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Romanzi di [Myrddin Emrys] .:.Writer Officina
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Matajur - Forbidden colours
Romanzo Storico
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Myrddin Emrys
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Volpina, estate 1903.
Armando e Nazario si accucciarono nel canneto che costeggiava il fiume Montone, stando bene attenti a non far rumore, la cerbottana già pronta per essere usata. Grilli, cicale, raganelle e rospi creavano una sinfonia di suoni che ricorreva ogni anno nel periodo più caldo e che per Armando e Nazario rappresentava la fine dell'anno scolastico e l'inizio del divertimento.
Da pochi giorni avevano terminato la quarta elementa... 
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Come un lampo nel buio
Romanzo Rosa
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Myrddin Emrys
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Inghilterra, autunno 1902
Uscì dalla biblioteca con i libri sotto il braccio, alzò lo sguardo al cielo e capì che presto avrebbe iniziato a piovere.
Londra era nota per il clima rigido e lui lo aveva imparato sulla propria pelle. Ormai ci aveva quasi fatto l'abitudine: da due anni soggiornava nella metropoli e ancora vagheggiava il tepore di casa. Ma fintanto che non avesse conseguito la laurea, tornare in Italia sarebbe rimasto un sogno.
Su... 
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Quel maledetto silenzio
Romanzo Rosa
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Myrddin Emrys
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Damiano sbatté le palpebre, non riuscendo a capire. Serena gli stava dicendo che si era innamorata di un altro e che non voleva più sentirlo né vederlo. E lo diceva con tono sostenuto, come se lo accusasse di qualcosa che lui neppure sapeva di aver fatto.
In quel preciso istante, mentre il suo mondo crollava, riusciva a vedere solo l'alito di lei che si condensava al freddo, come se quella nebbiolina li stesse separando definitivamente.
La vi... 
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Lettere dal passato
Romanzo Rosa
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Myrddin Emrys
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Aprì la cassetta delle lettere, prese tutto il malloppo di carta che non ritirava da una settimana e si fece i tre piani a piedi per arrivare al suo appartamento. Odiava l'ascensore, il dover attendere che fosse libero e magari rimanere a tu per tu con qualche condomino che gli stava gentilmente sulle scatole. No, meglio infilare subito le scale e sparire dalla visuale.
Cercò nello zaino il portachiavi e aprì la porta di casa.
Finalmente! Dop... 
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Writer Officina
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...
Abel Wakaam
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