Una storia sbagliata per il commissario Sterlicchio.
È una di quelle fredde sere invernali che a Torino si accompagnano a una coltre di nebbia bassa e lattiginosa, che si potrebbe tagliare a fette e sembra fatta apposta per proteggere ogni cosa da sguardi indiscreti.
La piazza è avvolta in un innaturale gigantesco batuffolo biancastro che lascia appena intravedere gli eleganti palazzi e gli ampi portici, sotto i quali ancora pare aleggiare l...
Luana Troncanetti
I silenzi di Roma
Giallo Noir
Fuochi d'artificio.
Il dolore ti infila in una pelle diversa, ti riveste di volti sconosciuti, scolpisce lineamenti estranei finché non ti smarrisci in un'immagine oscura. Diventi così un'ombra, qualcosa di mostruoso che ti fissa al di là dello specchio. Segui le pieghe della tua nuova faccia con le dita appena tremanti, senza porti domande.
A questo ti porta il dolore.
Devi provarne molto, ora. Tutto il dolore possibile, quello che sega i...
Matesch
Argilla
Giallo Noir Thriller Crime
Quando l'uomo si risveglia è solo. O almeno è quello che pensa lui. Il suo sguardo è rivolto verso l'alto e non vede che il buio. Solo una nenia di sottofondo, mononota e ripetitiva, lo fa sentire vivo.
«Bentornato nel mondo dei viventi Raffaello.»
La voce arriva da qualche parte nel buio, suadente, calma, monocorde, così tranquillizzante che Raffaello, al risveglio, non prova alcuna paura. Per il momento. Solo dopo pochi secondi, l'uomo si ren...
Alfredo Angelo Sasso
La cantina dei Mitchell
Giallo Noir
Il doppio fondo.
Annabella rimase incredula alla vista del contenuto.
Allucinante e scioccante al tempo stesso.
Un doppiofondo ricavato nel cassetto pieno di armi da taglio, bisturi, lamette, manette, frustini: un repertorio da sadico al completo.
Ma quello che la sconvolse, era il sangue presente ovunque, sia sugli oggetti che sulle pareti del cassetto.
Sangue recente e meno, segno che era avvenuto qualcosa di terribile in più archi tem...
Lorella Marini
Come la neve non fa rumore
Giallo Noir
Bologna, 6 aprile 2019
La ven zò, la ven zò, gridò una vecchia signora dai capelli color neve, puntando il dito verso l'alto.
E lei venne giù, volteggiando scomposta. Braccia e gambe annasparono a ghermire l'aria, e i ricordi si frantumarono al suolo in infinite schegge. Paura, dolore, morte.
Allegri, indaffarati, o distratti che fossero, i bravi bolognesi che gremivano la Sala Borsa in quel tiepido sabato di aprile sembravano ignari del dolo...
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Biblioteca di Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...