La casa di pietra grigia si ergeva come una massa scura nel candore circostante.
A prima vista faceva l'effetto di un elemento estraneo e stonato, quasi disturbante, come un volgare sasso grigio in una manciata di brillanti.
Ma ora le tre punte della facciata svettanti verso l'alto, alte e aguzze come guglie di una cattedrale, erano adorne di luci colorate che ne delimitavano i contorni, scendendo lungo i muri fino a toccare terra. Un di...
Stefano Mancini
L'enigma del Führer
Mistery Thriller
Ludwigsdorf, Germania, 29 aprile 1945.
Günther staccò la mano dal tavolo. Il fantasma delle dita rimase impresso sulla superficie di faggio sotto forma di un'impronta di sudore. Sperò che sua moglie non lo notasse. E che la manica della giacca fosse abbastanza lunga da coprire il tremore.
- Papà, stai bene? -
Voltò la testa. I tendini del collo cigolarono come cavi d'acciaio troppo tesi.
Aveva dimenticato quanto Dietlund fosse acuta: una ...
Salvatore Scalisi
Un gesto riparatore
Thriller
Venticinquesimo episodio di Parker.
L'ultimo caso chiuso ha turbato non poco Parker, ma ancor di più, Norah, la quale, in un momento di relax, seduta sul divano insieme al suo uomo, esprime tutto il suo disappunto su certi valori, come la fedeltà, che vanno a perdersi.
- Per carità, non dico che abbia fatto bene, tantomeno di schierarmi dalla sua parte. –
- Ti riferisci a lei, a Zelda King? – chiede il detective.
- Sì – risponde Norah. – È ...
Gabriella Grieco
Colpevole - il pianto degli ulivi
Thriller
13 anni fa- Portodimare, giugno.
Sara Montanari esce di nascosto.
Aveva silenziato il cellulare. Non poteva permettersi il rischio di svegliare il padre che dormiva alla fine del corridoio. Già le aveva fatto una smorfia di disappunto nel vederla andare in bagno col telefono, quando si era affacciato sulla soglia per darle la buonanotte prima di coricarsi. Figurarsi poi le prediche, se avesse sentito la suoneria di WhatsApp nel bel mezzo dell...
Emmanuele Rossi
Corvi
Thriller Drammatico
Un chimico, un becchino, tre operai... e un attentato.
Respiro. Cammino. Penso.
Dopo il tramonto, faccio delle lunghe passeggiate perché ho bisogno di stare all'aria aperta per riflettere. Così cammino e penso, proprio come fanno in molti credo, niente di straordinario, ma dopo quel che è successo domenica scorsa, le mie passeggiate sembrano interminabili e mi ritrovo a fare sempre lo stesso ragionamento. Identico.
Penso al mio nome.
Il ...
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con mille colori. Questo è il
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dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...