Lo scambio della pace.
Teresa Barbarisi era una fanciulla di diciannove anni che aiutava i genitori gią dall'etą di dieci. Il padre, reduce dalla Prima guerra mondiale, durante la quale era stato in Africa sul fronte Abissino, non aveva potuto far completare la scuola elementare alla figlia: la terra richiedeva energie fresche e in casa mille operazioni reclamavano la presenza femminile.
Tutte le domeniche la famiglia andava alla chiesa di San ...
Andrea Guido Silvi
Rodi, il sorriso del Colosso
Weird Fantasy Storico
Era impossibile non riconoscere il suo sangue punico in mezzo alla folla dei rodioti dalla pelle chiara: la carnagione era bronzea e gli occhi castani e stretti; il volto allungato era curato secondo la moda cartaginese, coi baffi rasati ma contornato da barba e capelli lunghi, ricci e neri, appena macchiati di grigio. Immune all'energia che sentiva crescere nella stretta strada, Annone guardava con un misto di curiositą e distacco alla torma di ...
Carlo Amodei
La notte di Bagdad
Romanzo Storico
Introduzione.
L'attacco delle forze della coalizione di Stati sotto l'egida dell'ONU, con la risoluzione n. 678, dove viene autorizzato l'uso della forza contro l'Iraq, viene da lontano.
Iran e Iraq erano impegnati in una guerra decennale per la supremazia nel golfo Persico, e Bagdad veniva anche foraggiata dall'occidente per contrastare il regime khomeinista[1] persiano.
Ma la guerra stava sfiancando le due nazioni, tanto che l'Iraq era p...
Carlo Laurenti
I dubbi di Filipe
Storico Religioso
Aljustrel, 13 maggio 1917.
Quel giorno era il dodicesimo compleanno di Filipe Rui, giovane pastorello nato ad Aljustrel, un piccolo villaggio vicino alla cittą di Fįtima, in Portogallo. La sua famiglia: i genitori e altri tre fratelli pił piccoli di lui, era molto povera, come del resto le altre del luogo. Il padre Isidoro, muratore in una piccola impresa, era costretto, per la mancanza di lavoro, a passare la maggior parte del suo tempo in ca...
Linda Lercari
Kaijin - L'ombra di cenere
Romanzo Storico
Bestia.
Piccoli morsi di brina sulla pelle, il fastidioso pizzicore della tela ruvida. Il solito risveglio. Persino il sole stava ancora riposando mentre era gią necessario alzarsi, masticare in fretta una ciotola di miglio bollito e recarsi nei campi.
Il lavoro non era la parte che detestava, anzi la fatica era un ottimo stratagemma per non pensare, per non soffermarsi a riflettere su quella vita. Chi si credeva di essere? Famiglia contadi...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...