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Danze, sentimenti e altri racconti
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Anna ammirava il cielo scuro trapuntato di stelle. Aveva il respiro caldo e ansimante per aver provato un'emozione tanto bella quanto temuta e un rigolo di sudore le scese sulla fronte cerea. Sistemò il suo pomposo abito e sentì con gioia come i laccetti del corsetto si fossero allentati permettendole di tirare un profondo sospiro. Dalla maestosa e lussuosa sala, arrivava la musica soave dell'orchestra che ora spargeva note di un romantico valzer. Respirò a fondo la notte e sfiorò le sue labbra con le dita finemente agghindate dai guanti bianchi. Il sapore di lui era ancora lì, impresso sulla sua bocca, nella sua mente e nel suo cuore.
-Entra tesoro dai o ti prenderai un raffreddore e poi stanno tutti ballando. Che fai qui da sola?- La voce di Lorenzo arrivò poderosa ad interrompere quell'attimo da sogno che la donna stava vivendo. Lui si avvicinò in maniera quasi goffa a causa di qualche bicchiere di troppo e la prese sottobraccio.
-Va bene, entriamo - Rispose la dama.
Erano passati già due anni dal loro matrimonio e lei anche se non più giovanissima, aveva conosciuto Lorenzo tramite l'amica Rosaria. Era proprietario di molte terre e immobili in città, vedevo, viveva con i suoi due figli maschi e aveva passato da un bel po' la cinquantina d'anni, mentre lei era oltre un ventennio più giovane. Adempiere ai doveri coniugali era comune convenzione senza passione né sentimenti per Anna, rispettare ed onorare lui come coniuge era stato facile fino al giorno in cui a casa loro non era tornato da un lungo viaggio Fernando.
Entrarono nel salone e il bagliore dei grandiosi candelieri quasi le diede fastidio agli occhi. Vi erano gentildonne di ogni età, bellissime nelle loro sontuose vesti e acconciate con cura. Accompagnate da eleganti cavalieri si lasciavano cullare con grazia dalla musica dell'orchestra.
-Ti si è allentato il corpetto o sbaglio tesoro-Le chiese Lorenzo poggiandole la mano sulla schiena.
-Ma tu guarda dove ti scivolano le mani e cadono gli occhi!- rispose lei arrossendo in volto. Lui rise fragorosamente, poi cambiò discorso.
-Vado a bere qualcosa, ho la gola secca-.
-La cantina dei poveri signori Costanzo rimarrà a secco se continui a bere stasera. Datti una controllata per favore o rischiamo di fare una figuraccia!-
Scosse la testa come rassegnata a quel comportamento errato del marito e rimase sola accanto ad una grande anfora molto costosa.
Lui era lì a pochi metri da lei. Lo scorgeva tra la folla man mano che si formavano le coppie per ballare una quadriglia ed il suo cuore palpitava velocemente come quello di un passero preso in volo. Stava poggiato ad un elegante caminetto di marmo ed era incantevole nel suo frac, con i capelli perfettamente tirati indietro come voleva la moda del momento e sorseggiava il suo champagne. Cercò con tutta se stessa di togliersi dalla mente quell'uomo e iniziò con lo sguardo a cercare Maria, la sua cameriera personale.
Lorenzo intanto parlava con due uomini alti e robusti ed una donna molto graziosa dai lineamenti delicati.
- Allora caro Lorenzo, come stai? Sono tre anni che non ci vediamo. Complimenti per la tua bella signora, hai scelto proprio una moglie meravigliosa. A quando un nuovo figlio?-
-Mio caro amico, non ho intenzione di ingrandire la mia prole a dire il vero. Ne ho già due di figlioli avuti dal mio primo matrimonio e quindi anche se non dovessi averne altri, si occuperanno loro di dissipare la mia eredità.
-Io ne conosco solo uno. Dove vive tuo figlio più giovane? Non ho mai avuto il piacere di vederlo.
-Lui studia da tempo a Torino e diverrà presto un bravissimo avvocato. A giorni verrà a trovarci, magari potremmo qualche pomeriggio incontrarci cosi da fartelo conoscere.
-Mi farebbe davvero piacere Lorenzo. Ma dimmi, tuo figlio maggiore invece? Non pare si diverta molto ai balli
-Eh si, lui è sempre stato così ed è già tanto che partecipa, a differenza di Giulio è un ragazzo più introverso e noioso.
Nella discussione s'introdusse la signora Camilla Senatore
-Mi permetta di dirle signor Abate, che sarà pure taciturno ma ha una classe ed un'avvenenza da poter far battere il cuore di qualsiasi fanciulla. Ma mi dica, è fidanzato?
-No, non c'è nessuna che gli piaccia. Credetemi quel ragazzo sarà la mia rovina! Scosse la testa come acquiescente e aggiunse
-Ha già passato i trent'anni e di prender moglie non ne vuol proprio sapere-
-Sai Lorenzo, stavo pensando che potremmo programmare una passeggiata uno di questi giorni approfittando degli ultimi scorci d'estate e far conoscere al tuo giovanotto mia figlia Carolina. Interruppe Filippo
-Sarebbe un'ottima idea, e poi se è gradevole come tua moglie sarà un vero piacere averla in famiglia
- Sperando ovviamente che tuo figlio sia meno rubacuori di te o saranno guai per lui, se manca di rispetto alla mia bambina .Risero.
In quel momento si avvicinò a loro una donna di mezza età, elegantissima e molto bella nel suo abito azzurro.
- Buona sera signor Abate e buona sera signori Senatore. Come state? Spero vi stiate divertendo- .
La signora Amalia Castaldi era davvero molto affascinante, un connubio perfetto di classe eleganza e raffinatezza. Aveva lo sguardo vispo e sagace e si muoveva con infinita grazia. I suoi abiti erano sempre curatissimi e molto vistosi e i suoi monili le davano l'aspetto di una regina.
Lorenzo fece un inchino e baciò la mano che la dama con garbo porse a lui e poi a Filippo.
- Molto bene signora Castaldi grazie. Credo sia futile chiederlo a lei, visto che la trovo in splendida forma-.
-Oh, lei mi lusinga Lorenzo-Sorrise portandosi il ventaglio che teneva in mano davanti la bocca
-Non potrei mai con suo marito che sta giusto per arrivare- E si aggiunse al gruppo un altro uomo, il signor Maurizio Castaldi che sorrise compiaciuto per aver udito un elogio che avevano fatto alla moglie, intanto che i balli continuavano allegri.
-Adesso direi che ci siamo rinvigoriti a sufficienza.
Che ne dite di danzare questa melodiosa quadriglia?-
-Con piacere signora...Maurizio è un problema se invito la tua consorte per questo ballo?-
-Assolutamente no, fai con comodo Lorenzo-. I due uomini si conoscevano da molto tempo ed avevano un grande e reciproco rispetto l'uno dell'altro.
Camilla Senatore rimasta sola con il marito, ammirava e commentava la gradevolezza della dimora dei signori Costanzo e la loro bravura. Le coppie volteggiavano con grazia ma i padroni di casa erano sicuramente i più bravi.
-Che splendore la signora Lucia stasera! Danza celestialmente ed è incantevole -.
-Hai ragione tesoro mio, sono la famiglia più prestigiosa della regione ed in quanto al ballo, non sono secondi a nessuno- . I loro sguardi erano ammaliati da quei passi magistralmente eseguiti.
Movimenti
-Strano che si sia slegato, l'ho stretto bene come ogni volta signora-
-Sarà stata colpa dell'ultimo valzer che ho fatto, colpa di un qualche movimento maldestro Maria, non preoccuparti-
Anna non poteva non pensare a quello che era successo pochi minuti prima.
Maria, la giovane cameriera stava dietro di lei a stringere il bustino in una stanza usata dalle donne per una veloce toeletta e da li arrivava lontana la musica dal salone.
-Ecco fatto signora può tornare alla festa. Se dovesse ancora avere bisogno sarò qui-
-Va bene Maria, mangia pure qualcosa in cucina con gli altri camerieri, non credo si slaccerà di nuovo-.
Uscì e raggiunse il marito e la festa proseguì fino a dopo mezzanotte.
La mattina seguente la colazione fu servita alla solita ora e Anna si presentò in sala da pranzo ancora assonnata mentre Lorenzo stava già seduto a tavola.
-Dov'è tuo figlio- Chiese tutto ad un fiato, quasi non volesse fare quel nome.
-Ha detto alla cameriera che non sarebbe sceso oggi a desinare con noi-
-Forse è stanco della serata di ieri-
-Ma se non ha mosso un passo! Stava li come una statua guardando tutti in modo disgustato ed è tornato casa prima di noi.
Non so che dirti, avrà i suoi motivi per starsene in camera
-Starà leggendo chissà quale romanzo o scrivendo qualcosa di sciocco come al solito invece di cercarsi un nuovo lavoro. Non farmici pensare o divento nervoso...Dai iniziamo a mangiare che è meglio-
-Potrebbe invece stare male, che ne sappiamo?- Anna si angustiò ma fece finta di nulla vedendo l'indifferenza negli occhi del marito e cercò di mantenere un'espressione serena.- Sai, ho deciso che venerdì faremo una passeggiata con i Senatore. Abbiamo parlato ieri e vorremmo far conoscere quello scorbutico di mio figlio alla loro giovane figlia Carolina-
-E quanti anni ha questa signorina?
-Ha appena compiuto diciotto anni e dicono sia molto graziosa. Oltre ad aver studiato, sa suonare, dipingere e cantare-
-Direi che forse è più adatta a Giulio
-Io preferirei fosse il mio primo erede a metter su famiglia. Giulio sta ancora studiando, per lui c'è tempo. A proposito arriverà tra qualche giorno, hai hai ordinato alla servitù di sistemare la sua camera?-
Anna fece cenno di si con la testa, lui continuò. |
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Mi chiamo Angela Mori ma spesso gli amici mi chiamano Angelika e sono nata a Catania nel 1979 città che amo e dove tutt'oggi risiedo. Lavoro come impiegata al servizio clienti di una nota azienda italiana e nel tempo libero amo scrivere, leggere e fare lunghe passeggiate soprattutto in montagna. Adoro la natura in genere, gli animali il mare di notte e soprattutto già da bambina amavo guardare la luna che da sempre mi affascina. Sono diplomata al liceo magistrale, ho studiato alla facoltà di lettere e adoro ascoltare musica celtica e rock.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorta di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Angela Mori: Ho sviluppato la passione per la letteratura da ragazzina a circa dodici anni grazie a mia madre che amava leggere e da lei ho ereditato la passione per i libri. Due anni dopo un po' per gioco, un po per caso ho iniziato a scrivere poesie e da allora non ho più smesso.Sono diventata madre di una splendida bambina di nome Clara da giovanissima e scrivevo per lei piccole storielle e fiabe fino a che non sono più riuscita a fermare la mia passione e mi sono dedicata alla narrativa. :
Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Angela Mori: Sono molti i libri che mi hanno lasciato dentro qualcosa di veramente bello e credo che in ognuno di noi ne resti in particolar modo impresso uno. Il mio e stato Madame Bovary del grande Flaubert. La storia di una donna tanto debole e tanto forte allo stesso tempo, ha spronato la mia voglia di far conoscere i miei pensieri e condividerli. Ho trovato la forza ed il coraggio di farlo anche se spesso soprattutto a scuola e al liceo ero derisa e ritenuta "strana" dai ragazzi della mia età che preferivano altre attività alla lettura in genere.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Angela Mori: Ho scritto la mia prima silloge poetica tra il 2001 e il 2003 dal titolo "Semplicemente Angelika" ma solo dopo un paio di anni ho pubblicato con una casa editrice che non è più in attività. I risultati sono stati soddisfacenti ho presentato in vari luoghi tra cui teatri della mia città, trasmissioni radiofoniche, locali, associazioni culturali e librerie.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Angela Mori: Sì! Ritengo che Amazon sia un ottima opportunità.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionata? Puoi raccontarci di cosa tratta?
Angela Mori : È difficile dire a quale dei miei libri dono più affezionata perché per me sono come "figli" in quanto mie creazioni. Ognuno di loro mi ha dato emozioni diverse. "Zagare nel fango" è una silloge poetica che ho scritto principalmente per le donne e sono poesie "forti" e attuali. "Tra luci ed ombre" parla del lato positivo e negativo di ognuno di noi. "Semplicemente Angelika" mi ha dato la prima emozione, è una silloge fanciullesca e più romantica rispetto le altre ma forse è "La bugiarda luna " che mi da qualcosa in più a livello emotivo anche perché grazie alla collaborazione con il regista Marco Ferrara della Sikania Production presto diverrà anche un film. È una storia d'amore e dramma ambientata in Sicilia inizi 1900' che rivive nel racconto del protagonista sessantatre anni dopo. Un amore contrastato dai pregiudizi, carica di tradimenti, bugie, passione ed inganni.
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Angela Mori : Sono istintiva per natura. Scrivo d'impulso soprattutto le poesie.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Angela Mori: Attualmente sto lavorando al seguito de "La luna bugiarda" ambientato nel 1930 e ad un nuovo romanzo, un thriller ai giorni nostri.
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