Il Gioco dell'amore.
Romeo vive in Italia, ha ventisei anni, una laurea in matematica e un futuro che spera radioso di fronte a sé. Giulietta vive in Canada, venticinque anni, una laurea in lettere classiche e davanti un futuro che immagina sfavillante. Nessuno dei due conosce l'altro, né ha mai saputo dell'esistenza dell'altro. Eccellente premessa.
Ma il demiurgo ha deciso di giocare con loro al gioco dell'amore. Sono quindi destinati a in...
Luigi Arcari
Un diverso punto di vista
Racconti
Quindici.
Sono un sopravvissuto. Uno dei sopravvissuti. Siamo usciti a frotte, a piccoli gruppi di 2 o 3 per ogni nucleo di uranio duecentotrentacinque che è esploso, che ha subito fissione. Non è per imprecisione che dico 2 o 3, non è che sia vago, ma proprio che alcuni gruppi erano effettivamente costituiti da 2 di noi e altri da 3, ma a causa dell'enorme numero di nuclei, miliardi di miliardi di miliardi, non può che essere una valutazione...
Luigi Arcari
Un gioco nel fango
Racconti
Timidezza.
Potevano Il display della carrozza segnava duecentocinquanta chilometri l'ora, ma c'erano stati anche tratti nei quali aveva indicato una velocità di trecento chilometri l'ora. Eppure tale velocità non era percepibile direttamente. Sembrava ci muovessimo come in macchina in autostrada ad una tranquilla velocità di centoventi/centoquaranta chilometri l'ora, diritti, senza traffico, a finestrini chiusi e con un buon isolamento acu...
Luigi Arcari
Escursioni
Racconti
La mosca.
La mosca, colpita in pieno, sembrò prendere vita e cominciare ad annaspare, agitarsi e ingigantirsi, fino ad acquisire proprio le sembianze e le movenze di Melchiorre Riccobono, il capo del capo del suo capo, depositario ultimo dei destini di quasi duecento dipendenti, tra i quali lui, Liborio Cavallaro, non era certamente l'ultimo arrivato, potendo contare su un'anzianità aziendale di diciotto anni e sette mesi. Quella mattina il dott...
Luigi Arcari
Un'ombra che cammina
Romanzo
Dodici.
Erano tutti lì fuori, nel cortile. C'erano anche quelli del liceo classico, che per solidarietà si erano rifiutati di entrare. Arrivati verso le otto, come ogni mattina, c'era stata la novità della scuola non agibile. Ogni altro ingresso della scuola era chiuso, tranne quello principale, che invece era aperto ma presidiato da uno dei bidelli. Si era diffusa la voce che si trattasse di un atto vandalico, che durante la notte qualcuno f...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...