Writer Officina
Autore: Irma Kurti
Titolo: Briciole di gioia
Genere Poesie
Lettori 3994 180 71
Briciole di gioia
Branko Miljković, un rinomato poeta serbo che ha lasciato anche un segno indelebile nel panorama letterario dell'ex Jugoslavia e dei Balcani degli anni '50, da una figura di grande rilievo e coraggio nella lontana epoca comunista, scrisse nella sua poesia-manifesto Tutti scriveranno poesia: ...ma un giorno / là dov'era il cuore spunterà il sole / ed il linguaggio non avrà più parole / cui la poesia possa rinunciare / tutti diventeranno poeti. Il poeta si riferiva, maggiormente, alla purezza di emozioni insieme ad una elevata consapevolezza delle nostre azioni che dovrebbero segnare l'anima e il cuore degli esseri umani liberati dai propri limiti egoistici.
Quasi settant'anni dopo Irma Kurti, poetessa e scrittrice italo - albanese, esprime nel modo più bello, ovvero con la sua nuova raccolta poetica, la verità di questi versi in quanto il suo cuore poetico risplende come un vero sole. E poi compie un passo avanti perché con i suoi versi belli e sinceri, che vanno direttamente al cuore del lettore, risponde pure alla domanda se è possibile scrivere e poetare in una lingua diversa dalla propria lingua madre. Un argomento delicato come lo è anche lo stesso tentativo poetico, ma ben riuscito nel caso di Kurti. La sua è una poesia pura, semplice e bella nella sua sincerità, talmente persuasiva che tocca immediatamente le corde del cuore con una certa “ingenuità”, proprio quella che possiedono solamente i bambini ed i poeti.
Infatti, nella raccolta di Kurti, che consta di sessantacinque poesie su vari temi e argomenti, tutto sembra liscio e facile, ma poetare in un'altra lingua è una fatica da Ercole che a volte sembra pure quella di Sisifo. Un lavoro difficile, struggente, mai apprezzato abbastanza da qualche madrelingua, eppure un modo prezioso di arricchire sia la propria anima d'origine che “quella culturale” che ci appartiene con la scelta, il destino, la vita e chi sa con che cos'altro.

Vesna Andrejević
Scrittrice e Traduttrice


È amaro il caffè


È amaro il caffè che sto bevendo
con te, in un bar della periferia,
le strade assonnate si svegliano
e respirano a fatica.

Le macchine passano in fretta,
la città non sembra più minuta,
i pensieri non ci abbandonano
come una nuvola.

Le nostre parole vestite di furia
voglio annegare in questo caffè,
lasciare alle spalle la notte buia
e fare pace con te.

Ma è difficile. Può essere la fine
della storia la calma assordante
e noi due che non ci guardiamo,
ma fissiamo un punto distante?

È amaro il caffè con e... senza te.


Raccontami

Raccontami, papà, la storia della tua vita
di cui hai parlato poco e hai taciuto tanto,
per non lasciare insonne e non rattristare
questa figlia con cuore fragile e infranto.

Raccontami la storia triste del bambino
orfano e scalzo, immerso nell'afflizione,
l'anima gli gocciolava lacrime, mentre lui
seguiva con persistenza la luce e l'amore.

Hai cercato il sole anche nel giorno grigio,
nelle trappole che trovavi sulla tua strada,
hai cercato la bontà, il bello e la gentilezza
anche nelle persone meschine, senz'anima.

Raccontami, papà, adesso, tutta la tua storia.
In che viottolo tu hai incontrato l'affetto?
Come hai fatto a trovare il dolce sorriso?
Oggi, fragile ma soprattutto forte ti vedo.

Prendo tra le mani le tue rughe, le decifro.
È il difficile viaggio che chiamano “vita”
e noi due fermi in un immenso abbraccio
di questa stazione fatiscente e anonima.


Fragilità

Un giorno sicuramente riderò
con le fragilità di questi mesi,
la preoccupazione, i tormenti,
i pensieri che non mi lasciano
chiudere occhio nelle tenebre.

Un giorno sicuramente riderò
di questa bambina così gracile,
sola, disorientata e impaurita,
perché ha smarrito se stessa
davanti a un grande crocevia.

Ma quel giorno sembra lontano.


I battiti del cuore


C'è sempre un attimo nel quale
tutti i rumori si spengono piano,
la tristezza mi invade, mamma,
il vuoto dentro me diventa ampio.

Scorrono i nomi sul mio telefono,
con le dita che tremano ti cerco,
fisso il tuo numero, senza riuscire
a trovare a tutto questo un senso.

Se il giorno è grigio o soleggiato
e le foglie giacciono pallide o no,
io ti chiamo. I battiti del cuore
aspettano di sentire la tua voce
così tenera, che non arriva mai.

Dimentico che non sei qui ma là,
dove le chiamate non ti destano,
il pensiero rifiuta di portarmi,
l'anima non vuole raggiungerti
e il sole non ti può accarezzare.

Dimentico quello che è successo,
le tue lunghe e dolorose assenze,
le lacrime che ho versato per te,
l'abisso nell'anima e le angosce,
persa, senza il tuo grande amore,
in una pozzanghera di solitudine.


Ci è sfuggita quest'estate

Ci è sfuggita quest'estate, è scivolata
dalle mani come le briciole di sabbia,
senza una passeggiata al crepuscolo,
senza le anatre che nuotano nel lago,
senza il tramonto rosso infiammato,
senza gli sguardi limpidi e sognanti.

Ci è sfuggita quest'estate senza baci,
le parole che ti riscaldano come sole,
quelle grida spensierate dei bambini
che inseguono nel cielo un aquilone.

Se n'è andata d'improvviso l'estate,
in un insolito silenzio, senza noi due.


Quando non ci sarai più

Il mondo mi sembrerà deserto,
vestito di color grigio, il mutare
delle stagioni non mi susciterà
più gioia, i colori di primavera
non mi desteranno come allora.

Questa vita, la fiera della vanità,
mi soffocherà con le menzogne
e niente avrà più lo stesso senso
quando tu non ci sarai più, papà.


Un pugno di stelle

Il mio viso stanco e pallido si riflette
sullo stagno; è lì, dove nasce e muore
l'immagine di un giorno che se ne va
e scivola come serpente.

Non riconosco quella visione e agito
l'acqua, il ritratto trema, si spaventa.
Adesso i capelli, gli occhi e le labbra
svaniscono, non c'è più nulla, tranne
un pugno di stelle.


L'equilibro

L'equilibro si rompe in un attimo
e il cielo non sembra più azzurro,
il mondo perde subito il fascino,
non scorgi i colori e le sfumature.

L'equilibro si rompe in un attimo,
il giorno diventa notte e la notte
infinita, il male cresce, un albero
selvaggio; mille gocce di pioggia
scivolano da tutte le sue foglie.


Non temo le parole

Devo scegliere le parole a una a una
e non essere spontanea, perché ho
vicino a me persone che prendono
le mie frasi nelle mani: le spezzano
in sillabe e lettere, si fermano sulla
virgola o su un punto di domanda,
mettono in dubbio anche le nuance
della mia voce, scoprendo che lì c'è
qualcosa che non va. Lanciano su di
di me collera, rancore. Io non temo
le frasi che pronuncio, né le parole,
le loro sfumature ma... le persone.


Illusione

Fai durare ancora un po'
questo nostro abbraccio,
sulle palpebre abbassate
un raggio di sole giace.

Finché l'anima si calmi,
finché tutti i miei incubi
si spengono a uno a uno
come fiammelle nel buio.

Fai durare ancora un po'
l'abbraccio o l'illusione:
nel tuo cerchio d'affetto
sarò protetta per sempre.


Verso l'abisso

Non sarò mai pronta
a pronunciare “addio”
ad una parte d'anima
in cui io custodisco te,
uno stagno di lacrime
che non si asciugherà
da un migliaio di soli.

Questo tempo gocciola
dolore, tanta nostalgia,
mentre vedo impotente
che una vita scivola via,
verso un abisso da cui
pochi passi la dividono.

Il mio cuore dimentica
i battiti, vuole soltanto
seguirla e si aggrappa
con le unghie a salvarla,
ma l'amore non basta.
Adesso tutto è invano,
sulle dita, pochi stralci
di memorie rimangono.


Due viaggiatori

Non è rimasto
niente da dire:
parole, sguardi
sono svaniti,
sorrisi, scherzi
hanno trovato
un loro posto
nell'oblio. Non
c'è niente da
dare: un bacio
tenero e dolce
o un abbraccio
appassionato.

Siamo rimasti
soltanto io e te
in un'esistenza
tiepida, come
il sole quando
riscalda dietro
le nuvole. Due
viaggiatori che
per caso hanno
preso insieme
lo stesso treno
chiamato vita.
Irma Kurti
Votazione per
WriterGoldOfficina
Biblioteca
Acquista
Preferenze
Recensione
Contatto
Home
Admin
Conc. Letterario
Magazine
Blog Autori
Biblioteca New
Biblioteca Gen.
Biblioteca Top
Autori

Recensioni
Inser. Estratti
@ contatti
Policy Privacy
Autori di Writer Officina

Irma Kurti
Sono nata in Albania nel 1966 e laureata in lingua inglese all'Università degli studi di Tirana. Dal 2006 vivo a Bergamo. Ho una lunga esperienza di lavoro come insegnante, giornalista e traduttrice. Sono una persona riservata, sensibile, ma altrettanto testarda e determinata. Mi piace viaggiare, adoro il mare, immergermi nel verde e sentire il fruscio delle foglie, ma soprattutto leggere e scrivere. Vado fiera del mio percorso letterario, di questo lungo viaggio, a tratti faticoso, ma anche bello e affascinante.
Ho pubblicato ventuno libri in lingua albanese, quattordici in italiano e quattro in inglese. I miei libri sono stati tradotti in lingua rumena, serba, spagnola. Sono autrice di 150 testi di canzoni, con cui ho partecipato a molteplici festival nazionali nonché di musica leggera in Albania, Kosovo e Macedonia.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorta di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Irma Kurti: Avevo dieci anni quando ho iniziato a scrivere e a pubblicare poesie. Sono stati i miei genitori ad accorgersi di questa mia inclinazione, specialmente mio papà, Hasan Kurti che mi ha seguito ad ogni passo, mi ha incoraggiato ed è stato il mio critico migliore fino all'ultimo momento della sua esistenza.

Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Irma Kurti: Non rammento un libro in particolare che mi ha spinta a proseguire con la scrittura. Penso che sia tutto merito di mio padre; lui era medico di professione ma anche un grande lettore, appassionato di letteratura e ha saputo trasmettere questa passione anche a me.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Irma Kurti: Sì, è stata una raccolta di poesie pubblicata nel 1999 da “Onufri”, una casa editrice nota in Albania, intitolata: “Questa notte con te”. Mi sono rimaste poche copie e quando la sfoglio mi emoziono leggendo versi scritti nella gioventù o nei banchi di scuola. Allora, non pensavo che questa avrebbe aperto la strada a tante altre pubblicazioni.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Irma Kurti: Può darsi. Ma ci vuole sempre un grande lavoro di promozione, senza dimenticare quanto importante è l'editing e la copertina. Ho scelto il self-publishing per alcune delle mie opere, anche perché sono numerose, ma ritengo che pubblicare con una casa editrice sia la scelta migliore.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionata? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Irma Kurti: Sono due i libri a cui mi sento più affezionata: il romanzo autobiografico “Tra le due rive” pubblicato nel 2011, un diario di amore e di affetto, di ricordi e impressioni ma anche di sofferenza e tristezza per la perdita di mia mamma. E l'altro è: “In assenza di parole” pubblicato nel 2017, anche questo dalla Casa Editrice Kimerik, basato sul diario che mio papà mi ha regalato prima di ammalarsi gravemente. È un libro che ha ricevuto delle bellissime recensioni e numerosi premi.

Writer Officina: La scrittura ha una forte valenza terapeutica. Confermi?

Irma Kurti: Assolutamente sì. Ho iniziato a scrivere il romanzo “Tra le due rive” dopo la morte della mamma, quando il vuoto era immenso come un abisso e guardavo il mondo solo dipinto di grigio. Avevo un rapporto speciale con lei, era la mia migliore amica. Quel libro mi ha aiutato di mantenere l'equilibro, di ritrovare e conoscere meglio me stessa attraverso il dolore. Anche il romanzo: “In assenza di parole” è stato scritto proprio quando mio papà da un giorno all'altro si è trovato inerte in un letto dell'ospedale. Li ho scritti tutti e due versando delle lacrime e sono stati la mia salvezza.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Irma Kurti: Tengo sempre un block notes con me in cui scrivo parole, versi, idee. Le mie poesie nascono così, basandosi su quelle note; poi le elaboro con pazienza finché prendono la forma finale. Riguardo i romanzi, anche se devo dire che nei miei libri c'è tanto di me stessa e del mio vissuto, disegno comunque un semplice schema che mi aiuta a non divagare e a concentrami sui personaggi.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Irma Kurti: Non c'è un singolo giorno in cui non scrivo. Ho appena firmato un contratto di pubblicazione per il mio nuovo romanzo, del genere sentimentale. È pronta la mia nuova raccolta di poesie e un altro romanzo scritto durante il difficile periodo del lockdown.

Writer Officina: Che consigli daresti, basati sulla tua esperienza, a chi come te voglia intraprendere la via della scrittura?

Irma Kurti: Leggere tanto, scrivere ogni giorno e non arrendersi mai davanti alle porte chiuse.


Tutti i miei Libri
Profilo Facebook
Contatto
 
3297 visualizzazioni