Poco sesso, niente droga e qualche gol
Racconti Brevi
Andrea Mitri
È galantuomo il tempo che passa.
Perché nelle persone smussa i ricordi negativi ed enfatizza quelli belli. E nello sport ed in particolare nel calcio questo avviene in maniera eclatante.
Il mio calcio di quegli anni, Settanta ed Ottanta, non esiste più. E non potrebbe essere diversamente visto che la società attuale è completamente diversa da quella in cui sono cresciuto.
Non è detto che il mio fosse migliore, come molti sembrano asserire: se...
Passanti
Racconti Brevi
Andrea Mitri
Maremoto.
Dapprima l'acqua dei pozzi risultò salata.
Poi, attraverso l'aria della nostra campagna, denso si diffuse l'odore del mare.
La mattina aprivo la finestra e lo respiravo a pieni polmoni; il dottore mi aveva detto che rachitico com'ero non poteva farmi che bene. Ma quando più tardi lavoravo con mio padre nei campi, mi infastidiva che l'odore di salsedine si mescolasse con quello dell'uva e degli orti, costringendomi a rimemorizzare l...
Gatti, storie proprio così
Racconti Brevi
Maria Cristina Bellini
Oscar.
Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Fin dalla mia prima vita da gatto Mau, accanto alla regina Nefertari. Niente esplorazioni dei giardini, delle piramidi, niente rincorse a topi, uccellini e farfalle, niente giochi. Io ero antenna fra l'Universo e gli esseri umani. Mio era il compito di fare da tramite recapitando i messaggi del grande disegno. La bellissima regina, dotata e sensibile, dalle mani morbide, mi chiedeva di saltarle in grembo su...
Leggere Anomalie
Racconti Brevi
Andrea Mitri
Rapinatore a piedi.
La promessa originaria la feci la mattina che mia madre se ne andò via di casa con il gommista della Goodyear, da cui aveva fatto l'inversione delle gomme due settimane prima. Avevo undici anni e solennemente giurai a me stesso che non mi sarei mai e poi mai comperato una macchina.
Mio padre invece acquistò per la prima volta una bottiglia di vodka, si ubriacò ed uscì nel freddo della notte a tagliare gli pneumatici di tu...
Racconti Piccanti
Racconti Brevi
Riccardo Pratesi
Giangino.
Farniagrande, al tempo, era la città più mitteleuropea del Granducato. Si respiravano le novità culturali dell'Inghilterra, gli abitanti erano intrisi da idee illuministiche, il popolo non sentiva la morsa delle gabelle né oramai subiva le pretese esose dei feudatari. Non c'era terreno fertile per una rivoluzione di popolo, al più per quella che il Cuoco chiamò rivoluzione passiva, fatta dai governanti, cioè. Gli abitanti erano tra i t...
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Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...