Luca se ne stava seduto su uno sgabello, teneva i gomiti poggiati sul bancone del bar e gli occhi puntati sul fondoschiena di Valentina. Le labbra erano leggermente piegate all'insù a disegnare un vago sorriso, il mento era poggiato sulle nocche delle mani e di tanto in tanto accompagnava il boccale di birra alla bocca senza perdere di vista quella lussuriosa visione. Valentina gli dava le spalle, puliva il piano di lavoro, sistemava le bottiglie...
Luigi Arcari
Il labirinto e altri racconti
Racconti
L'ordine naturale delle cose.
Diede a quella donna centocinquanta euro. Se li era meritati. Non solo per la prestazione in sé, sicuramente da non sottovalutare, ma soprattutto perché non passiva, non indifferente, non senza partecipazione. Al contrario, pur nella piena consapevolezza che il compito da svolgere fosse non spontaneo ma legato ad un contratto di fornitura, un do ut des, l'impegno c'era stato, senza lesinare in dolcezza, tempo e c...
Lorenzo Ambrosi
Angel Menn e i cavalieri della stella
Racconti
Secondo quel brutto ceffo del Collezionista di Stelle, quelli che seguono sono racconti pericolosi e quindi da non leggere. Sono storie che non devono essere conosciute, non devono piacere, non devono interessare a nessuno, tantomeno ai ragazzi. Il Collezionista di Stelle è un cattivo di prima categoria piuttosto convincente e ha un obiettivo preciso: non dare risalto alcuno a contenuti del genere, anzi, per lui è categorico fare tutto il possib...
P. Sacchi
Le pietre di Darumir
Racconti Fantasy
Cinque racconti brevi con un unico filo conduttore rappresentato dalle pietre che il mago Darumir ha creato ispirandosi ad una magia ormai dimenticata e che hanno il potere di rendere aggressivo chiunque le indossi.
Ecco un estratto del primo racconto in cui Darumir realizza un numero di pietre sufficiente per essere distribuite a tutti i soldati dell'esercito del suo re:
L'accademia dei maghi sorgeva su una collina dalle quale dominava tutta...
Mario Nejrotti
La Vita è una guerra e altri racconti
Racconti
La spiaggia.
Anche i passi erano silenziosi in quel locale insonorizzato con le pareti di metallo grigio e le luci azzurre.
Il punto più luminoso era in fondo.
Un grande schermo occupava la parete. Era diviso in tanti riquadri su cui scorrevano paesaggi, città, catastrofi naturali, scene famigliari, di lavoro, di violenza, di guerra, di coraggio, di bontà, di individui, di moltitudini, di vita...
Sembravano documentari trasmessi a...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...