13 Romanzi di [Giallo Noir] .: Writer Officina :.
 
Luana Troncanetti
I silenzi di Roma Giallo Noir
Fuochi d'artificio. Il dolore ti infila in una pelle diversa, ti riveste di volti sconosciuti, scolpisce lineamenti estranei finché non ti smarrisci in un'immagine oscura. Diventi così un'ombra, qualcosa di mostruoso che ti fissa al di là dello specchio. Segui le pieghe della tua nuova faccia con le dita appena tremanti, senza porti domande. A questo ti porta il dolore. Devi provarne molto, ora. Tutto il dolore possibile, quello che sega i...
Marcello Salvi
Piccoli casi senza importanza Giallo Noir
Aveva Vinto. Aveva vinto, era questo il succo del discorso, c'erano voluti quasi 37 anni, ma aveva vinto lui, la voce roca dell'altoparlante della Stazione era come una Sentenza, “Lyon Part Dieu”. Lione, da cui era stato cacciato con una promozione a Parigi come foglio di via e nella quale ora tornava con un invito Ufficiale, con un nome sul cartellone, con una macchina ad aspettarlo, con cerimonie pubbliche pronte per lui. Quella che scese d...
Alfredo Angelo Sasso
La cantina dei Mitchell Giallo Noir
Il doppio fondo. Annabella rimase incredula alla vista del contenuto. Allucinante e scioccante al tempo stesso. Un doppiofondo ricavato nel cassetto pieno di armi da taglio, bisturi, lamette, manette, frustini: un repertorio da sadico al completo. Ma quello che la sconvolse, era il sangue presente ovunque, sia sugli oggetti che sulle pareti del cassetto. Sangue recente e meno, segno che era avvenuto qualcosa di terribile in più archi tem...
Luisa Ferrero
Cicatrici Giallo Noir
Aprì gli occhi. La vista era annebbiata. Un sapore dolciastro le fece venire un conato di vomito. “Dove sono? Che è successo?” pensò la ragazza cercando di orientarsi nella semioscurità. Capì di essere sdraiata su un vecchio materasso che puzzava di piscio. Muovendosi piano tentò di alzarsi, ma si tenne ben stretta al bordo perché tutto intorno a lei iniziò a girare. Un altro conato di vomito le ribaltò lo stomaco. Quando la vista si abituò,...
Roberta Marotta
Vasi comunicanti Giallo Noir
Innocenza. Lucca, novembre 1960. Una debole luce proveniente da un unico lampione illuminava la grande porta finestra proiettando due indistinte e lunghissime ombre sul pavimento sconnesso. Il pianto delle due piccole sagome era silenzioso e composto, la condensa all'interno del vetro e la pioggia abbondante all'esterno lo mascheravano perfettamente trasfigurando e animando i lineamenti dei due visi con movenze innaturali ed involontari...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam