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Dai graffi del cuore nascono parole
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Sono FraSté (Francesca Stefania Rizzo) e di me vorrei dire davvero poco, mi piacerebbe, piuttosto, imparaste a conoscermi attraverso i miei graffi e i miei disegni, perché ogni parola e ogni singolo tratto sono assolutamente un pezzetto di me. Mi preme però condividere con voi che, in ordine, mi definisco: una persona, poi una donna e infine un architetto. Ognuna di queste figure che mi racconta è assolutamente caratterizzata, sempre e comunque, dal mio modo di essere che vorrei riassumere in tre semplici aggettivi: empatica, trasparente e visionaria.
Non ho mai scritto né disegnato avendo uno scopo, se non esprimere quello che, neppure a me stessa, riuscivo a confessare. Mi definisco visionaria in quanto spesso, come nel mio lavoro, le parole e le immagini mi appaiono, mi inseguono, a volte mi perseguitano, fino a quando non trovo il modo di renderle concrete e reali, fino a quando lasciandole uscire dai miei graffi non trovo il coraggio e il modo di catturarle e di posarle su un foglio di carta, per poi guardarle per la prima volta dritte negli occhi.
Tutti noi abbiamo graffi sul cuore, graffi che appena subiti hanno bruciato e fatto male, graffi che sono svaniti in fretta e hanno lasciato un segno insignificante, graffi che nel tempo, nonostante si siano cicatrizzati, riguardandoli provocano ancora emozioni e sensazioni forti come se fossero freschi di giornata. A volte ci scaldano il cuore perché abbiamo imparato a leggerli con la lente dei ricordi, altre volte bruciano ancora perché non siamo stati capaci di curarli nel migliore dei modi. È proprio da questi graffi, collezionati nel corso delle nostre vite, che rinasciamo ogni volta, perché ogni segno è un piccolo segmento che traccia il corso della nostra esistenza e definisce la mappa del nostro vissuto. Quindi perché rinnegarli o temerli se è a loro che dobbiamo quello che siamo diventati e che diventeremo?
Ogni poesia (concedetemi il termine) che troverete in questa raccolta è frutto della mia esigenza di far evadere da certi graffi quel dolore, quella delusione, quelle speranze, quel tutto, che altrimenti sarebbe stato assorbito dal mio essere e lo avrebbe intossicato inevitabilmente. Negli anni ho imparato a far trasudare tutto quello che da quei segni voleva emergere e ho provato a scriverlo e a disegnarlo. Mi sono accorta che il miglior modo per vincere e superare davvero paure e delusioni è decidere di invitarle a cena, sedersi con calma a tavolino e guardarle negli occhi. È quello che non conosciamo che dovremmo davvero temere, perché quello che scegliamo di conoscere sapremo imparare anche ad affrontarlo.
Sono i miei pensieri e le mie emozioni e, anche se non li ho scritti espressamente per chi leggerà, credo valgano molto di più la necessità e la speranza che mi hanno spinto a volerli condividere.
Sono i miei graffi, si sono aperti per lasciar fuggire segni e parole, ma sono sicura che ognuno di noi saprebbe e potrebbe riconoscersi anche nei graffi altrui, quindi mi auguro riuscirete a ritrovare un po' di voi anche in quello che mi appartiene. Mi piace pensare di essere stata capace di disegnare anche con le parole quello che solitamente non si può vedere, nella speranza che dalle righe appaiano immagini e visioni in grado di concretizzarsi negli occhi e nei pensieri di chi avrà il desiderio di provare a vedere con il cuore.
Dai graffi del cuore nascono parole / Come nuvole riempiono il cielo / Raccontano storie di un mondo parallelo / Poi come un fulmine a ciel sereno / Ti entrano in testa in un baleno / E vieni percossa da una tale scossa / Che senti vibrare persino le ossa / Ti ritrovi posseduta dallo spirito del cuore / A cucire senza tregua, come una brava sarta / Ogni nuvola che cade sopra un foglio di carta / E come per magia, su tutto quel candore / Affiorano disegni e piovono parole
Graffio 5 - Senza cuore
Ho sussurrato piano i miei segreti al vento Li ha portati a te... li ha rubati a me
Ho lottato invano contro un cuore mai spento Lo ho aperto a te... ora sanguina a me
Ho creduto alla luna bugiarda e puttana Ho abbracciato la notte, ho sfidato la notte Per cercare te... scappo via da me
Ho seguito il tuo odore per le strade deserte Ho cercato i tuoi occhi tra le finestre ancora accese Ti ho trovato affacciato alle porte del buio Ho trovato te... sto perdendo me
Ho lasciato la mia vita sulla soglia del giorno Ho posato la tua vita su un altare di cristallo Ho ceduto all'oblio di una vita parallela Ho vissuto sospesa in una dimensione ultraterrena Tu dentro me... io vuota senza te Ho creduto di avere di nuovo vent'anni Ho indossato il distacco di chi ama senza cuore Ho provato a giocare al sesso senza amore Ma alla fine ti ho amato, ti ho amato per ore E più davo a te... più uccidevo me Io volevo te... tu scappavi da me
E quando l'alba ha baciato il cielo In punta di cuore ho lasciato il tuo letto Io indossavo la mia vita, tu indossavi la tua vita Ti aspettavo per strada, mi cercavi per strada Tu già distante da me... io che sapevo ancora di te
Quando hai detto basta alla follia che ci univa Ho trattenuto il dolore sull'orizzonte dei miei occhi Ho pianto sorrisi e comprensione Io fuori dalla mia vita... bandita dalla tua vita Io mai nella tua vita!
E ancora oggi il mio sguardo va a quella porta chiusa Che vorrei sfondare con la mia passione Che potrei cancellare con la mia delusione Ma rimango in silenzio senza fiatare La guardo e provo una stretta al cuore Ho rispetto per te... devo farlo per me!
Graffio 9 - Empatia
Io sono tutte voi donne Mi nutro delle vostre emozioni E mi trafiggono le vostre delusioni
Io sono tutti i vostri cuori Io piango con i vostri occhi E sento i brividi sulla vostra pelle Esprimo un desiderio insieme a voi Quando guardate cadere le stelle
Io sono tutte voi donne Nell'entusiasmo e nella disperazione Io sono tutti i vostri cuori Quando la vita vi sorride E anche quando camminate sole
Io sento il vostro sangue pulsarmi nelle vene Mi rubano le notti le vostre infinite pene Io pago i vostri errori E mi segnano i vostri dolori Vi abbraccio e perdo i sogni Quando finiscono i vostri amori
Ma sono anche voi donne Quando io mi lascio cadere Le vostre braccia intrecciate Mi sanno sempre sostenere
E sono le vostre speranze Quando non ne trovo più una mia Se aprite le vostre ali Io mi rialzo e riesco a volare via
E sono i vostri passi Quando non riesco più a ballare Seguendo le vostre strade Io posso ricominciare
Graffio 13 – Toxic addiction
It happens you need to escape from your truth ‘Cause life looks disgusting and dreams are so clouded ‘Cause future appears anything but bright And both sun and stars seem off in your sky
It happens you need a safe place to hide ‘Cause darkness smells tempting and lies realize protection ‘Cause hell calls your name promising redemption
When you feel so lonely, when you feel upset You fall in a gap noone can guess You crash down in the tunnel of your fears Hoping something new will erase your tears
Counting on new mates who won't judge you You can't realize, they're everything but true You finally find some peace in your mind All turns back colorful, clear and right You finally got your own paradise
It happens you believe you can forget troubles ‘Cause illusions make you blind and fuck your brain ‘Cause your new best friends Make you addicted with their chains
It happens you get lost even looking at the mirror ‘Cause you don't even know your face and your name No less than where you come from! Family, friends, your pet and your home ‘Cause you're dropping away everything you cared for You can't see in every loss you are loosing more
But could happen on your way of final destruction You find something unknown that cause you a reaction
If you meet someone special, really caring and true Just grasp that hand and hold it strong! Don't be mad! Don't feel wrong! You're still on time to come back to you!
Graffio 18 - Red
Cappuccetto Rosso ha mangiato il lupo Per difendere la nonna Per proteggere chi ama
Ha capito che nel bosco deve farcela da sola Perché niente è come sembra Perché tutto è vile inganno Non farà mai più ritorno se si ferma e aspetta aiuto!
Ora il sangue del nemico ha gremito le sue vene Il suo spirito la guida Il suo istinto la soccorre
Si è spogliata del cappuccio e ha deposto l'innocenza Non abbassa mai la guardia Non si spezza se si piega Occhi grandi, sempre aperti Ulula sopravvivenza!
Cappuccetto Rosso ha mangiato il lupo Per non perdere la strada Per non perdere la vita
Spegne i sogni e serra il cuore a promesse evanescenti Perché il bene si dimostra Perché il vero sfida il tempo La sua anima è la stessa Ma il suo rosso ormai più cupo
Graffio 21 - Hope
Ci sarà una fine che sarà un nuovo inizio...
Ci saranno i nostri cieli ancora pieni di farfalle Voleranno in alto con disinvoltura Baceranno ancora i fiori senza aver paura
Ci saranno arcobaleni a disegnare i prati Frutti sui rami e sole per le strade Perché la primavera ce li avrà apparecchiati
Ci saranno finestre aperte sul mondo Cadranno le sbarre che ci hanno imprigionati Torneremo di nuovo a giocare a girotondo
Ci saranno abbracci a colmare le distanze Ci saranno mani strette Occhi accessi e sorrisi senza veli Ci sarà una vicinanza che non ha più ordinanze Ci sarà di nuovo amore, ci sarà condivisione Tornerà la libertà di scambiarsi le speranze
E ci sarà una giornata al mare Per due ragazzi che l'hanno saputa aspettare E forse ci sarà un bacio che fuggirà da un sogno E una passione trattenuta fino a rubare il sonno
E ci sarà una realtà che era sospesa all'orizzonte Che sembrava allontanarsi come spinta dalle onde Che pareva blindata da un dispettoso destino Che non vedeva da giorni la luce del mattino
Forse ci sarà un amore che appariva strampalato Forse ci sarà un cuore che si credeva rassegnato Forse ci sarà un noi, forse ci sarà un inizio Di certo ci sarà ancora e ancora tanto Ci sarà una fine che sarà un nuovo inizio Di certo ci sarà... anche in fondo a questo precipizio
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Prima di essere un "autore" sono sicuramente una persona e una donna, ed è proprio questo vorrei emergesse da quello che scrivo... che sono la ‘scrittrice della porta accanto', semplicemente una di voi che ha deciso di condividere le proprie emozioni. Mi chiamo Francesca Stefania e dai miei due nomi nasce la scelta del mio pseudonimo FraSté, perché da sempre io sono entrambe le persone e i miei due nomi vengono usati con la stessa frequenza, per fortuna senza conseguenze di sdoppiamento di personalità! Sono nata a Milano da genitori calabresi e mi sento assolutamente legata alla mia città di nascita come alle mie origini, credo di essere un bel mix di emancipazione e tradizione. Sono architetto per passione, fin da piccola giocavo con i Lego e adoravo disegnare, immaginare, progettare! Purtroppo la parte creativa nel nostro paese è nettamente castrata dalla preponderanza dell'aspetto burocratico, e questo limita spesso le mie possibilità di espressione che cerco di soddisfare attraverso le altre mie passioni. Sono sempre stata molto curiosa, intraprendente e iperattiva e ho cercato e provato in ogni modo a conquistare sempre e comunque la mia indipendenza. La libertà credo sia il dono più bello in assoluto, quella di sapersi esprimere e di riuscire a trasmettere qualcosa, un regalo speciale per pochi che deve essere assolutamente sfruttato. Come la lettura, la passione per il disegno e l'arte in generale, anche la scelta di studiare lingue prima dell'università è assolutamente legata alla mia predisposizione per la conoscenza e al desiderio di poter toccare e vivere realtà sempre nuove. Mi definisco visionaria, empatica e trasparente, questi tre semplici aggettivi credo mi raccontino a tutto tondo. Visionaria perché da sempre sognatrice e dotata di grande immaginazione. ‘Viaggiare' in tutte le sue accezioni è il mio verbo preferito, credo gli orizzonti vadano sempre esplorati e quando è possibile oltrepassati. Empatica perché ho un fortissimo sentire verso tutto e tutti, una gran fortuna in molti casi, una bella fregatura in tanti altri. E che dire della mia trasparenza? Mi hanno sempre definita senza filtri asserendo che potrei infilarmi completamente nella ‘Bocca della verità' senza che questa faccia una sola piega... ci siamo capiti vero? Sono l'amica e la compagna ideale per chi apprezza la sincerità e la schiettezza senza sconti ma divento anche la nemica scomoda e irritante per chi la verità la rifugge a tutti i costi. Sarà per questo che sono ancora single e non mi sono mai sposata? Chissà!
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorta di aver sviluppato la passione per la letteratura?
FraSté: Da piccolina mi piaceva tantissimo ascoltare storie e inventare storie, per questo fin da prima della scuola ho voluto imparare a scrivere, a leggere e a disegnare. E le poesie e le filastrocche? Mi sono sempre piaciute! Chiedevo alla mamma di leggerle e rileggerle per impararle a memoria perché mi faceva sentire speciale. Ho sempre considerato i libri un regalo fantastico anche da bambina, e ho sempre letto tanto e qualsiasi cosa ogni volta che potevo, perché leggere ti mette le ali! Con gli anni poi, oltre alle mie scelte, ho sempre chiesto alle persone speciali che entravano nella mia vita di consigliarmi un libro. Lo considero un modo tutto mio per sentirmi più vicina a quella persona legandola alle emozioni che ha saputo regalarmi la lettura in questione, oltre che vederla come un'opportunità di leggere qualcosa che magari non avrei mai avuto occasione di scoprire. Ah dimenticavo, in tutti gli altri casi, è difficile che io scelga un libro, quasi sempre e da sempre sono loro a scegliere me!
Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
FraSté: Ci sono un'infinità di libri che mi hanno fatto pensare a quanto sarebbe stato meraviglioso aver potuto scrivere e descrivere determinate storie, emozioni e sensazioni, e non saprei sceglierne uno solo, mi sembrerebbe di fare un torto a tutte le pagine che mi hanno saputa attraversare. Devo però ammettere che la poesia in generale è stata forse la forma di lettura che più di tutte è stata capace di smuovere la mia interiorità fino a diventare il mio modo per vedere e poi raccontare, soprattutto a me stessa, quello che non saprei esprimere altrimenti.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
FraSté: Per ora ho scritto solo questo primo libro appena uscito e l'esperienza è stata alquanto singolare. Il progetto è nato durante il periodo del lockdown che ho vissuto in completa solitudine, poi nei mesi successivi lo ho completato e perfezionato, sempre con l'idea di tenerlo per me. Quasi per gioco, spronata dai miei amici più cari, ho provato ad inviarlo a qualche casa editrice nei mesi di luglio e agosto, consapevole del periodo di vacanza e delle tempistiche che i vari editori prospettavano. Poi, a fine agosto è successo l'imprevedibile, nel giro di pochi giorni mi sono arrivate una quindicina di proposte di pubblicazione e io, che non lo avevo assolutamente messo in conto, mi sono ritrovata addirittura a poter scegliere a chi affidare il mio sogno nel cassetto! Probabilmente è stata solo fortuna ma ho davvero vissuto un momento entusiasmante perché mi sono ritrovata come travolta da un'onda anomala che mi ha catapultata in un mondo a me del tutto nuovo... un po' come ‘Alice nel paese delle meraviglie'.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
FraSté: Assolutamente sì, anzi l'autopubblicazione è una delle opzioni che avevo considerato in caso non avessi ricevuto riscontri positivi o che non soddisfacessero i miei obiettivi: non volevo pagare per pubblicare, non volevo il mio progetto fosse stravolto, volevo poter partecipare anche alla parte di editing e di impaginazione. Anche in questo caso mi è andata bene, perché essendo visionaria, io il libro lo avevo già impostato esattamente come lo avevo immaginato nella sua interezza. Tra le opzioni di pubblicazione ovviamente ho scelto quella a me più congeniale per serietà e per predisposizione alla collaborazione e al rispetto per il mio lavoro. In caso contrario, self publishing tutta la vita!
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?
FraSté: Avendone scritto uno solo, sicuramente al mio ‘Dai graffi del cuore nascono parole' appena uscito. E' una raccolta di 40 poesie, di cui 8 in inglese volutamente non tradotte, scritte negli anni, ogni volta che un accadimento particolare mi lasciava un segno ben marcato. Parlo di emozioni forti, di delusioni, di dolore, di resilienza, di speranza, di voglia di rinascere e, sempre e soprattutto, in ogni pagina trasuda costantemente il desiderio forte di ritrovarsi e di riprendersi per mano, quell'esigenza irrinunciabile di vivere e di non lasciarsi vivere. Queste parole sono state la mia personale terapia di rinascita, ho scoperto che solo aprendo quei graffi più o meno profondi che mi segnavano sarei riuscita a disintossicarmi e avrei ricominciato a vedermi e a trovare in me stessa quello che avevo sempre cercato altrove. Ad ogni poesia ho deciso di legare un disegno che la sappia rafforzare e raccontare in modo ancora più intenso, mi piace pensare che le due forme espressive insieme sappiano scuotere chi leggerà. Il progetto è nato durante il lockdown, la voglia di condividerlo è emersa proprio dall'esigenza di riuscire in qualche modo ad abbracciare, anche se solo virtualmente, quel mondo che non mi era più consentito nemmeno di sfiorare... forse è per questo che questo mio libro, dovessi scriverne anche altri, rimarrà nel tempo quello a cui rimarrò più legata.
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
FraSté: Diciamo che non credo di avere una tecnica in quanto non sono esattamente io a decidere se e quando scrivere. Ci sono periodi, probabilmente di particolare emotività ed empatia, in cui mi capita di essere perseguitata da pensieri e parole, come se mi inseguissero fino a quando non mi decido a metterli su carta. Quando succede prendo appunti ovunque, mi mando mail dal cellulare, dormo con un blocco e una penna nel letto, mi alzo durante la notte e abbozzo qualcosa al pc, insomma imprimo quei primi pensieri dove capita perché non svaniscano. Si potrebbe pertanto dire che scrivo assolutamente d'istinto perché come cita il titolo del mio libro ‘Dai graffi del cuore escono parole'... e io provo ad afferrarle. Ovviamente poi arriva il momento di capire cosa fare con tutti quei pensieri catturati qua e là e inizia la fase di rielaborazione per cucirli insieme. Diventa indispensabile dare un senso a quella sequenza di frasi e parole e trovare una forma fluida e impattante che le sappia raccontare per provare a toccare nel giusto modo chi le leggerà.
Writer Officina: Raccontaci quale è stata la scintilla che ha dato vita all'idea
FraSté: Come ho accennato prima, l'idea di trasformare in un progetto queste poesie scritte negli anni è nata durante il lockdown. In quel periodo particolare, avendolo vissuto in assoluta solitudine, le emozioni mi hanno letteralmente travolta e si sono riaperti un sacco di graffi sia vecchi che nuovi e l'esigenza di liberarli è diventata incontenibile. Ho scritto metà delle poesie in quei due mesi, poi di conseguenza mi è venuta voglia di riguardare e sistemare quelle più vecchie conservate in un cassetto. Parlando con una mia amica che da subito mi ha appoggiata in questo progetto, sono stata esortata a ritrovare tempo anche per il disegno che avevo abbandonato da tempo. Sempre d'istinto è nata l'idea di provare a raccontare quelle emozioni anche con delle immagini che sapessero enfatizzare le parole. Avuta di getto la visione per il primo disegno, come per magia, si sono concretizzati anche tutti gli altri. La scintilla credo di poter dire si sia accesa dentro di me quando ho capito di dovermi prendere per mano perché ero sola, lontana dal resto del mondo. Liberare le mie emozioni ha consentito loro di abbracciarmi e di farmi compagnia.
Writer Officina: Cosa c'è di te nel tuo libro? Cosa hai voluto dire con il tuo progetto?
FraSté: Io sono il mio libro, e lo dico sorridendo perché mi fa tenerezza. C'è un pezzetto di me in ogni parola e in ogni tratto grafico, è assolutamente la pura astrazione della mia essenza più profonda. Col mio progetto ho voluto condividere quello che sono e il mio sentire ma soprattutto quello che ha dato a me scriverlo e disegnarlo e poi leggerlo e guardarlo... consapevolezza! Rileggendo quello che è scaturito dai miei graffi mi sono sentita più leggera e più libera, ho avuto l'impressione di aver imparato a guardare me stessa con rinnovato affetto e con nuovi occhi, ho ritrovato in me stessa quello che per anni ho provato a cercare invano in quello che mi circondava. Questa sensazione mi ha regalato una tale serenità che ho sentito il desiderio fortissimo di provare a condividere il mio lavoro nella speranza che anche chi mi avesse letta avrebbe potuto provare lo stesso... un semplice gesto per abbracciare chi, come me, si è perso e ha voglia di ritrovarsi e di imparare a vedersi con nuovi occhi.
Writer Officina: La scrittura ha una forte valenza terapeutica. Confermi?
FraSté: Assolutamente sì! Personalmente lo considero il solo modo che mi consente di conoscermi davvero, perché solo quando rileggo quello che mi arriva da dentro, riesco a vedere chi sono, come sono e a che punto sono in quel momento. E' un po' come raccontarsi a qualcuno. Nel momento in cui le parole escono e danno forma ad un pensiero, le ascolti anche tu per la prima volta e riesci a vedere finalmente quello che, se fosse rimasto dentro di te, non avresti mai potuto scoprire.
Writer Officina: Cosa vorresti che le persone dicessero del tuo libro?
FraSté: Mi piacerebbe sentissero il mio abbraccio e la mia voglia di condivisione, mi piacerebbe con le mie parole saper spezzare quella chiusura interiore che spesso ci fa sentire soli e incompresi anche in mezzo alla folla. Quello che spero di cuore è che chi mi leggerà possa trovare un pezzetto di sé nel mio libro e che le mie emozioni gli sappiano regalare la forza e il coraggio di aprire quei graffi che intossicano ognuno di noi fino a quando non decidiamo di liberare le sensazioni che imprigionano.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
FraSté: In questo periodo, come è successo per questa raccolta, sto scrivendo ‘cose' che non so se e cosa potrebbero diventare, non ho mai scritto pensando 'Ora scrivo un libro!', vediamo cosa ne verrà fuori! Posso solo dire che l'ispirazione viene dai miei due nipotini e che mi è sempre piaciuta l'idea di sviluppare un progetto dedicato ai bambini e che, se lo spirito dell'arte si impossesserà di nuovo di me, magari tornerò anche a dipingere o a disegnare per dare forma a qualcosa di nuovo.
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