Writer Officina
Autore: Letizia G. Maggi
Titolo: Onolaim
Genere Fantasy
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Onolaim
Il mondo, a volte, è crudele

Quella sera, alla locanda, dopo cena, cominciarono ad arrivare pian piano diversi uomini e qualche donna che presero posto ai vari tavoli. Margot, Beniamin e Norbert erano già seduti ad un tavolo sistemato vicino al bancone da dove potevano vedere comodamente tutti gli altri tavoli.
Tutti coloro che arrivavano si avvicinavano al tavolo per salutare Margot, qualche donna portò anche dei fiori in omaggio alla signora di Nirot che mostrò di apprezzare moltissimo e invitò la padrona della locanda, Donna Alessandr, a sistemarli a beneficio della locanda stessa.
Quando Norbert si rese conto che erano presenti tutti coloro che aveva chiamato, si appoggiò al tavolo e si alzò per dare inizio all'incontro.
“Care amiche ed amici, grazie ancora a tutti per essere venuti questa sera con così poco preavviso. Come avete visto, accanto a me c'è Donna Margot, venuta apposta per parlarci di una questione molto urgente e delicata. Qualcuno di voi o dei vostri famigliari si è già accorto che da qualche giorno verso il deserto si è stabilito un accampamento di soldati con i colori di Inatac. Fino ad oggi nessuno di loro ha raggiunto il nostro villaggio e tutti noi ci siamo chiesti più volte cosa stesse accadendo. Ora avremo le nostre risposte.” Si sedette e fece cenno a Margot di parlare.
Margot, prese un respiro e si guardò attorno, guardò la sua gente, che amava davvero fin da quando era piccola e ora doveva affrontare con loro una “guerra”.
“Carissimi, grazie anche da parte mia di essere qui. Non vi porterò via molto tempo, vi dico subito di cosa si tratta. L'accampamento di Inatac sulle nostre terre è la conseguenza di un'azione di forza nei confronti del consiglio delle terre di Onolaim da parte del Sire Minuel di Inatac. Ha forzato il consiglio, con la presenza di questo accampamento e uno uguale sul territorio di Amor, per far sì che io e Sire Morgan accettassimo le sue condizioni di unificare le terre in un unico regno sotto il suo governo.
Abbiamo accettato per evitare azioni di guerra nei confronti delle popolazioni, ma non abbiamo nessuna intenzione di sottostare a queste condizioni.”
Dai vari presenti si sollevò un brusio di voci e di commenti confusi, Margot riprese “Vi prego, lasciatemi finire poi ciascuno di voi potrà dire ciò che pensa e dare anche suggerimenti, siamo qui per lottare di fronte a questi soprusi e lo faremo insieme. Mio fratello Gabriel partirà domani stesso da Nirot verso Enasac dove predisporrà un accampamento che accoglierà tutti coloro che vorranno partecipare alla formazione per diventare un cavaliere e creare così un contingente di combattenti addestrati a fronteggiare eventuali azioni di guerra. Abbiamo deciso di mettere base ad Enasac perché è più distante rispetto all'accampamento di Inatac, nella speranza che non raggiungano mai quella posizione. Se qualcuno dei vostri volesse aderire all'iniziativa di Gabriel, e recarsi quindi ad Enasac è ben accetto. Chiedo solo di aspettare a partire dopo che vi avrò spiegato cosa accadrà dopodomani qui ad Inimir.”
Le donne presenti cominciarono ad alzare la voce più preoccupate che mai per mariti e figli; questa volta intervenne Norbert a chiedere di attendere la fine delle comunicazioni da parte di Margot e invitò Alessandr, la proprietaria, a portare da bere qualcosa per tutti che avrebbe pagato lui per stemperare un poco gli animi. Subito Margot disse che avrebbe offerto lei stessa e di non preoccuparsi. Riprese poi guardando tutti i presenti in viso e cogliendo la loro aumentata preoccupazione nel corso del suo racconto “Dopodomani, un contingente di uomini di Inatac verrà ad Inimir per fare rifornimento per il loro accampamento, sono fermi da diversi giorni e le loro scorte stanno finendo. Voglio che al mercato voi mettiate solo la metà di quanto avete effettivamente disponibile, spacciandolo come tutto il vostro possesso. Purtroppo prenderanno tutto e voi non potete e non dovete rimanere sprovvisti. Non vi pagheranno perché secondo le nuove regole spetta al nostro casato provvedere al loro sostentamento, in cambio di protezione da possibili ladri ed eventuali reticenti al pagamento delle tasse. In merito a questo vi voglio dire che Minuel ha stabilito una tassazione capestro, pertanto da questo momento voi non dovrete più nulla a noi di Nirot, inoltre faremo in modo anche di darvi una mano in cambio di quanto da sempre voi avete fatto per noi. Se sarà necessario utilizzeremo tutte le scorte disponibili. Ma se sapremo agire con astuzia, forse, non ce ne sarà bisogno. Occorre che ognuno di voi, dopodomani, sia dove sarebbe in una qualsiasi giornata della vostra vita. Se solo ne mancasse qualcuno, perché andato ad Enasac da mio fratello, potrebbero insospettirsi. Quando avranno fatto rifornimento non torneranno in paese fino a che avranno nuovamente bisogno, e, a quel che mi hanno detto, il secondo rifornimento lo faranno al mercato di Nirot. Quindi chi vorrà allontanarsi per addestrarsi lo potrà fare, preferibilmente via mare. Raccomando solamente di non lasciare le vostre famiglie completamente sole a mandare avanti la pesca e i raccolti. Se in una famiglia ci sono cinque persone almeno tre devono rimanere, questo solo per fare un esempio.”
Si fermò per bere un sorso d'acqua, poi guardò Norbert e si mise a sedere “Ora aspetto le vostre domande”
Subito si misero a parlare tutti insieme, era una reazione prevedibile e Norbert li lasciò fare per qualche minuto cercando di cogliere tra le varie voci quelle più ragionevoli e più indicate nell'esporre le questioni anche a nome di altri. Richiamò all'ordine tutti e disse: “Poiché siamo persone civili e siamo abituati a trovarci qui ogni qualvolta abbiamo un problema comune, cerchiamo anche questa sera di utilizzare il nostro sistema di regolamentazione degli interventi. Vi ho sentiti in mezzo alla confusione e ora darò io la parola di volta in volta a ciascuno. Possiamo sicuramente cominciare con te amico Giorgi.”
Giorgi, un uomo sui 40 anni, con il viso cotto dal sole e dal sale del mare si alzò e guardò prima la sua gente e poi si rivolse a Margot “Mia signora, siamo ovviamente sconvolti dalle vostre rivelazioni, apprezziamo il vostro diretto interessamento per cercare di coordinare come affrontare questa situazione. Ma siamo soprattutto preoccupati della proposta di lasciare che qualcuno dei nostri si possa allontanare per andare ad Enasac. Addestrarsi al combattimento, in un clima come quello che ci avete prospettato, vuol dire sicuramente combattere, prima o poi, e credo che questo sarà inevitabile se vorremo riportare tutto a come era prima del Consiglio”. Si rimise a sedere e Norbert chiamò una donna, Ameli. Anch'essa si alzò e fece un piccolo inchino nei confronti di Margot “Mia signora. Io sono vedova, per questo faccio parte dei capifamiglia, ho sei figli tre maschi e tre femmine, stando a quanto avete detto dovrò rinunciare ad alcuni di loro affinché vadano ad Enasac ad imparare a combattere? E con quale criterio si deciderà chi deve andare e chi deve rimanere?”
Margot intervenne subito. “Cara Ameli, state tranquilla, il mio era un esempio. Non voglio e non mi sento proprio di obbligare nessuno a fare una scelta così difficile. Ognuno di voi e dei vostri cari è libero di scegliere come meglio crede per poter dare una mano in questa situazione. Chi se la sentirà di andare ad Enasac lo farà con il benestare della sua famiglia, nel senso che la famiglia dovrà essere in grado di badare ai propri bisogni senza la presenza di chi deciderà di partire. Questo è ciò che intendevo. Lascio al vostro cuore, all'amore che avete per il vostro paese di decidere cosa fare e come aiutare. Confido nel vostro spirito di appartenenza.”
Ancora le voci si fecero soffuse tra i presenti, infine riprese la parola Margot “Carissimi, si è fatto tardi e so che la pesca vi chiama molto presto al mattino, andate alle vostre case, io domani mattina farò un giro al porto, poi pranzerò qui alla locanda, chi desidera parlarmi mi troverà qui. Coloro che invece vorranno dare la loro disponibilità per Enasac, potranno lasciare il loro nominativo a Norbert. Dopo che saranno venuti i soldati di Inatac per i rifornimenti, io farò ritorno a Nirot e allora ritirerò la lista dei disponibili poi successivamente vi farò avere le istruzioni per raggiungere l'accampamento. Un'ultima cosa mi preme dire, voi tutti mi conoscete e sapete come la penso, chi vorrà partire potrà essere sia uomo che donna e con questo grazie a tutti. Buonanotte.”
Letizia G. Maggi
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Autori di Writer Officina

Letizia G. Maggi
Io sono nata a Milano il 24 dicembre 1960, fin da piccola leggevo tantissimo, di tutti i generi e crescendo la mia passione per la lettura è sempre stata più forte. Da adolescente mi piaceva scrivere considerazioni e poesie. Avendo la fortuna di far parte di una compagnia teatrale amatoriale e appassionandomi al teatro stesso, ho scritto anche un paio di testi teatrali.
Ho lavorato sempre nelle scuole come amministrativo e per ben tredici anni come Direttore Amministrativo. L'idea di scrivere qualcosa di mio è sempre stata un mio sogno che ho realizzato solo da poco. Ora sono in pensione e di “professione” sono nonna di un bimbo di nome Michele che di fatto è diventato, a sua insaputa, il protagonista di uno dei miei romanzi. Chissà quando lo leggerà da adulto cosa ne penserà.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Letizia G. Maggi: Quando da bambina, avevo forse otto o nove anni e mi regalarono il mio primo libro “Il Milione”, non posso dimenticarlo, da allora non mi sono ancora fermata

Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Letizia G. Maggi: Tanti libri mi hanno fatto sognare e desiderare di essere capace, almeno un pochino, di poter regalare sogni scrivendo qualcosa di mio

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Letizia G. Maggi: L'ho proposto a ben sei case editrici di diversa caratura, e la prima a rispondere è stata la mia attuale casa editrice LFA Publisher di Caivano, a distanza di circa un mese sono stata contattata anche da un'altra casa editrice, senza costi per l'autore, a cui era piaciuto il mio testo. Tengo a sottolineare che un paio di case editrici, (nella mia ignoranza del momento ho scritto senza documentarmi adeguatamente) mi avevano chiesto dei soldi per continuare la lettura e per procedere alla valutazione.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Letizia G. Maggi: Non saprei, ho un'esperienza diversa ma posso dire che non mi sarei mai autopubblicata, non ne avrei avuto il coraggio. Ho avuto bisogno di qualche incoraggiamento anche solo per scrivere e inviare il mio primo libro

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Letizia G. Maggi: I miei libri sono parte di una Saga: Onolaim e, al momento sono quattro ma se parliamo di affetto sicuramente Nonno Michele e la magia dell'amore e quello a cui tengo di più. E' una favola moderna con tanti richiami al fantasy classico narrata in prima persona da Nonno Michele che vive questa avventura in un mondo fantastico con i suoi nipoti. Un omaggio all'essere nonni e al grande amore che spesso lega appunto nonni e nipoti.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Letizia G. Maggi: Per nonno Michele è stato decisamente d'istinto. Per Onolaim invece ho studiato maggiormente prima di partire a scrivere immaginando il territorio su cui si doveva svolgere la storia e successivamente creando una sorta di linea temporale dei vari accadimenti, quindi lasciando poi che la mia fantasia prendesse il sopravvento immaginando personaggi e avventure

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Letizia G. Maggi: Al momento sto fantasticando una nuova avventura, un genere leggermente differente ma sono ancora alle fasi iniziali, presto per dire qualcosa di più. In futuro magari anche un'altra avventura su Onolaim, perchè no.
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