La Saga di Sulladin - vol. I 1.
La piccola imbarcazione si trovava in balia della tempesta che l'aveva colta al ventiseiesimo giorno di navigazione, quando le provviste e le scorte di acqua erano quasi ultimate e l'unico uomo a bordo aveva ormai rinunciato a remare per tentare di raggiungere una qualsiasi destinazione.
Scrosci violenti di pioggia e onde gigantesche investivano la barca, impegnando il povero uomo nel disperato tentativo di libe...
P. Sacchi
Gli esuli di Jualamuki
Fantasy
Sette uomini a cavallo percorrevano una pista tra folti arbusti, un tempo rigogliosi prima che una patina di cenere li ricoprisse e li trasformasse in ammassi spettrali.
Un boato fragoroso costrinse il gruppo a fermarsi. Tutti reagirono allo stesso modo e anche il giovane Maranur si piegò in avanti sino a sfiorare con la testa la criniera del suo stallone.
Alzò istintivamente un braccio per proteggere il capo, mentre gli occhi cercarono la ...
P. Sacchi
La profezia di Xanalthon
Fantasy
La Saga di Sulladin - vol. III.
Sulladin aveva dormito poco e male. Troppa era l'impazienza di fare ritorno a casa e aveva atteso il sorgere del sole sul ponte della nave che li stava riportando all'isola agli estremi del mondo.
Erano trascorsi quasi tre anni quando la Soviluna era salpata con l'intento di riportare alle loro terre gli schiavi catturati dal comandante Scolder per essere rivenduti in qualche mercato del continente. Di tutti qu...
P. Sacchi
L'erede del trono perduto
Fantasy
Era stato il ricevimento più sontuoso che Akmodir Bentelaus ricordasse. Cinque giorni di festeggiamenti e baldoria alla presenza di un numero di invitati così elevato da mettere a dura prova la ricettività di Ryvian, la città capitale di Karanus, e dei villaggi dei dintorni dove i giacigli nei fienili venivano venduti profumatamente.
Ogni regno .del continente di Reagenor aveva inviato una propria delegazione a Ryvian per assistere alle nozze ...
P. Sacchi
Ma la palla è davvero rotonda?
Fantasy sportivo
Il presidente del Castelborgo FC, seduto alla sua solita postazione, osservava gli ultimi istanti della gara e sul suo volto era dipinto in maniera eloquente il disappunto per un'altra prestazione deludente della sua squadra.
Era una partita da vincere assolutamente per evitare di finire invischiati nella lotta per non retrocedere, ma anche questa volta i suoi uomini avevano subito il gioco della squadra ospitante e non erano riusciti a rendersi...
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non si arrende davanti a un rifiuto
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con mille colori. Questo è il
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dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...