mano scatta oltre la mia testa e mi strattona vicino a se bruciando la mia nuca con il palmo.
- Hai chiamato un civile mentre eri in consegna, ti sei fatta portare del cibo mentre eri in servizio, lo hai baciato fregandotene di tutte le regole, hai scassinato il mio ufficio, trafugato un'apparecchiatura militare, distrutto un mezzo e sottratto una risorsa alla mia squadra-
I nostri visi sono molto vicini e i suoi occhi bruciano nei miei pieni di furia.
- Non ho sottratto nessuna risorsa-
- Sei stata fuori gioco per due giorni Sergente...e noi abbiamo dovuto rinunciare a un elemento della squadra-
Il suo sguardo scende sulle mie labbra e le sfiora con la punta del pollice.
- Non avresti dovuto precipitarti dal tuo toy boy appena uscita dall'ospedale-
Come fa a saperlo.
Preme il dito sulla mia bocca impedendomi di replicare. Se aprissi le labbra per chiedergli spiegazioni, il suo dito scivolerebbe dentro di me e non voglio.
Anzi, non posso permetterlo.
- Lo hai baciato?-
Mi divincolo ma lui mi afferra con entrambe le mani e gli prendo i polsi per cercare di liberarmi.
- Che t'importa?-
- Rispondi Isa-
- No-
Si avvicina piano ma inesorabile.
- No, non vuoi rispondere o no, non lo avevi ancora baciato?-
Sento il suo calore sul mio viso, qualcosa dentro di me sta urlando di lasciarglielo fare, il mio inguine si contrae e le mie labbra formicolano.
- Ero appena arrivata e non l'avevo ancora toccato-
Sfioro la sua bocca mentre pronuncio quella piccola bugia e la voglia di assaporarla si trasforma in un feroce bisogno. Premo le labbra una contro l'altra per impedirmi di protenderle e unirle alle sue.
Il suo sguardo sembra voler scavare nella mia anima in cerca della verità. Lascia il mio volto ed io lascio i suoi polsi.
Cara Valli
Votazione per
WriterGoldOfficina
Biblioteca
Acquista
Preferenze
Recensione
Contatto
Home
Admin
Conc. Letterario
Magazine
Blog Autori
Biblioteca New
Biblioteca Gen.
Biblioteca Top
Autori

Recensioni
Inser. Estratti
@ contatti
Policy Privacy
Autori di Writer Officina

Cara Valli
Presentarmi per me non è facile... solitamente preferisco lasciar parlare i miei romanzi.
Sono una programmatrice informatica, ma da poco più di un anno sono anche un'autrice di romance erotici. Quando non sono incollata allo schermo di un computer per riempire di bit i miei programmi, scrivo e lascio la mia fantasia libera di volare di là da schemi prestabiliti e rigidi numeri. L'ispirazione per il mio primo romanzo mi è venuta durante una notte insonne, ma se devo essere sincera, è da quando ancora adolescente ho letto uno dei libri di Rosmery Rogers "Dolce amore selvaggio" che, se non riesco a dormire, invento avventure per occupare la mente e il tempo ed è per rendere omaggio al romanzo che ha stimolato la mia fantasia di ragazza che ho dato ai due personaggi maschili di Fuoco e oblio il nome del protagonista di quel libro: "Steve Morgan", cosi sono nati Steven Diamond e Jason Morgan.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Cara Valli: La mia prima serie: Fuoco e oblio è nata perché non riuscivo a trovare nei romanzi che leggevo tutti gli elementi giusti: passione, desiderio, avventura e anche amore sì, ma quel tipo d'amore che non ti accarezza gentile ma ti travolge con forza e da quel momento non ho più smesso di scrivere.

Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Cara Valli : Vi ho già parlato di “Dolce amore selvaggio”, ma vi ho anche detto come ho iniziato quest'avventura, quindi non è un libro che mi è piaciuto ad avermi lasciato addosso la voglia di scrivere, ma sono i molteplici romanzi che non mi sono piaciuti a avermi spinta in questo mondo, quindi lasciatemi dire grazie a tutte quelle autrici e autori che non mi hanno soddisfatta come lettrice.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Cara Valli : No, a dire il vero non ho mai proposto i miei libri a una CE, sono stata contattata da un paio di loro ma non siamo riusciti ad accordarci.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Cara Valli: Sicuramente sì, è un trampolino di lancio imperdibile ed è un modo sia per farsi conoscere dai lettori ma soprattutto per mettersi alla prova come artisti.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Cara Valli: Incendio, il primo volume della seri Fuoco e oblio, da dove è iniziata l'avventura di Cassandra e le altre mie protagonista, ma anche la mia...
Un giorno le parole che trovate nell'incipit mi tormentavano la mente, così mi sono seduta e le ho messe nero su bianco. Da allora non ho più smesso di scrivere:

Mani, mani dappertutto, insistenti, eccitanti e annichilenti, non riesco a capire di chi siano le une o le altre. Le mie mani sono lungo i fianchi, è lì che devono stare, questo mi hanno detto: “Altrimenti smettiamo” ed io non voglio che smettano, quindi ho i pugni stretti per ricordarmi di non muoverle. L'uomo dietro di me sta percorrendo il mio collo con baci umidi e carnali, scatenando brividi in tutto il mio corpo, mentre quello di fronte mi sta...

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Cara Valli: Dopo aver avuto l'ispirazione, faccio un indice strutturato di tutto il volume e quindi giorno dopo giorno scrivo le scene che in quel momento sento d'essere pronta a mettere su carta, lasciando la mia fantasia libera di volteggiare all'interno di una struttura solida e ben organizzata.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Cara Valli: Ho appena iniziato il settimo volume di Fuoco e oblio, dove svelerò molti retroscena e ci saranno molti eventi inaspettati.
Tutti i miei Libri
Profilo Facebook
Contatto
 
897 visualizzazioni