Writer Officina
Autore: Daniele Missiroli
Titolo: La Fantascienza insegna
Genere Fantascienza
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La Fantascienza insegna
1. CINISMO IN MARE

L'orchestra stava suonando una melodia struggente.
Le note permeavano l'aria umida e fredda della notte, mentre la grande nave s'inclinava sempre più.
John e Kevin ascoltavano impassibili, sorseggiando brandy.
Alle due e venti la musica cessò e John disse:
– Grazie Wallace, siete stati molto bravi.
– Posso venire con voi? – lo supplicò.
– No, mi dispiace.
L'attimo dopo i due viaggiatori temporali erano svaniti.
– Prossima tappa? – chiese Kevin.
– New Jersey 1937: l'Hindenburg in fiamme. Sarà divertente.

2. CINISMO IN VOLO

Il cameriere dell'Hindenburg aveva servito i brandy.
– Che ore sono? – chiese Kevin, sorseggiando il suo.
– Le sette e venti – rispose l'amico.
– Sul Titanic era più divertente. Qua non sanno cosa succederà fra cinque minuti.
– Hai ragione, andiamo via.
John attivò subito la macchina temporale, ma si vide solo una debole fiammata blu.
– Allora? – disse Kevin.
– A volte si inceppa, ma basta aumentare la potenza.

Nel piazzale: – Qui Herbert Morrison che assiste all'atterraggio del... oh, una fiammata blu!

3. CINISMO A TERRA

– Credi che la Polizia Temporale se ne accorgerà? – chiese Kevin, allarmato.
– No: la tragedia dell'Hindenburg è già nei libri di storia – rispose John.
– Ma... se non ci fosse stata?
– Beh... nemmeno, perché i testimoni sono tutti morti.
Sentendo quelle parole, Kevin sgranò gli occhi, poi disse: – Ho avuto un'idea: imposta la macchina del tempo con coordinate casuali.
– Ecco qui: Cernobyl 26 aprile 1986, ma sappi che in quella città, in quella data, non è accaduto nulla.
– Non è accaduto nulla... finora!

4. CINISMO ROMANO

– Dove siamo? – chiese Kevin.
– A Roma nel 753 A. C. – disse John. – Ricordi? Remo fondò la città, poi i romani conquistarono tutta l'Europa. Infine, nel ‘900, si ritirarono dentro i confini italici, e oggi governano con principi illuministici.
– Lo so. Non hanno debiti, non c'è corruzione, né povertà e gli italiani sono un popolo felice, però non vedo il divertimento per noi.
– Chissà cosa cambierebbe se fosse Romolo a fondare Roma...
A quelle parole Kevin sgranò gli occhi e disse: – Dai, facciamolo!

36. IDEE

– Capo, ho avuto un'idea spettacolare per un film di fantascienza.
– Sentiamo!
– C'è un robot orribile che torna indietro nel tempo per uccidere la madre del capo della rivolta del futuro.
– E un uomo lo segue, mette incinta la donna e genera proprio chi non si voleva far nascere!
– Mi sono confuso: il robot è su una nave enorme che viene infestata da un brutto parassita alieno con acido nel sangue.
– E alla fine viene sparato nello spazio dall'unica superstite!
– Torno a pulire i bagni?
– È meglio.

37. PASSIONE

– Perché hai inserito un dispositivo avanzato di Intelligenza Artificiale nella porta del tuo garage? – chiese Ruben all'amico Steve.
– Sai che ho sempre avuto una passione speciale per gli antichi film di fantascienza. Mi sono anche comprato la nuova - Capsula - , la macchina elettrica bianca perfettamente sferica.
– E questo cosa c'entra?
– La mia IA l'ho battezzata HAL, capisci? Adesso, quando devo uscire con la Capsula, posso dire la frase che ho sempre sognato: - Apri la saracinesca esterna, HAL. -

64. IPHONE 51 (1 DI 3)

– Guarda Ted, mi sono comprato il nuovo iPhone 51.
– Bello, ma cosa gli hanno aggiunto rispetto al modello precedente?
– Predice il futuro! Ha detto che incontrerò una bella ragazza, ci sposeremo e avremo tanti bambini. E poi che avrò un nuovo lavoro da centomila euro al mese.
– Dai, allora andiamo al bar a festeggiare con gli amici.
– Mmm... meglio di no.
– Perché?
– È un po' geloso, non vorrei si offendesse.
– Stai scherzando?
– No, anzi mi ha detto che non ci dobbiamo vedere più, o avrò un incidente.

65. IPHONE 51 (2 DI 3)

Senti, amico – disse Bob al suo iPhone 51 – mi sono indebitato fino al collo per te, e l'ho fatto solo perché predici il futuro.
– Corretto.
– Hai detto che incontrerò una bella ragazza, ci sposeremo e avremo tanti bambini. E poi che avrò un nuovo lavoro da centomila euro al mese.
– Corretto.
– Be', sono passati sei mesi e non è successo nulla di tutto questo.
– Ti ho anche detto che se vedevi Ted avresti avuto un incidente e mi sembra che l'altra settimana...
– Come non detto. In fondo, che fretta c'é?

66. IPHONE 51 (3 DI 3)

Senti bastardo – disse Bob al suo iPhone 51 – mi sono indebitato per te e l'ho fatto solo perché mi hai predetto che incontrerò una bella ragazza, avremo tanti bambini e avrò un lavoro da centomila euro, ma sono passati altri sei mesi e non è successo.
– E allora?
Bob prese un martello, lo fece a pezzi e disse: – Hai finito di dire cazzate!
Dopo un minuto suonarono alla porta e un corriere gli consegnò un pacco.
Dentro c'era un iPhone 51 che disse: – Restore hardware istantaneo: stavi dicendo?

99. BASTARDO (1 DI 2)

Jose era collegato all'astronave da un sottile tubo per l'ossigeno, che stava per strapparsi.
Infatti, per via della rotazione, necessaria per avere la gravità, era proiettato da una parte all'altra dello scafo.
– Che fai lì? – gli chiese via radio Zak, uno dei suoi concorrenti nella raccolta di detriti spaziali.
– Sono caduto nella trappola tesami dal mio socio. Mi ha chiuso fuori e ha sigillato il portello.
– Come hai fatto a fidarti di lui?
– È una lunga storia.
– Racconta, ho tutto il tempo...

100. BASTARDO (2 DI 2)

– Zak – disse Jose alla radio – so che mi ricevi. È vero che l'avaria nel supporto vitale non permetteva a entrambi di tornare sulla Terra, ma bastava dormire. Dormendo sedici ore al giorno ce l'avremmo fatta. Invece mi hai lasciato qua su Marte. Be', ho cibo per vent'anni e 40.000 film da vedere, per cui non mi annoierò di certo. A proposito, ricordi quello scorpione marziano che abbiamo trovato? So che fai collezione di insetti, quindi l'ho messo sulla navicella.
– Aaarrgghh
– Oh, l'hai trovato?

146. ANCORA?

Dopo diecimila anni la razza umana era finalmente riuscita a scoprire la tecnologia necessaria per lasciare la propria Galassia.
Atterrati su un pianeta primitivo, coperto da boschi incontaminati, il capitano Snake andò incontro ai due nativi, un uomo e una donna nudi.
– Vengo da un altro pianeta a visitare il vostro meraviglioso Eden e vi offro questa frutta in segno di pace – disse porgendo loro delle mele.
Subito una voce greve tuonò dall'alto dei cieli: – Allora volete proprio farmi arrabbiare!

173. CHIEDILO A JARVIS

Rod, come sempre, era seduto sul divano a guardare la partita.
La moglie disse: – Mi aiuti a stendere i panni?
– Chiedilo a Jarvis – rispose lui. – Per quale motivo ti ho comprato un androide tuttofare?
Più tardi la moglie disse: – Mi aiuti a cucinare?
– Chiedilo a Jarvis.
Poi: – Mi aiuti a sparecchiare?
– Chiedilo a Jarvis.
Poi: – Un orecchino è caduto dietro al comò.
– Chiedilo a Jarvis.

Quella notte il marito le disse: – Come mai da un po' di tempo non facciamo più l'amore?
E lei: – Chiedilo a Jarvis.

197. CHISSÀ

L'enorme disco lunare si specchiava nelle acque cristalline della laguna e diffondeva candidi riflessi argentati fin sulla riva.
Mike stringeva con dolcezza la sua donna, mentre le sussurrava tenere frasi d'amore.
Quando guardò l'orologio, lei disse: – È già ora?
Lui non rispose.
– Ti amo anch'io – continuò con gli occhi lucidi. – Puoi evitare di uccidermi, questa volta?
– Sai che non è possibile.
Poi l'uomo sparì, uscendo dalla simulazione.
Spense il computer, ma trovò la tastiera umida.
Daniele Missiroli
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Daniele Missiroli
Sono romagnolo, cresciuto a prosciutto e piadina (quella alta un dito), e poi salsiccia e patate fritte. Il mio fegato ringrazia. Ho frequentato il liceo scientifico, perché andavo bene in matematica, e in generale in tutte le materie scientifiche. È stato allora che ho iniziato a sviluppare la passione per il calcolo mentale, che è poi sfociato, diversi anni dopo, nel libro "Stenaritmia", un elenco completo di tutti i metodi per eseguire calcoli a mente, anche quelli ritenuti impossibili. In seguito mi sono trasferito a Bologna per laurearmi in fisica ed è stato nei suoi sotterranei che ho conosciuto il computer. Prima ancora che uscissero in commercio i primi personal, io sapevo già addomesticarli. Infatti, ho creato una delle prime software house in Italia. Dal 2003 faccio il consulente Privacy nell'azienda che ho fondato, insieme ad altri amici, e come hobby sono passato alla scrittura. Il mio genere preferito è la fantascienza, perché, anche se i dispositivi che descrivo sono futuristici, secondo me devono sempre avere una base di attendibilità. In pratica, prima li invento, poi li posso usare in un romanzo.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Daniele Missiroli: Nel 2014 avevo collezionato un sacco di raccontini e trame per ipotetici romanzi (scrivo dalla seconda elementare e conservo sempre tutto). Stavano in una scatola (non un cassetto, era proprio una scatola da scarpe). Ho ancora dei fogli ingialliti, datati 1999. In quell'anno, per la prima volta, ho fatto leggere in giro l'unico racconto - presentabile - e ho visto che è piaciuto. Allora ho cercato in rete se poteva essere pubblicato e ho scoperto - Il mio libro - che permetteva di farlo in autonomia. Ho iniziato ad auto pubblicarmi con loro, ma dopo alcuni problemi di qualità, sono passato a YouCanPrint. La situazione è migliorata molto, ma non ero ancora soddisfatto. Da tre anni pubblico solo su Amazon. Se dovessi dare un punteggio percentuale alle mie tre esperienze (sono dati soggettivi), darei 60% a IML, 80% a YCP e 98% a KDP.

Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Daniele Missiroli: Il ciclo della fondazione di Isaac Asimov. Quando l'ho scoperto, ho fatto mattina più di una volta poiché, nonostante la stanchezza, non riuscivo a smettere di leggere. In seguito mi sono procurato tutto ciò che ha pubblicato Asimov, a partire dal ciclo dei robot, e ho adottato la sua visione. Non è detto che i robot (o gli alieni) siano nostri nemici. Nelle avventure ci dev'essere sempre una componente misteriosa e tutto deve essere credibile, al limite della scienza disponibile già oggi. In un mio romanzo, il protagonista si salva con una tuta alare, senza paracadute, atterrando su un laghetto e questo è stato fatto davvero. Quando alcuni lettori mi hanno scritto, dicendo che non era possibile, ho mandato loro il link dell'impresa.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Daniele Missiroli: Prima di passare da IML a YCP ho fatto una ricerca di case editrici no EAP e ne ho trovate diverse, ma vedendo il loro catalogo mi reputavo inadeguato, e con opportuna umiltà, rinunciavo a inviare manoscritti. Alla fine ho seguito la via dell'auto pubblicazione e credo di aver fatto bene. Accetto l'aiuto di tutti e sono disposto a mettere tutto in discussione, ma mi sono abituato a essere indipendente nelle decisioni, fin dalla scomparsa di mio padre, avvenuta quando avevo tredici anni. Ho scritto un racconto su questa tragedia personale che nel 2017 è stato pubblicato dalla Bel-Ami Edizioni.

Writer Officina: Pubblicare su Amazon KDP è stata una scelta vincente?

Daniele Missiroli: Sì, il loro programma è molto valido. Ci sono ancora alcuni punti migliorabili, ma si riescono a fare cose quasi perfette. Però si deve avere molta pazienza, saper usare Word di Microsoft e anche qualche programma grafico, se si vogliono inserire immagini. Essendo un programmatore, so quanto sia difficile scrivere buoni programmi.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Daniele Missiroli: A parte Stenaritmia, che amo per tutti i trucchi sul calcolo mentale che contiene, la mia saga su Aedis, di cui sono in pubblicazione il sesto e il settimo episodio, è la storia che preferisco. Ci sono decine di colpi di scena e tutto è coerente e credibile, come si usava fare nella fantascienza Asimoviana anni '40 e '50. Non ci sono parolacce (Asimov le odiava) e non ci sono situazioni concettualmente irreali. Anche i cosiddetti - cattivi - hanno la loro logica (nel settimo episodio questo viene evidenziato meglio). La storia inizia col viaggio di un'astronave - generazionale - che in 30 anni approda su Aedis e fonda una colonia. Subito compare il primo problema: qualcuno vuole tornare indietro, ma facendo esperimenti in tal senso, distrugge tutta la tecnologia, oltre a uccidere un quinto della popolazione. Il pianeta arretra di 1000 anni, e solo dopo parecchio tempo torna a essere come i nostri anni '80. Poi le avventure proseguono, Daniel Sung, il protagonista, si forma una famiglia e adotta un bambino, che in realtà è un piccolo androide. L'unico esistente, dato che non c'è più quella tecnologia. Dal sesto episodio in poi, la protagonista diventa Samira, la moglie di Daniel.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Daniele Missiroli: Ho un sistema che si è generato in modo naturale. Devo dire che negli ultimi dieci anni ho letto un sacco di libri sullo scrivere narrativa, per cui, forse, questo sistema si è generato in modo subliminale, non so. Io parto dal finale. Quando ho un'idea per un buon finale, scrivo il percorso per arrivarci, i personaggi che mi servono e i passaggi principali. Non più di una pagina. Poi inizio a sviluppare ogni scena. Ogni riga diventa un file separato. Quando ho scritto il 90%, li metto insieme, li raccordo meglio, inserisco le parti mancanti e, se occorre, tolgo quelle in eccesso. Poi scrivo l'incipit, decido il titolo, cerco la copertina e quando mi sembra a posto, inizio la fase di editing vero e proprio, che può durare anche il triplo. I tempi ideali, per me, sono due mesi per scriverlo e sei mesi per la fase di editing. Finita questa fase, lo posso far leggere. Se lo reputo opportuno, ricorro anche a una fase di editing da parte di un professionista.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro?
È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?


Daniele Missiroli: Ho scritto il sesto e il settimo episodio della mia saga: Aedis, dove la protagonista ora è Samira, la moglie del protagonista dei primi cinque. Ho scoperto che lei è un personaggio che ha delle caratteristiche più interessanti e avvincenti, rispetto a Daniel. E poi è autonoma. Prima di tutto l'ha sposato a sorpresa, al posto della sorella Alisha, poi è disposta a correre più rischi e ha un senso della giustizia più duttile del marito. La ritengo molto più credibile, visto anche quello che si legge e si vede in televisione.

Writer Officina: Oltre ai romanzi e ai racconti di fantascienza, hai scritto anche qualcosa ambientato sulla Terra?

Daniele Missiroli: Ho scritto Annabel, un'avventura ambientata a Las Vegas, dove un uomo e una donna vogliono arricchirsi truffando un Casinò, ma ognuno ha un piano che nasconde all'altro. Per ora, questo è l'unico a contenere qualche scena soft core. Anche qui, però, non manca la tecnologia, perché fare Jackpot e sottrarre venti milioni di dollari senza essere scoperti non è facile. Il finale è diverso da qualsiasi romanzo rosa o d'avventura, perché, a metà della storia, entra in scena una coppia, e la donna dichiara di essere sua sorella. Niente di più falso, ovviamente, ma per sapere come va a finire, si deve leggere Annabel. L'altro romanzo ambientato sul nostro pianeta che ho scritto si chiama Moonlift e racconta del primo ascensore lunare che sia mai stato costruito. Anche qui, a parte il cavo, tutto il resto sarebbe fattibile.

Writer Officina: Che altri hobby hai, oltre alla lettura e alla scrittura?

Daniele Missiroli: Perché, c'è qualcosa di più bello?
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