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Mindaugas Deutheronomius
Nato tra le colline del Monferrato, mi sono laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino. Ho girato il mondo per lavoro e per diletto, con lunghe permanenze in Asia e Austria. Amo il golf, la Politica (quella con la P maiuscola) e la musica rock. Da molti anni risiedo all'estero dove sono membro di numerose associazioni culturali e ludiche tra cui la Dante Alighieri, l'Associazione locale degli Imprenditori Italiani, il Rotary Club e l'Accademia Italiana della Cucina (per placare la nostalgia eno-gastronomica). Con spirito innovativo sto promuovendo un filone editoriale originale che inserisce riflessioni politiche in divertenti storie poliziesche con l'intento di interessare il maggior numero possibile di lettori. Finora ho pubblicato tre libri, tutti presenti su questo sito: “La generazione del pesce crudo”, “Andrà tutto bene?” e “Vendetta di Sangue”. Quest'ultimo anche in lingua francese col titolo “La valise du Marionnettiste”, presente su Amazon.fr. Fedele al motto ‘Non scrivo per esprimere sentimenti né per suscitare emozioni, ma per stimolare riflessioni e immaginare soluzioni, in un modo tanto irriverente quanto divertente' ho partecipato al Salone del Libro di Torino nel 2022 e 2023 nonché al Salon International du Livre de Monaco dal 2022 al 2025. Al momento mi sto dedicando alla composizione di sonetti e di racconti.
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Il Blog di Mindaugas Deutheronomius
Nella presentazione ho precisato che sto promuovendo con spirito innovativo un nuovo filone editoriale. Cosa significa? Che all'interno di classiche storie poliziesche, quelle tanto amate dalla maggior parte delle lettrici e dei lettori, inserisco riflessioni socio-politiche nei dialoghi tra i vari personaggi per esprimere, spesso in modo umoristico, la mia visione del mondo. Per questo ho definito tale filone SAGGISTICA UMORISTICA GIALLA. Ma qual è la mia 'vision', vale a dire l'obiettivo che desidero raggiungere attraverso i miei scritti? Nient'altro che una riaffermazione dei valori tradizionali, propedeutica al raggiungimento di un risultato di vita soddisfacente. Ovunque nel mondo si consumano tragedie e la gente è sempre più infelice. Ignoranza e arroganza prevalgono su cultura e rispetto, disegnando rapporti basati sulla legge del più forte anziché del più saggio. Credo si debba fare qualcosa per arrestare questo imbarbarimento che procura soltanto dolore e miseria. Non sarebbe bello se ci si potesse affermare solo grazie alle proprie capacità anziché al proprio servilismo? Se il successo fosse la naturale conseguenza dell'impegno e se il denaro rappresentasse non un fine ma il mezzo per far del bene, per non avere padroni e, perché no, per togliersi qualche soddisfazione visti i sacrifici profusi per guadagnarlo? Penso che un tale obiettivo sia ampiamente condivisibile, resta dunque stabilire come raggiungerlo. E qui entra in gioco la 'mission'. Bisogna dissolvere il fumo che ci viene gettato ogni giorno negli occhi per tenerci all'oscuro di scomode verità, per impedirci di capire che cosa stia davvero succedendo. Sono fermamente convinto che il compito di noi scrittori (anche di quelli dilettanti come me) sia quello di aiutare gli individui a crescere culturalmente e umanamente fornendo loro la consapevolezza di essere più felici in un ambiente economico libero. In altre parole, sostenerli nell'affrancamento dalla occulta oppressione cui sono quotidianamente sottoposti, instillando autostima per stimolare la ricerca dell'eccellenza. Sempre e comunque. Poco importa se non tutti riusciranno a raggiungerla: il viaggio è più importante della meta! La mia scrittura vuole dunque accompagnare la gente nella riscoperta dei veri valori da sempre alla base della civile convivenza, come l'educazione, la serietà, il rispetto, la professionalità, lo stile, la correttezza, l'impegno, la competenza e così via. Questa è la motivazione che ispira tutti i miei lavori. La domanda ora è: come scuotere le persone dal loro torpore per renderle artefici del proprio destino? Come stimolarle a ricercare davvero l'eccellenza? Non certo propinando loro tragedie umane, delusioni amorose, malattie incurabili, drammi esistenziali, sventure epocali o crudeli abbandoni come amano fare molti autori con i loro polpettoni strappalacrime che oggi vanno per la maggiore! Far sentire i lettori superiori agli sfortunati protagonisti di romanzi deprimenti non aiuta a farli stare meglio, anzi! Lo farebbe invece dar loro fiducia in se stessi senza però costringerli a immergersi in noiosissimi saggi. Quindi mi son detto, perché non affrontare i più scottanti problemi di attualità inserendoli nei dialoghi tra i protagonisti di avvincenti storie poliziesche, popolate di crimini, di sospetti e di indagini? E perché non mettere in bocca ai personaggi le parole che direi io per analizzare i problemi e auspicabilmente risolverli? Il genere 'thriller' è molto più popolare della saggistica e l'inserimento di tali temi in un contesto poliziesco li renderebbe di più gradevole lettura. A maggior ragione se nel testo compaiono anche simpatici momenti umoristici (come la 'confraternita degli alcolisti astemi') oppure se gli attori hanno buffi nomi parlanti (come il vicequestore Per Spicace - di madre norvegese e padre calabrese - oppure il suo fedele ispettore Leone Saltalapappa - ferocissimo a digiuno). Dal momento che questa tipologia editoriale non rientra in una ben precisa categoria già esistente, ecco che me ne sono inventata una nuova: la Saggistica Umoristica Gialla. Il mondo non ha forse sempre fame di novità? E allora ben vengano quei romanzi che non sono 'solo' saggi, né 'solo' gialli, e nemmeno 'solo' pungenti satire ma un mix dei tre generi, calibrati opportunamente. In questo modo si conferma anche la volontà indicata nella presentazione di scrivere per stimolare riflessioni e immaginare soluzioni in una maniera tanto irriverente quanto divertente. Del resto, a cos'altro servirebbe scrivere se non per invitare la gente a riflettere senza considerare la propria condizione come ineluttabile? Per saperne di più vi invito a visitare il mio sito web cliccando sull'icona relativa. Nel frattempo vi ringrazio se voterete uno dei miei tre romanzi: potete scegliere tra un giallo 'sociale' contro le mode del momento (La generazione del pesce crudo); un coraggioso fantasy ambiental-politico-religioso (Andrà tutto bene?') che mette in discussione l'abusata frase al tempo del Covid 19 e un poliziesco tradizionale, ambientato nel mondo dell'industria italiana, che ho scritto per distinguere tra capitalismo e liberismo o, come direbbe Erich Fromm, chi 'ha' da chi 'è'. Spero di avervi stuzzicato l'appetito (letterario): vi aspetto nel 'salotto' del mio sito per dissertare con voi sugli argomenti di maggior interesse allo scopo di contribuire tutti insieme a migliorare il nostro spazio comune che si chiama 'mondo'. Ecco perché ho deciso di mettermi a scrivere!