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Sono di Milano. Avida lettrice fin da bambina, ho fatto il mio primo esperimento di scrittura a undici anni. Laureata in lingue e letterature straniere, ho lavorato nel settore scolastico e in quello editoriale, come lettrice di testi stranieri. Ho cominciato a scrivere intorno al duemila e ho prodotto 28 libri. Dopo i primi due romanzi di narrativa contemporanea, ho scoperto la mia vena noir. Il settore cremazione del cimitero mi ha ispirato “Storia di follia” e ho continuato su quella strada, lanciandomi in seguito nel thriller. Amo studiare l'animo umano nelle sue molteplici sfaccettature e sono convinta che ciascuno di noi possieda, in parti diverse, una dose di follia pronta ad esplodere in determinate circostanze. La scrittura è per me indispensabile per evadere dalla realtà. Leggo moltissimo, amo la musica classica, i viaggi e i cani. Adoro i paesi nordici e il freddo, infatti ho scritto parecchi thriller ambientati in quei luoghi.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorta di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Marialuisa Moro: La passione l'ho sempre avuta, ma è esplosa intorno al duemila.
Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Marialuisa Moro: I thriller scandinavi. Ne ho letti moltissimi, dalla trilogia di Stieg Larsson a Mankell, Jo Nesbo e tanti altri. Mi sono formata, si può dire, su quei libri, e mi è venuta voglia di seguire la strada che sto percorrendo.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Marialuisa Moro: L'ho mandato a grandi case editrici, con esito negativo. Ero inesperta e ho fatto l'errore di rivolgermi a una casa editrice a pagamento, comprando un grande numero di copie per non avere in cambio nulla, in quanto il loro scopo era già raggiunto e non hanno fatto nessuna promozione. Esperienza molto negativa.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Marialuisa Moro: Da quando ho scoperto il self publishing, non sono più andata a cercare CE. Trovo sia una buona opportunità, benché sia duro fare tutto da soli, compresa la promozione.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionata? Puoi raccontarci di cosa tratta?
Marialuisa Moro: . Non ce n'è uno, ma alcuni. Tra quelli recenti, amo “Dark America”, una raccolta di 10 racconti tra il thriller e il paranormale, ispirati dai miei viaggi in Usa, e “Il professore”, un noir che riguarda il rapporto malato tra un maturo docente universitario e una sua allieva, che degenera in pura follia. Amo anche “Il pozzo di Alesund”, una storia di esasperata vendetta, e l'ultimo: “Occhio per occhio”, che definirei scandalistico; un vero trionfo della perversione umana.
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Marialuisa Moro: Quando mi germoglia un'idea nella mente, la covo e la elaboro per alcuni giorni, poi scrivo uno schema della storia, che quasi sempre viene modificato strada facendo, perché i personaggi spesso prendono la mano. Mi capita spesso di prendere appunti anche in fase di stesura, mano a mano che mi vengono nuove idee e nuovi spunti. Scelgo con cura e non a caso i nomi dei personaggi, che devono suonarmi adatti al loro carattere, e costruisco nella mente la loro fisionomia per potermene impadronire del tutto.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Marialuisa Moro: Ho pubblicato l'ultimo una settimana fa e per il momento sono in pausa. Non ho idea dell'argomento del prossimo. Aspetto che si affacci l'ispirazione.
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