- Sai cosa ti dico, fai bene! Una vacanza è quello che ci vuole in questi momenti. –
- Sì, può darsi. –
- È stata dura, non è così? – dice Tommaso, cinquantenne, seduto a un tavolo all'interno di un bar, mentre sorseggia il caffè.
- Sì, come tutte le storie che finiscono – ammette Enrico, suo coetaneo, seduto dinanzi. – Ma è pur vero che ... da come ultimamente erano andate le cose, non potevo aspettarmi un epilogo diverso. –
- Ma la sostanza...
Nicola Ianuale
Lo scrittore solitario
Narrativa generale
Sono nato negli anni in cui regnava l'incoerenza; in quegli anni in cui tutto ciò che appariva non era reale e tutto ciò che era reale sfociava in un'inesorabile contraddizione. Erano tempi in cui ognuno di noi indossava delle maschere e nessuno era chi diceva di essere. In quel mondo perverso, i cliché della società avevano defraudato l'uomo della semplice capacità di pensare o agire secondo il proprio volere e ogni cosa aveva perso il suo reale...
Valentina Ligas
La vita è tutto il resto
Narrativa Autobiografia
I fatti miei
Ne parlano in tanti, tantissimi, è una parola che leggo spesso pure nei cartelloni e nelle pubblicità in rete. È anche un segno zodiacale, non ci avevo mai pensato! Per me era quasi innominabile sino a qualche tempo fa, ora è diventata più familiare, di un suono quasi musicale al punto che dirla non mi impressiona più. Inizialmente parlavo di piccolo problema di salute, poi di tumore maligno, poi di carcinoma e ora lo nomino tranqui...
NiCMe (Niccolò Mencucci)
Addio, Etruria!
Narrativa Psicologica
Si sono ammazzati con i propri regali di Natale. Di seguito la conta dei morti segnalata dalla Nazione Etruria:
• Zacinto Z., classe 1959, la testa è stata divisa a metà dal coltello elettrico Borsh di ultima generazione;
• Zorba Z., classe 1960, il seno è stato maciullato da un tritacarne americano. Uno di quelli costosi;
• Zucchero Z, classe 1980, la faccia è stata sciolta con un ferro da stiro DeLonghi elettronico;
• Zizì Z., classe 1925, ...
Mauribo
Un'altra storia
Narrativa Biografica
I vicini di cabina con i quali mio fratello e mia cognata avevano instaurato un rapporto cordiale di conoscenza erano una coppia con due figlie femmine.
Andavo al lido quasi ogni giorno verso la fine della mattinata, giusto il tempo per pranzare, notai una delle due ragazze stesa al sole su una sdraio, Gaia.
Un fisico snello, asciutto, poco più che una ragazzina.
La sua voce afona, rauca, femminile, mi attirò subito.
“Mi piace da morire” pen...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...