Writer Officina
Autore: Maria Cristina Bellini
Titolo: Il manipolatore affettivo
Genere Manuale di autoaiuto
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Il manipolatore affettivo
Come uscire viva dal rapporto con un uomo bastardo.

SE LO RICONOSCI LO EVITI, SE LO RICONOSCI NON PUÒ FARTI DEL MALE
Per me la bastardaggine è quella che il detective MacTaylor, in un episodio di CSI NY, definisce “natura ed educazione”. Cioè una predisposizione del carattere che ha trovato un ambiente in cui si è potuta sviluppare al meglio come un seme che sia caduto in un terreno adatto alle sue peculiarità. Ad esempio può essere il caso di una famiglia con genitori o nonni decisamente iperprotettivi e accondiscendenti nei confronti del primo o dell'unico maschio fra i figli o i nipoti. Come si suol dire, vedi che l'hanno allevato nella bambagia. Non solo il soggetto pretende sempre più attenzioni e beni materiali come regali, giocattoli e soldi ma anche una volta cresciuto si scontrerà con la realtà di un mondo femminile costituito da donne che non sono la madre o la nonna e non si comportano con lui come facevano loro. Questa differenza non può che inasprire il suo modo di fare nei confronti di una categoria di persone da cui è attratto e nello stesso tempo lui vorrebbe respingere perché non si vede trattato come pretende.
A mio parere il tratto fondamentale di una personalità bastarda è la caratteristica di non apprezzare e godersi quello che ha, dai beni materiali ai sentimenti. Li disprezza perché non li reputa all'altezza di ciò che invece è convinto di meritarsi per partito preso. Considera una vera e propria ingiustizia non ricevere ciò che vuole anche se il più delle volte non sa nemmeno lui cosa desidera di preciso e soprattutto non riesce a specificarlo. Di sicuro comunque sa che non è quello che già possiede o che tu gli dai. Quindi riversa sugli altri la rabbia e la cattiveria provocati da questo reato di lesa maestà. E non solo, l'altra persona va punita duramente, deve patire come e più di quanto soffre lui e non importa se per arrivare a questo scopo ci rimette o ci sta male. Il manipolatore affettivo è l'uomo o ragazzo che, nonostante i fatti dimostrino chiaramente il contrario, si lamenta di non aver ricevuto mai nulla dagli altri. È per questo motivo che si vede del tutto giustificato e autorizzato a fregarli in ogni maniera appena può.
Dice che la vita gli ha sempre voltato le spalle e prende questa propria percezione come giustificazione per i suoi comportamenti che, da qualche parte di se stesso, sa comunque che fanno male a chi li subisce. Quindi per me è un modo di essere, un carattere, che va verso sciagura e conseguente perdita, come dice l'I Ching e come trovi spiegato nella mia guida al Libro dei mutamenti che trovi su Amazon.
Carattere che si adegua per rigirare la situazione allo scopo di mettere in buca la partner perché questo diventa il suo unico obbiettivo nel rapporto di coppia. Dimostra quindi una coerenza verso risultati che provocano sensazioni spiacevoli come rabbia, sofferenza, frustrazione, disprezzo.


LA DIFFERENZA FRA NARCISO E BASTARDO
Cominciamo facendo chiarezza su chi è o non è l'uomo o ragazzo bastardo. Conoscere quali sono le differenze con altri soggetti che hanno tutti come scopo quello di fare soffrire la propria partner ti aiuta a sapere quale relazione puoi vivere con loro. Come sempre ti invito a chiarirti le idee su quale rapporto di coppia sia quello giusto per te perché ti rende felice. Vediamo cosa distingue il manipolatore affettivo da un altro bel tipo, il narciso. Quando ne incontri uno e lo frequenti quello che poi ti interessa è uscirne viva anche se con qualche osso dei sentimenti rotto nel caso in cui ti eri creata l'illusione di una storia esclusiva e duratura nel tempo. Ti assicuro che è già un grande risultato se ti ritrovi ancora l'autostima.
La differenza fondamentale che trovi fra i due è:
• il narciso si comporta da bastardo di rimbalzo in conseguenza dell'amore accecante che ha per se stesso perciò non ti fa soffrire con intenzione. Vedi tu se questo fatto può esserti di consolazione;
• il bastardo non ha le caratteristiche del narciso.
In soldoni quello che è importante per te è sapere che puoi liberarti più facilmente e con meno traumi del primo perché per perderlo basta che tu smetta di adorarlo e di ripetergli in continuazione quanto sia bello e bravo. Anche se l'esperienza amorosa con un uomo del genere può essere comunque devastante ti assicuro che con un bastardo è peggio. Il narciso tutto sommato può essere anche divertente nel suo egocentrismo una volta capito come funziona a livello di ragionamento e ti vada bene che
• lui voglia essere al centro dell'attenzione di un pubblico nutrito piuttosto che della tua solamente;
• lui corra dietro alla prima donna o ragazza che gli fa gli occhi dolci e tu non sia gelosa ma anzi comprenda;
• in un certo senso sia tu ad utilizzarlo per acquisire nuove conoscenze e per farti vedere in giro nei posti che ti interessano.
È il tipo che ti mette in ombra per risaltare e non perché ce l'ha con te che gli hai fatto chissà quale sgarbo come invece è tipico del bastardo. Quello di cui può lamentarsi uno così è di non essere idolatrato quanto vorrebbe e per il resto non ti rompe le scatole piangendo per la sua situazione famigliare, lavorativa o per i suoi problemi di varia natura. Ti racconta come gli è andata la giornata per poter essere ascoltato, compatito e coccolato oppure apprezzato mentre della tua non gliene frega proprio niente e quindi svicola sull'argomento. Si concede col contagocce perché tante persone richiedono la sua compagnia e la sua presenza alle feste o agli aperitivi perciò senz'altro metterà in agenda un incontro, breve, con te quando sarà libero da questi impegni.

LA DIFFERENZA FRA BASTARDO E ONESTO MASCALZONE
Uno che potresti credere un manipolatore affettivo è quello che io chiamo onesto mascalzone. Ho coniato questa definizione, che è di fatto una contraddizione, per gli uomini o ragazzi sciupafemmine che non si assumono responsabilità, non vogliono impegnarsi in esclusiva e affermano di non volere mettere su famiglia. Il loro impagabile pregio è che te lo dichiarano subito, sono coerenti e non ti prendono in giro. In sostanza è un dongiovanni e il suo intento è di divertirsi insieme a te facendoti stare bene.
È il tipo che non ti promette fedeltà per poi tradirti dietro le spalle a tua insaputa bensì è quello che ti propone una relazione aperta in cui anche tu puoi frequentare altri uomini. Poi ti dice che una sera non vi vedrete perché ha un tiro con una e il giorno dopo quando lo vedi e gli chiedi com'è andata ti risponde che ha perso venti euro giocando a poker con gli amici. Con lui parli di tutto, ridi e scherzi ed è aperto a qualsiasi proposta di divertimento e se qualcosa non gli piace rilancia con un'alternativa. Non si nasconde dietro ad un dito e non si spaccia per chi non è perciò non ti illude che fra voi la situazione cambierà nel tempo diventando una storia esclusiva finalizzata alla convivenza o al matrimonio. Può anche sposarsi e avere figli per fare contenta la donna che ama avvisandola comunque che non intende affatto cambiare e che quindi toccherà a lei doversi sobbarcare le responsabilità che comporta una famiglia. Che questa poi duri nel tempo dipende da quanto la partner abbia sperato invece che lui cambiasse con il matrimonio e la paternità. L'onesto mascalzone rimane un eterno Peter Pan con i pregi e difetti tipici del personaggio.


LA DIFFERENZA FRA IL BASTARDO E IL CATTIVO - STRONZO
- Lo sai tesoro che sei un maestro nel nuocere alle persone? Ma mi piace - . Questa frase detta da Sue Ellen al marito J. R. Ewing nella serie televisiva Dallas racchiude il senso di chi è l'uomo cattivo – stronzo. Se sei troppo giovane per ricordare questo fenomeno che dal 1978 al 1991 tenne incollate alla tv centinaia di milioni di telespettatori in tutto il mondo allora ti porto l'esempio del personaggio del colonnello Richard Strickland nel film “La forma dell'acqua”. Da perfetto malvagio il suo motto è - Io risolvo - , e per farlo passa sopra a tutto e tutti come un carrarmato incurante dei danni che provoca agli altri. Anzi, più ci stanno male, sia nel fisico che nei sentimenti, più lui ne gode.
L'uomo di questo tipo ha come obbiettivo della propria vita la lotta per il potere, il denaro e il successo che per lui non sono mai abbastanza perciò si comporta in modo scorretto con chiunque in maniera molto magnanima, cioè senza fare distinzioni. A differenza del bastardo non punta i suoi sforzi e la propria cattiveria sulla partner in particolare bensì su famigliari, amici, soci, superiori, sottoposti e persone con cui ha che fare purché ci guadagni qualcosa. Questa è una caratteristica fondamentale del cattivo – stronzo che evita accuratamente di rimetterci o di tirare un colpo basso a qualcuno se l'azione può nuocergli in qualche modo.
Perciò agisce al contrario del manipolatore affettivo che invece si comporta come quello che se lo tagliò per fare dispetto alla moglie. Con un uomo del genere puoi vivere una relazione da manuale, cioè il modello preconfezionato in cui ognuno dei partner sa cosa deve fare ed avere per mettere in pratica il rapporto di coppia perfetto e inossidabile che dura nel tempo. Questo tipo infonde molta sicurezza perché non richiede di prendere decisioni personali bensì di comportarsi secondo un copione già scritto che non necessita di variazioni. Questo per lui è un modo come un altro per schivare il più possibile la responsabilità e lo stress di scelte e decisioni in famiglia potendosi così dedicare in maniera esclusiva alla propria carriera.
Lui e lei sono i due che stanno insieme dalle scuole superiori e hanno ben chiaro che lavoro faranno, dove abiteranno, quanti figli vogliono e anche di quale sesso. I figli si hanno perché non c'è famiglia senza i figli per questo tipo di coppia. La divisione dei ruoli è fondamentale e infatti è il tipo di partner che pensa di assolvere i propri doveri famigliari portando a casa lo stipendio per mantenere tutti e con questo ha fatto quel che doveva.


IDENTIKIT DELL'UOMO O RAGAZZO BASTARDO
Andiamo ora a conoscere Mister bastardo cioè il manipolatore affettivo vedendo chi è, come si comporta, cosa ti propone e che relazione puoi vivere con un uomo o ragazzo di questo genere. Perché, a mio avviso, si tratta proprio di una categoria. Intanto, da Coach eccoti alcuni consigli, salvavita, salvacuore e salva - autostima. Stai lontana da quelli che ti dicono di aver bisogno di te per sbloccarsi e per stare bene perché i bisogni sono ben altro. Per la donna che soffre della sindrome della crocerossina, che trovi illustrata successivamente, i requisiti del partner ideale sono quelli dell'uomo difficile che una volta conquistata non si occupa più di te, ti tratta male e ti fa soffrire. Magari resti con lui perché ti rassicura che è solo un momento complicato che passerà così lui potrà cambiare con il tuo aiuto e supporto, cosa che in realtà non accade mai.
La consapevolezza di riconoscere lo schema che metti in atto nel rapporto di coppia è il primo fondamentale passo per attrarre e sedurre quello giusto per te ed essere finalmente felice in amore. Perché sia così non accettare mai, e sottolineo mai, la responsabilità della vita e della felicità di un altro, del tipo: - Se tu non ci sei io mi sento solo, non so cosa fare, sono perso - . E altrettanto fai tu con lui.
Un legame vissuto sulla base di una dipendenza affettiva non è sano e non ti farà mai felice. Anzi, ti complicherà parecchio la vita! Se incontri qualcuno e nei suoi atteggiamenti vedi qualcosa, hai la sensazione, ti richiamano quelli di un tuo ex bastardo allora scappa a gambe levate! Come se nella tua testa risuonasse un allarme e comparisse il cartello di uscita con la freccia. Ecco alcuni comportamenti da cui capisci con chiarezza che quello appena conosciuto è un uomo o ragazzo bastardo:
1. ti ascolta sempre attentamente poi fa il bastian contrario e ti contraddice a tutto spiano a priori. Tu non riesci a capire quale sia veramente il suo ragionamento e vai in confusione prima di vedere che in effetti lui non ha idee proprie;
2. - Tu non hai capito - , - Ti sfugge il punto della questione - , - Insomma, come devo spiegartelo? - sono le frasi che usa nei tuoi confronti. Non ci pensa neanche lontanamente che il considerare di non essersi chiarito non solo è buona educazione ma anche rispetto. Anzi è proprio il primo passo per un rapporto sano di qualsiasi genere fra due persone. Ma lui capisce tutto mentre gli altri esseri umani e in particolare le donne invece no e lui ne ha le prove;


IL BASTARDO CAMBIA COMPORTAMENTO CON UN ALTRO TIPO DI DONNA?
Questa domanda mi è stata fatta in una sessione di Coaching da una ragazza che era andata in crisi a causa della sua relazione e si era messa in discussione ritrovandosi distrutta. La mia risposta di Coach è che quando non vuoi soffrire per amore ti assicuro che non sei tu la donna giusta per l'uomo o ragazzo bastardo! Per meglio dire, di quello che cambia meccanismi mentali e quindi atteggiamenti quando passa dal ruolo di spasimante a partner o si sposa. Da quel momento ti accorgi che non fa coppia perché vede e sente la donna come una sorta di invasore cioè qualcuno da cui difendersi invece di comprenderla. Purtroppo il manipolatore affettivo comunica alla partner tutto questo con il comportamento cioè con l'acting out o il doppio legame, di cui ti spiego il significato successivamente, invece di parlarne insieme a te. Non c'entrano l'amore, l'affetto, la stima perché lui mette in atto uno schema mentale.
Come se indossasse “il vestito per relazione di coppia” parafrasando un famoso film di De Palma. Di solito ci si mette insieme quando si fa sesso perciò come gliela dai sei fritta. Da quel momento vedi che gli estranei e le loro richieste vengono prima delle tue e che si sbatte e si fa in quattro per loro mettendo te in secondo piano. Non gli interessa fare figuracce davanti agli altri trattandoti male perché quello che importa è farti capire chi porta i pantaloni. La frustrazione più forte la provi nelle situazioni difficili, nel prendere decisioni importanti e quando hai bisogno del suo sostegno o tu vorresti aiutarlo perché si lamenta. È proprio lì che questo soggetto ti taglia fuori completamente dando la priorità ed ascoltando solo le persone estranee con cui ha a che fare. Vediamo come esempio il comportamento da bastardo dell'uomo che mette i soldi prima della partner. Vuoi andare a stare meglio trasferendovi in un appartamento più grande o in una villetta? Lui non ti dice di quanti soldi dispone, lascia fare a te e poi ti ritrovi che avreste potuto comprare una casa più grande. In altre parole lui difende la sua esclusiva proprietà dalla partner con cui in teoria dovrebbe invece condividere e sostenersi a vicenda.

IL SESSO CON IL MANIPOLATORE AFFETTIVO
Almeno questo valesse la pena! Invece per esperienza affermo che proprio a letto il manipolatore affettivo riesce a superare se stesso. In negativo, purtroppo. Infatti di solito l'uomo di questo tipo soffre di disturbi sessuali come eiaculazione precoce o difficoltà di erezione. Ora, questi sono anche problemi seri che possono avere diverse cause sia emotive che pure fisiche e quindi richiedono comunque una cura. La caratteristica dell'uomo o ragazzo bastardo è che non li affronta perché la colpa la addossa sempre a te accusandoti che sei frigida, poco reattiva o non rispondi fisicamente in modo, a suo dire, adeguato. Tu, che sei una brava ragazza e vorresti fare di tutto per aiutarlo avendo come obbiettivo anche un rapporto sessuale sano e soddisfacente per entrambi, ti metti in discussione e finisci col ritrovarti in crisi.
Infatti altri atteggiamenti tipici del bastardo nel sesso sono:
• non cura i preliminari come piace a te, è sbrigativo e tu rimani a metà;
• ti chiede una prestazione orale e poi ti lascia lì e si addormenta o se ne va;
• ti propone solo petting senza arrivare al rapporto completo che tu invece desideri;
• vuole fare sesso virtuale al telefono o al computer via chat;
• ha sempre una scusa pronta per i suoi insuccessi che secondo lui dipendono esclusivamente da te.
Se ti ritrovi in qualcuna di queste situazioni fai un bel sospiro di sollievo, mettiti tranquilla e lascialo perdere. Sappi che con lui sarà sempre e solo così se non peggio, parola di Coach!
Federica si è rivolta al Coaching, è un bella donna felicemente sposata e con due figli adolescenti, ha un lavoro gratificante e le piace viaggiare. La conoscenza di Roberto le cambia, decisamente in peggio, la vita. Chattano in un social network, lei accetta e non si aspetta di essere corteggiata dato che lui è parecchio più giovane. Invece lui dopo breve tempo la copre di complimenti e apprezzamenti che la imbarazzano al principio e poi cominciano a piacerle. Roberto dopo un paio di mesi comincia a sparire per diversi giorni e quando riappare è lamentoso, angosciato e vede tutto nero senza dirne di preciso i motivi. Lei non sa che fare, questo tira e molla la coinvolge sempre di più finché lui non le chiede di incontrarsi di persona per fare sesso insieme. Lei è spiazzata perché non ha mai sentito la tentazione di tradire il marito che ama e ora invece si accorge di prendere in considerazione questa proposta.
Maria Cristina Bellini
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Autori di Writer Officina

Maria Cristina Bellini
Sono nata e vivo a Ravenna, una cittadina nel cuore della Romagna per mia fortuna vicina al mare e ancora a misura d'uomo, in cui posso girare con la bicicletta. Qui svolgo da decenni l'attività di Coach per aiutare chi si rivolge a me a trovare poi mettere in pratica le proprie soluzioni e per la crescita personale. I miei strumenti sono il consulto dell'I Ching, l'interpretazione di tema natale con i transiti e la PNL, Programmazione neurolinguistica. Quest'esperienza mi ha fornito il materiale per i miei manuali di autoaiuto e consapevolezza emotiva e i trattati sul Libro dei Mutamenti. Amo, corrisposta, i gatti, canto in un coro di musica leggera e ballo la salsa. Mi piace scoprire lo straordinario nel quotidiano e trasmetterne le emozioni con la scrittura.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorta di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Maria Cristina Bellini: Quando ho imparato a leggere, divoravo qualsiasi testo mi capitasse fra le mani, di qualunque genere. Dalle medie in poi sono stata assidua frequentatrice delle biblioteche, dato che Internet sarebbe arrivato dopo parecchi anni.

Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Maria Cristina Bellini: No, perché in pratica non mi è venuta la voglia di seguire questa strada bensì l'ho percorsa senza chiedermi nulla, è stato una specie di salto nel buio. Ho cominciato molti anni orsono scrivendo articoli sulle relazioni per il blog e mi ero accorta che la scrittura per Internet mi stava davvero stretta.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Maria Cristina Bellini: Alcuni anni fa un amico mi aveva invitato a vedere la presentazione del concorso “Il libro nel cassetto” cui era iscritto e mi sono detta che alla successiva edizione avrei non soltanto partecipato ma anche vinto. Avevo giusto alcune storie incompiute di gatti, ne avevo pubblicato uno insieme ad altri autori e in quattro mesi il libro si è scritto. Ho pagato per l'edizione e non voglio farlo più. Il concorso l'ho vinto.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Maria Cristina Bellini: Al momento è quello che sto facendo, anche se mi piacerebbe molto che una casa editrice come si deve si occupasse delle tante fasi che ci sono dopo la scrittura. La mia esperienza è che lì comprano più i manuali della narrativa.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionata? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Maria Cristina Bellini: Il primo amore cioè “I miracoli dei gatti”, per i quali ho ricevuto recensioni positive di un tale impatto emotivo da confermarmi di continuare a scrivere. E quando la mia scrittura tocca il cuore delle persone, allora dico che sono al mondo per qualcosa di preciso. I lettori mi hanno riferito che non riuscivano a staccarsene, che l'hanno divorato e riletto più volte per gustarselo ancora, che si sono immedesimati, divertiti, commossi e hanno anche imparato qualcosa o avuto conferme perché tratto le emozioni e i sentimenti con delicatezza. È un romanzo in cui la protagonista umana Vittoria passata la mezz'età quando pensa che il proprio matrimonio sia finalmente tranquillo scopre l'ennesimo tradimento da parte del marito e decide dolorosamente di separarsi tornando a vivere nella casa in cui è cresciuta. Qui comincia ad accogliere mici in cerca di sistemazione. La sua carissima amica Paola, veterinaria, insieme al marito Enrico, la supporta e l'aiuta non solo nella gestione degli ospiti ma anche la sprona a rifarsi una vita dal punto di vista sociale e soprattutto sentimentale facendole conoscere Giovanni, un collega del marito. Anche da quell'incontro Vittoria comprende che, per poter vivere una relazione di coppia che la renda felice, il cambiamento deve essere non solo pratico ma anche nella sua visione del rapporto stesso e dell'uomo con cui viverlo e quindi è lei che deve cambiare ammettendo nuove idee e situazioni. Ogni gatto che passa da casa sua una volta trovata la destinazione compie il proprio “miracolo” migliorando o risolvendo la vita dei suoi conviventi che si trovano in momenti particolari o difficili della loro vita. I racconti dei gatti si sviluppano quindi sullo sfondo delle vicissitudini quotidiane della protagonista alle prese con il cambio di stile di vita, la sua nuova condizione di single dopo tanti anni di matrimonio e le difficoltà economiche. Paola decide di andare in pensione lasciando il proprio ambulatorio a un collega e incontra Filippo che si rivela il candidato ideale. Quando lo conosce Vittoria rimane colpita e lui le dimostra subito il proprio interesse e soprattutto di essere un uomo ben diverso da quelli frequentati fino a quel momento. Vittoria è molto combattuta se accettare o meno i sentimenti che prova per lui a causa della delusione per la vita di coppia e la differenza d'età dato che è più giovane. Filippo, dal canto suo, scoprirà nuovi lati di se stesso corteggiandola e si deciderà a sistemare, con l'aiuto di un gatto, la propria condizione con la moglie da cui è separato ma che ancora frequenta anche se lei cerca in tutti i modi di complicargli la vita. La storia d'amore, a detta dei lettori, “lascia con il fiato sospeso fino all'ultimo”. La situazione fra i due potrà sbloccarsi grazie a un evento innescato dal comportamento di Vittoria nei confronti di un micio. Molti racconti sono presi da fatti veri di cui ho sentito parlare o visto nei media e poi ci sono i gatti che mi hanno concesso di condividere la loro vita con me.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Maria Cristina Bellini: Da uno spunto che può essere una frase o l'atteggiamento di una persona m'immagino come si è sviluppata la storia per arrivare a quel punto e come si dipana. E finché non la scrivo non riesco a dormire perché mi gira in testa! Praticamente mi faccio il film!

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Maria Cristina Bellini: Sto scrivendo il terzo capitolo de “I miracoli dei gatti” mentre nel cassetto c'è “Ho sposato un cretino e le mie amiche sono stronze”, che è di genere diverso. Si svolge fra apericene con l'Iphone sul tavolo e chat di amiche su Whatsapp. Raffigura il passaggio della trentenne Miriam alla dimensione di adulta fra lavoro e sentimenti. Decisamente più graffiante e ironico dei precedenti anche se l'umorismo è una mia caratteristica, lo sto rivedendo per proporlo a una casa editrice non a pagamento. Tra l'altro molti comportamenti del “cretino” mi sono stati raccontati da una carissima amica ultranovantenne scomparsa da poco cui ero molto affezionata che ha vissuto una storia d'amore col marito per sessantadue anni. Mi piacerebbe molto che questo libro diventasse, se non proprio famoso, almeno conosciuto.
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