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Credo che sia importante conoscere l'autore. Sono nato a Lucca nel 1976, non sono ancora uno scrittore professionista, ma scrivo ormai da molti anni. Mi piace molto leggere, non solo letteratura ma anche saggistica. In particolare, negli ultimi anni mi sono appassionato al mondo della crescita personale, ho letto tantissimo al riguardo e ho frequentato alcuni corsi ed eventi online. Da queste esperienze è nata l'idea di Tutti i tuoi sogni.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Giovanni Bonelli: Nel passaggio tra i venti e i trent'anni. Cercavo qualcosa in più, sapevo che c'era, che l'esistenza non era solo, come si diceva ai tempi, “produci, consuma crepa”. Mi sono guardato attorno e quella cosa non l'ho trovata. Mi sono guardato dentro ed era lì. Quindi, ho preso la penna e ho iniziato.
Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Giovanni Bonelli: Sì. Le Particelle Elementari di Michel Houellebecq. Il nichilismo devastante dell'autore esprimeva, all'epoca, quello che sentivo. Adesso, però, sono molto diverso.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Giovanni Bonelli: L'ho proposto ad alcuni editori. Il mio primo libro è stato “Una ragionevole asimmetria”, un romanzo distopico. E' stato accettato dalla Eden Editori di Roma. Una piccola realtà di persone molto serie, precise, puntuali e professionali. Ovviamente, non hanno chiesto mai un centesimo e hanno sempre pagato puntualmente le royalties.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Giovanni Bonelli: Sì, e non solo KDP. Il self publishing è straordinario ed esistono anche altre opzioni, come Kobo. Personalmente, le utilizzo quasi tutte. E' fantastico poter pubblicare in tutto il mondo, senza spendere un centesimo. Poter modificare e aggiornare i propri ebook nel giro di poche ore. Ricevere un messaggio di una vecchietta americana che si congratula per il tuo lavoro o di un giovane africano che sente di avere qualcosa in comune con la tua esperienza esistenziale. Viviamo in un'epoca di infinite possibilità, l'unico limite è la nostra creatività. Siamo fortunati a vivere, qui ed ora.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?
Giovanni Bonelli: Senza dubbio “Tutti i tuoi sogni.” Proprio partendo dai miei studi sulla crescita personale, ho voluto scrivere un'opera diversa. La nostra mente è profondamente influenzata dai messaggi che riceve dal mondo esterno. Così come curiamo l'alimentazione del nostro corpo, dovremmo occuparci anche di quella del nostro mondo interiore. “Garbage in garbage out”, dicono gli americani. Se riceviamo costantemente stimoli negativi - dalla tv, dalla musica, dai film che guardiamo ecc. -, non possiamo che essere depressi, tristi e poco attivi. Siamo quello di cui ci nutriamo, anche a livello mentale. Per questo ho voluto scrivere un libro che rappresentasse un alimento positivo per la mente. Si tratta di un nuovo genere? Non so dirlo. Ma lo descriverei come “crescita personale in forma narrativa.”
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Giovanni Bonelli: Seguo l'istinto, almeno in una prima fase. Penso che gli schemi possano bloccare la creatività e il divertimento, almeno all'inizio. Però li uso in seguito, quando si tratta di rimettere insieme i pezzi.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Giovanni Bonelli: Sto scrivendo la terza parte di Omicidio alla Saksess Press. Si tratta di una serie di racconti del genere “Crime & Mistery Science Fiction”, non troppo diffuso in Italia, paese molto legato al giallo classico. Anche qua, ho deciso di incorporare elementi di crescita personale, sfruttando lo schema del viaggio dell'eroe.
Writer Officina: Che consigli daresti , basati sulla tua esperienza, a chi come te voglia intraprendere la via della scrittura?
Giovanni Bonelli: Bella domanda. Prima di tutto, gli consiglierei di indagare a fondo le motivazioni che lo spingono a scrivere. Sono ragioni che possono cambiare col tempo, ma che è bene avere sempre chiare. Poi, per passare al pratico, suggerirei di leggere molta narrativa e qualche manuale: Story di Robert McKee, prima di tutto. Personalmente, ho frequentato anche un corso alla scuola Holden di Torino, e mi sono trovato bene. L'importante è essere consapevoli che il “talento innato” è solo un bias, un inganno della mente, e che ogni abilità si può migliorare, con lo studio, l'impegno e con quella che viene chiamata “pratica deliberata”, ovvero l'esercizio accompagnato dall'intenzione di migliorare.
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