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Mi chiamo Arsenio Siani, ho 38 anni e sono originario di Salerno, ma vivo da anni in Toscana. Ho conseguito una laurea in giurisprudenza, poi, nel momento in cui dovevo decidere cosa fare della mia vita, ho iniziato ad avere paura della prospettiva di una vita da impiegato, così ho mollato tutto e ho cercato la mia strada. Ho intrapreso dei percorsi di crescita personale che mi hanno avvicinato al buddismo, poi al counseling. Un nuovo percorso di studi ha fatto crescere in me l'amore per tutto ciò che fa maturare una nuova consapevolezza, che consente di maturare e migliorare se stessi. In questo, la scrittura si è rivelato uno strumento eccellente. Scrivere per me significa dare forma alle mie emozioni, tramutare in storia pensieri, sensazioni ed emozioni che vengono fissati su un supporto anziché svanire nel nulla.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Arsenio Siani: Fin da bambino ho sempre amato visceralmente la letteratura. Non ricordo molto della mia infanzia. Se potessi riassumerla in una diapositiva potrebbe essere questa: un bambino chiuso in una stanza a contemplare il soffitto, immerso nei suoi pensieri. Non ricordo eventi particolari che abbiano lasciato segni nel corso della mia esistenza. Tutto ciò che so è che amavo leggere e scrivere. Leggevo e scrivevo, scrivevo e leggevo. Appartenevo alla specie dei sognatori, quella sparuta minoranza che crede che la magia della vita sia racchiusa in un libro, tra le pieghe delle pagine. Leggevo di tutto, dai fumetti ai romanzi. Il primo libro in assoluto che lessi fu “Canto di Natale” di Charles Dickens. Seguirono le storie di Italo Calvino, Jules Verne e i racconti di Edgar Allan Poe.
Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Arsenio Siani: Il libro che mi ha folgorato, che mi ha fatto desiderare più di ogni altro di diventare uno scrittore, è stato “delitto e castigo” di Dostoevskij. Ha dei personaggi odiosi, egoisti, cattivi, violenti. Eppure l'autore riesce a farti affezionare a loro, mostrando la loro umanità con cui fa emergere la compassione nei loro confronti. Considero Dostoevskij il più grande romanziere di tutti i tempi e credo che debba essere il modello d'ispirazione per qualunque scrittore nella realizzazione dei propri romanzi. Se riuscissi a scrivere qualcosa che avesse un centesimo della potenza delle sue opere, potrei ritenermi soddisfatto.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Arsenio Siani: L'ho proposto a svariate case editrici, alcune non hanno nemmeno risposto, altre lo hanno fatto per comunicarmi che il manoscritto non gli interessava. Non ho mollato e infine ho trovato due case editrici che hanno manifestato il loro interesse. Dopo averci pensato ho firmato con “Officine editoriali”, che ha pubblicato il mio primo romanzo, “Roba degli altri mondi.”
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Arsenio Siani: Ho pubblicato libri sia con case editrici che autopubblicati e devo ammettere che le soddisfazioni maggiori, finora, in termine di vendite, le ho avute con questa seconda modalità. Uno dei miei libri, un manuale di scrittura creativa pubblicato con KDP, ha venduto migliaia di copie, sia in cartaceo che in ebook, è stato per mesi al primo posto nella classifica dei manuali più venduti sulla piattaforma, diventando un vero e proprio bestseller. Credo che in futuro incentiverò l'autopubblicazione, la lascerò soltanto se dovessi avere una proposta editoriale da una grossa casa editrice. Pubblicare con realtà che appartengono alla microeditoria non conviene molto se si punta a uscire dal circuito di amici e parenti.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?
Arsenio Siani: Sono molto legato al mio ultimo libro, “i diari fasciocomunisti”, pubblicato da ALA, associazione liberi autori, un giallo politico molto particolare, che molti lettori hanno definito “spiazzante”. La premessa del libro è rappresentata dal ritrovamento di due diari, uno fascista e uno comunista, entrambi collegati a omicidi negli ambienti estremisti di destra e sinistra. Da lì partono le indagini e la vicenda prenderà una direzione inaspettata in quanto ho introdotto nella storia degli elementi di metanarrazione. Non vorrei spoilerare troppo, dico soltanto che alle indagini partecipa anche un bizzarro scrittore emergente e docente di scrittura creativa. Indovinate a chi s'ispira questo personaggio?
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Arsenio Siani: Io scrivo d'istinto, parto da un'idea e lascio che sia la mano a guidarmi, a dare forma a quell'intuizione embrionale che mi ha spinto davanti al PC. Non sono capace di creare schemi, storyboard e quant'altro e credo che perderei il piacere della scrittura se utilizzassi uno stile più metodico.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Arsenio Siani: Sto lavorando a un nuovo giallo, anche questo molto particolare. Il genere mi ha appassionato molto, mi diverte realizzare storie di mistero che però abbiano la peculiarità del mio tocco. Anche qui fondo elementi diversi, creo intrecci particolari che spero possano appassionare i lettori.:
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