Writer Officina
Autore: Arsenio Siani
Titolo: Corso di scrittura creativa
Genere Manuale di scrittura
Lettori 3932 45 65
Corso di scrittura creativa
La grammatica dell'anina.

Un corso di scrittura creativa crea uno spazio in cui le persone possono sviluppare le risorse per avventurarsi in un entusiasmante viaggio interiore.
La penna è più lenta del pensiero. Per questo è superiore. Riesce a cristallizzare attimi di vita, emozioni, sensazioni e pensieri che sfuggono alla mente.
A chi è rivolto un corso di scrittura creativa? A chi sente di avere qualcosa da dire ma non sa come esprimerla. A chi vorrebbe avere qualcosa da dire e non sa come svilupparla. E anche a chi non ha niente da dire ma vuole ritagliarsi un momento tutto per sé per scoprire come nascono le idee, la scrittura e infine i libri, quei volumi che vede esposti nelle vetrine delle librerie mentre passeggia per le strade del centro. Semplici curiosi, oppure avventurieri delle parole, viaggiatori all'interno dei sogni che attraversano le vite e si trasformano in pensieri, emozioni e infine in storie.

Questo volume è suddiviso in 8 lezioni racchiuse in altrettanti capitoli che rappresentano le tappe lungo un percorso che conduce alla formulazione di una idea creativa e infine di una storia. Ogni lezione prevede esercitazioni pratiche relative ad uno specifico tema inerente la costruzione del romanzo o racconto che intendiamo produrre. Al termine delle 8 lezioni, se avrai letto attentamente questo manuale e seguito scrupolosamente i miei consigli, sarai in possesso della “tua” storia. Probabilmente sarai pronto per pubblicare, oppure avrai tra le mani un prodotto che richiede di essere rivisto ed adeguato, ma sono sicuro che avrai fatto almeno il 90 per cento del lavoro.
Come faccio ad esserne così certo? Perché in questo volume ti proporrò di utilizzare un metodo per la creazione delle storie da me ideato, che ho sperimentato dapprima su me stesso, e che mi ha portato a scrivere e pubblicare ben sei libri in tre anni. Vuol dire una media di due libri all'anno. Non male, no?
Affinché si giunga a questo risultato è necessario però che ci si attenga scrupolosamente alle “istruzioni per l'uso”. Ossia che le indicazioni e i suggerimenti che ti darò man mano vengano seguiti con costanza e scrupolosità. La prima di queste indicazioni è di leggere un capitolo a settimana. Puoi leggere il capitolo in un giorno soltanto della settimana oppure diluirne la lettura nell'arco dei sette giorni, ciò che più conta è che nel periodo che intercorre tra la lettura di un capitolo e di un altro ci sia una esercitazione giornaliera alla scrittura da parte tua. Insisto sull'importanza degli esercizi perché rappresentano l'essenza di questo lavoro, la sua parte fondamentale . Nell'arco delle otto settimane durante cui leggerai e studierai questo manuale, attiverai un processo creativo interiore, dinamico e progressivo, che ti permetterà di tirare fuori dall'interno di te stesso le risorse per scrivere. Per scrivere bene, per attivare la tua fantasia, per sviluppare intuizioni sempre nuove. Per essere creativi, insomma.

Lezione 1

Ma cos'è la creatività? Nello specifico, cosa si intende per scrittura creativa? Non basta semplicemente “creare” uno scritto perché esso possa essere definito “creativo”. Esistono varie tipologie di scritti, che vanno dall'articolo giornalistico alla poesia, dal saggio al romanzo, fino ad arrivare al manuale didattico e ai racconti. Forme e contenuti molto diversi, testi che sono accomunati unicamente dal supporto materiale da cui sono costituiti. Per aiutarti a capire la differenza tra le due tipologie di scrittura e quindi che cosa si intenda per scrittura creativa, ti propongo un esercizio. Sarebbe auspicabile farlo a coppie, con un amico o il vostro partner, tuttavia può essere svolto anche da soli, in questo caso si consiglia di utilizzare la forma scritta.

Se siete in coppia, sedetevi uno di fronte all'altro, e decidete chi è A e chi è B. A racconta a B la sua giornata soffermandosi sugli eventi esteriori, dando al racconto un taglio da articolo giornalistico (es: stamani mi sono svegliato alle 7, ho fatto ginnastica fino alle 7,30 poi ho fatto una doccia, alle 8 sono uscito di casa e ho fatto colazione al bar, ecc.). Quando A ha terminato è il turno di B che racconta anche lui la sua giornata con la focalizzazione sugli accadimenti esterni, ovvero sui fatti materiali della vita quotidiana.
Quando B ha finito è di nuovo il turno di A che ricomincerà da capo il racconto della sua giornata, tuttavia stavolta dovrà prestare attenzione agli eventi interiori,ossia ai sentimenti, alle emozioni, pensieri e sensazioni che hanno caratterizzato la sua giornata (es: stamattina ho ricevuto una telefonata da un mio amico d'infanzia. Sentire la sua voce mi ha riempito il cuore di gioia. Quanti ricordi mi sono tornati in mente, che sensazione struggente rimembrare i bei tempi andati...
mi è arrivata la bolletta della compagnia elettrica, quando ho letto l'importo da pagare sono stato colpito dallo sconforto. E' una somma elevatissima, che non posso permettermi di pagare. Dopo lo sconforto è subentrata la rabbia, quegli incompetenti hanno sicuramente commesso un errore, non è possibile che debba pagare così tanto, per cui mi sono attaccato al telefono e ho protestato con veemenza con il centralino. Mentre urlavo contro quell'incompetente sentivo una morsa alla gola, come se qualcuno mi stesse strozzando, la rabbia mi faceva mancare il respiro e ad un certo punto la vista mi si è appannata...ecc.)
Quando A ha terminato tocca a B, il quale racconterà anche lui la sua giornata con quest'occhio riservato al proprio mondo interiore.
Come è andata? Sei riuscito a cogliere la differenza tra il primo racconto e il secondo? E' incredibile che si tratti della stessa e identica giornata, vero? Nel primo caso siamo in presenza di una storia raccontata con taglio impersonale, l'attenzione è focalizzata sui fatti, come negli articoli giornalistici di cronaca, mentre nel secondo ci troviamo a raccontare quegli stessi eventi con un carattere personale,siamo concentrati sulla persona nel suo insieme, con i suoi aspetti caratteriali, la sua personalità e la sua irripetibilità. Se hai percepito la differenza tra primo e secondo racconto dovrebbe esserti chiara anche la distinzione tra scrittura in senso stretto e scrittura creativa. Quanto più stiamo attenti agli eventi interiori, agli effetti che gli accadimenti dell'ambiente hanno sui nostri sentimenti ed emozioni, tanto più emerge la nostra creatività. Essa è il linguaggio della nostra anima, ogni artista, che sia pittore, scultore, musicista, fotografo, ballerino o scrittore non fa altro che dare voce al proprio mondo interiore tramite l'arte, la sua opera serve ad esprimere e comunicare un verbo inconscio, profondo, irrazionale, non comprensibile con la dialettica ordinaria. Lo scrittore di scrittura creativa trasmette un messaggio, lascia un segno, racconta storie che continuano a parlare all'anima del lettore anche dopo che il libro è stato chiuso perché dietro le parole scritte c'è qualcosa di più, un significato allegorico non tangibile per la mente razionale ma colto dalla nostra anima.
L'esercizio può essere svolto anche da soli nel caso in cui non si riesca a trovare un compagno per quest'esperienza. In questo caso si riporta per scritto il contenuto del racconto della giornata, prima nella versione “cronachistica” e poi in quella “personale”. E' molto auspicabile però che l'esercizio venga svolto in coppia in quanto questa modalità consente di sviluppare le capacità di ascolto che, come vedremo tra poco, è un elemento indispensabile per creare nuovi input da cui nasceranno le idee per nuove storie. Non si tratta solo di “rubare” le storie di chi ascoltiamo ma anche di sviluppare un nuovo approccio all'ascolto, che consiste nell'ascoltare se stessi (come mi risuona ciò che sto ascoltando? Le parole del mio partner fanno emergere qualche ricordo, oppure una emozione o sensazione particolare? Cosa sta dicendo di me stesso il racconto dell'“altro?”)
Analizzeremo meglio questo aspetto con il prossimo esercizio.
Arsenio Siani
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Autori di Writer Officina

Arsenio Siani
Mi chiamo Arsenio Siani, ho 38 anni e sono originario di Salerno, ma vivo da anni in Toscana.
Ho conseguito una laurea in giurisprudenza, poi, nel momento in cui dovevo decidere cosa fare della mia vita, ho iniziato ad avere paura della prospettiva di una vita da impiegato, così ho mollato tutto e ho cercato la mia strada. Ho intrapreso dei percorsi di crescita personale che mi hanno avvicinato al buddismo, poi al counseling. Un nuovo percorso di studi ha fatto crescere in me l'amore per tutto ciò che fa maturare una nuova consapevolezza, che consente di maturare e migliorare se stessi. In questo, la scrittura si è rivelato uno strumento eccellente. Scrivere per me significa dare forma alle mie emozioni, tramutare in storia pensieri, sensazioni ed emozioni che vengono fissati su un supporto anziché svanire nel nulla.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Arsenio Siani: Fin da bambino ho sempre amato visceralmente la letteratura. Non ricordo molto della mia infanzia. Se potessi riassumerla in una diapositiva potrebbe essere questa: un bambino chiuso in una stanza a contemplare il soffitto, immerso nei suoi pensieri.
Non ricordo eventi particolari che abbiano lasciato segni nel corso della mia esistenza. Tutto ciò che so è che amavo leggere e scrivere. Leggevo e scrivevo, scrivevo e leggevo. Appartenevo alla specie dei sognatori, quella sparuta minoranza che crede che la magia della vita sia racchiusa in un libro, tra le pieghe delle pagine. Leggevo di tutto, dai fumetti ai romanzi. Il primo libro in assoluto che lessi fu “Canto di Natale” di Charles Dickens. Seguirono le storie di Italo Calvino, Jules Verne e i racconti di Edgar Allan Poe.

Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Arsenio Siani: Il libro che mi ha folgorato, che mi ha fatto desiderare più di ogni altro di diventare uno scrittore, è stato “delitto e castigo” di Dostoevskij. Ha dei personaggi odiosi, egoisti, cattivi, violenti. Eppure l'autore riesce a farti affezionare a loro, mostrando la loro umanità con cui fa emergere la compassione nei loro confronti. Considero Dostoevskij il più grande romanziere di tutti i tempi e credo che debba essere il modello d'ispirazione per qualunque scrittore nella realizzazione dei propri romanzi. Se riuscissi a scrivere qualcosa che avesse un centesimo della potenza delle sue opere, potrei ritenermi soddisfatto.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Arsenio Siani: L'ho proposto a svariate case editrici, alcune non hanno nemmeno risposto, altre lo hanno fatto per comunicarmi che il manoscritto non gli interessava. Non ho mollato e infine ho trovato due case editrici che hanno manifestato il loro interesse. Dopo averci pensato ho firmato con “Officine editoriali”, che ha pubblicato il mio primo romanzo, “Roba degli altri mondi.”

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Arsenio Siani: Ho pubblicato libri sia con case editrici che autopubblicati e devo ammettere che le soddisfazioni maggiori, finora, in termine di vendite, le ho avute con questa seconda modalità. Uno dei miei libri, un manuale di scrittura creativa pubblicato con KDP, ha venduto migliaia di copie, sia in cartaceo che in ebook, è stato per mesi al primo posto nella classifica dei manuali più venduti sulla piattaforma, diventando un vero e proprio bestseller.
Credo che in futuro incentiverò l'autopubblicazione, la lascerò soltanto se dovessi avere una proposta editoriale da una grossa casa editrice. Pubblicare con realtà che appartengono alla microeditoria non conviene molto se si punta a uscire dal circuito di amici e parenti.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Arsenio Siani: Sono molto legato al mio ultimo libro, “i diari fasciocomunisti”, pubblicato da ALA, associazione liberi autori, un giallo politico molto particolare, che molti lettori hanno definito “spiazzante”. La premessa del libro è rappresentata dal ritrovamento di due diari, uno fascista e uno comunista, entrambi collegati a omicidi negli ambienti estremisti di destra e sinistra. Da lì partono le indagini e la vicenda prenderà una direzione inaspettata in quanto ho introdotto nella storia degli elementi di metanarrazione. Non vorrei spoilerare troppo, dico soltanto che alle indagini partecipa anche un bizzarro scrittore emergente e docente di scrittura creativa. Indovinate a chi s'ispira questo personaggio?

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Arsenio Siani: Io scrivo d'istinto, parto da un'idea e lascio che sia la mano a guidarmi, a dare forma a quell'intuizione embrionale che mi ha spinto davanti al PC. Non sono capace di creare schemi, storyboard e quant'altro e credo che perderei il piacere della scrittura se utilizzassi uno stile più metodico.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Arsenio Siani: Sto lavorando a un nuovo giallo, anche questo molto particolare. Il genere mi ha appassionato molto, mi diverte realizzare storie di mistero che però abbiano la peculiarità del mio tocco. Anche qui fondo elementi diversi, creo intrecci particolari che spero possano appassionare i lettori.:
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