9 Romanzi di [Apocalittico] .: Writer Officina :.
 
Michele Scalini
Fuga dalle terre devastate Post Apocalittico
Avevo abbandonato Jack's Town, la città che portava il mio nome, ormai da diversi giorni. Come mi sarei aspettato, nessuno di quei poveri bastardi si era azzardato a venirmi dietro per chiedermi qualcosa o per farmi tornare sui miei passi. Ma anche se lo avessero fatto, anche se avessero tentato di farmi tornare indietro, non li avrei ascoltati e avrei proseguito per la mia strada, lasciandomi alle spalle quel posto, per tornare ad affrontare l...
Stefano Soli
Giorno 122 Post Apocalittico
CITTA' SVEGLIA Il sole sorgeva dietro le montagne dissipando ombre e oscurità. Stingeva, decolorava la luce gialla dei lampioni ancora accesi. Verniciò di azzurro intenso il cielo rivelando la metropoli, le fabbriche, i palazzi, i giardini e le sue strade. Trilli di sveglie strappavano i cittadini ai loro sogni, ai loro incubi. La gente si destava, lasciava il tepore del giaciglio. Le tapparelle venivano alzate, gli umani scrutavano fuori, s...
Franco Alesci
Acqua di pietra Thriller Post Apocalittico
Si camminava guardando sempre verso l'alto come degli idioti e controllando, in ogni momento, la distanza dal rifugio più vicino perché, quando si scatenavano gli elementi, bisognava ripararsi e farlo velocemente. Pochi minuti potevano fare la differenza tra la vita e la morte. Quando tutto cessava, si redigeva l'elenco dei morti come fosse un bollettino di guerra. Al di fuori del periodo dei Tre mesi della libertà aerea animali ed esseri umani...
Michele Scalini
Nati nell'incubo Thriller Post-Apocalittico
Mi trovavo in quel rifugio ormai da circa una decina d'anni, o almeno era quello il tempo che pensavo fosse passato dal mio arrivo. Vivere senza mai vedere la luce del Sole non permetteva di tenere conto del trascorrere del tempo correttamente, nonostante gli altri sopravvissuti tenessero un calendario per sviare il problema. Comunque, cercavo di non dare troppo peso allo scorrere del tempo, come avevo sempre fatto in vita mia. Mi limitavo ad ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam