Sono uno psicologo e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, specialista in sostegno per la scuola secondaria di secondo grado. Docente nel progetto formativo “La comunicazione in emergenza: aspetti tecnico operativi, relazionali e personali”. Attività formativa inserita nel Progetto Obiettivo del Piano Sanitario Nazionale: Linea 1 “Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di Assistenza Ospedaliera e Territoriale” diretta dall'Assessorato della Salute-Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Area Interdipartimentale 7 della regione Sicilia. Esperto in progettazione e gestione d'interventi per l'inserimento socio lavorativo, sviluppo del benessere psicofisico e promozione culturale e territoriale. Da pochi mesi ho pubblicato un saggio divulgativo di psicologia con In.edit editore "EFFETTI DI VITA QUOTIDIANA. Quando la nostra mente ci mente".
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John Dewey e John Watson sostenevano che la psicologia non dovrebbe essere confinata agli studi di laboratorio, ma dovrebbe essere applicata per risolvere problemi reali e migliorare la vita delle persone, enfatizzando l'importanza dell'esperienza e dell'ambiente. La passione per gli studi di psicologia mi ha portato ad essere pienamente d'accordo con questo concetto. Negli ultimi anni ho scritto e collaborato alla stesura di vari saggi di psicologia divulgativa per permettere ad ogni persona di trovare nuove risposte e migliorare la qualità della propria vita. Condivido in questo blog un mio recente articolo.
Effetto Coolidge: perché desideriamo più partner sessuali?
Il termine deriverebbe da una vecchia battuta secondo la quale la moglie del Presidente degli Stati Uniti Calvin Coolidge, in visita a una fattoria sperimentale patrocinata dal governo, notò un gallo che si accoppiava molto frequentemente. Chiedendo al suo accompagnatore quanto spesso avvenisse il fatto le venne risposto “dozzine di volte al giorno”. “Lo dica al signor Coolidge”, replicò la First Lady. Il Presidente, informato della cosa, chiese a sua volta: “Ma ogni volta con la stessa gallina?”. “No”, rispose il contadino, “ogni volta con una gallina diversa”. “Lo dica alla signora Coolidge!” disse il Presidente. Da questo aneddoto gli psicologi trassero lo spunto per chiamare effetto Coolidge la tendenza dell'uomo a variare continuamente partner per appagare il proprio desiderio sessuale. In una ricerca effettuata dagli studiosi Beach e Jordan (1956), un topo maschio fu messo in una grande scatola insieme a cinque femmine in calore. Il maschio avrebbe iniziato ad accoppiarsi con tutte le femmine continuando fino allo sfinimento. Sebbene le femmine continuassero a insistere e a leccarlo per continuare, il topo non avrebbe risposto. Se una nuova femmina venisse introdotta nella scatola, il maschio sarebbe diventa vigile e avrebbe trovato la forza di accoppiarsi ancora una volta con il nuovo partner. Questo fenomeno non si limita al Rattus norvegicus (Wilson et al., 1963), ed è attribuito all'incremento dei livelli di dopamina e il suo susseguente effetto sul sistema limbico (Fiorino et al., 1997). In biologia e psicologia l'effetto Coolidge è il termine che descrive un fenomeno, riscontrabile in quasi tutte le specie dei mammiferi, attraverso il quale esibiscono un potenziale sessuale rinnovato con l'introduzione di nuovi partner ricettivi (Brown, 1974). Scoprire un potenziale nuovo partner con cui accoppiarsi crea una tendenza a percepirlo come più attraente dal semplice fatto di essere una novità. In una coppia, secondo i sessuologi, la perdita d'interesse reciproco si può verificare in maniera del tutto drammatica già dopo un solo anno di convivenza. Sempre secondo i sessuologi una coppia sposata da poco più di un anno tenderebbe a ridurre i propri contatti fisici già del 50%. Il motivo è dovuto alla riduzione di una grande quantità di dopamina che diminuisce nella coppia a causa dell'abitudine, ma aumenta con il nuovo partner sessuale. Per aumentare il desiderio sessuale nella coppia è necessario essere consapevole che gli esseri umani sono creativi e possono superare la monotonia della relazione di coppia. All'interno della coppia utile sarà sempre l'utilizzo dell'immaginazione tralasciando i tabù che sono il risultato di un'educazione repressiva che danneggia spesso la relazione di coppia. I maschi umani hanno un periodo refrattario dopo il coito, sono incapaci di copulare con la stessa femmina dopo l'eiaculazione e ci vuole del tempo per recuperare una piena funzione sessuale. L'effetto Coolidge è il fenomeno che riduce o elimina il periodo refrattario post-eiaculatorio se un'altra donna diventa disponibile (Hergenhahn et al., 2003). Altre indagini hanno dimostrato che fare sesso con qualcuno di nuovo aumenta la produzione di sperma. Questo effetto è citato da molti biologi evoluzionisti come una ragione del fatto che i maschi sono più inclini a desiderare di accoppiarsi con un più grande numero e varietà di partner rispetto alle femmine. La maggior parte dei mammiferi preferisce la quantità alla qualità, perché saremmo programmati a livello biologico per procreare il più possibile e, in questo modo, contribuire positivamente all'espansione della specie. In una nuova ricerca, Lester e Gorzalka (1988) hanno sviluppato un modello per stabilire se questo fenomeno si riscontra anche nelle femmine. Nei loro esperimenti usarono criceti al posto dei topi, scoprirono che gli stessi effetti sono visibili anche nelle femmine ma in misura più ridotta. Nell'uomo, l'effetto Coolidge è stato identificato come la causa principale della dipendenza da pornografia su internet, poiché in rete è disponibile, gratuitamente una quantità di materiale erotico virtualmente infinita, a differenza di quanto accadeva in passato con le videocassette o con le riviste per adulti. Questo effetto psicologico mette in evidenza come le novità possano influenzare i comportamenti relazionali.
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