Alexander
- Mamma, perché papà è così strano? È passata una settimana da quando è tornato dalla città e ora non sembra più lui. Perché, mamma? - chiese Alexander.
- Papà non è strano, ha solo passato una brutta settimana e ha un po' di febbre. Stai tranquillo, vedrai che fra qualche giorno tutto tornerà come prima. Perché ora non vai a chiamarlo? È quasi ora di cena - rispose Joséphine, mentendo. Neanche lei sapeva più cosa pensare del ma...
Anima Sintetica
Fantascienza
Andrea Bindella
Jennifer.
- Signore, una navetta non autorizzata è in rotta di intercettazione - segnalò il tenente comandante addetto al radar.
- Massima potenza alla barriera protettiva, armi puntate e pronti a fare fuoco! Allarme blu! - ordinò il comandante, Steisy, una donna umana sulla quarantina, non molto alta, dalla carnagione olivastra, i lunghi capelli neri, i lineamenti mascolini e gli occhi verdi. Steisy era la seconda in comando della nave d...
Terra 2486
Fantascienza
Andrea Bindella
La scoperta.
- Ora che ti ho spiegato il piano fin nei minimi particolari, dovrebbe arrivare la cavalleria a uccidermi e salvarti, proprio come nei film - . La donna si guardò intorno e tese le orecchie. - Non sento niente - . Sorrise. - Addio, tesoro. A non rivederci più - . Prese la mira e gli sparò alla testa.
* * *
- Deve essere lui - dichiarò l'umanoide con le corna. Si faceva chiamare Bafhetis.
- Sì, dobbiamo fare in fretta...
Inganno Imperfetto
Cyberpunk
Andrea Bindella
Gli Albori.
Un'eco assordante scosse l'edificio fin dalle fondamenta, qualcosa di primordiale lo costrinse ad aprire la porta e uscire.
- Turok! Turok! Turok! - .
La folla lo acclamava, il grande giorno era finalmente arrivato. Gli era costato molti sacrifici diventare Turok il mietitore, ma ne era valsa la pena. Uscì dal tempio a grandi passi, sicuro di sé, a testa alta. La folla urlava il suo nome all'unisono e il guerriero li ricambiava ...
Un Nuovo Nemico
Fantasy
Andrea Bindella
Ricardus.
- Richard? - chiese l'uomo, stupito.
- Rufus? Ma non eri morto? - domandò Richard, ancora più sbalordito.
Ventisei giorni prima
- Devo sbrigarmi. Devo fare presto! - pensò Massimo, correndo. - Il sole è quasi calato, devo essere lì prima che si svegli - . Aveva il fiatone, le vertigini ed era zuppo di sudore. - Lui odia svegliarsi e non trovarmi... Ogni volta che è successo... Neanche voglio ripensarci a quello che mi...
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Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...