Settore viola.
Quel giorno, non so bene cosa, mi aveva fatto rimbalzare nella mente l'immagine di lei più e più volte. Avessi avuto almeno una foto, insomma, qualcosa che la raffigurasse. Per vederla ancora una volta, per specchiarmici dentro e osservare se le somigliavo.
Allungai il passo, volevo arrivare a casa.
Per qualche ragione sentivo dentro me il desiderio di tentare una corsa. Peccato non riuscirci.
Peccato!
Quando lei era ancor...
Profanatori
Distopico
Noemi Cianciaruso
Gocce di pioggia colavano lente sui vetri delle finestre, mentre il mondo si sporcava di nebbia. L'educatrice si aggirava per la classe, il rumore martellante dei tacchi che scandiva i suoi passi e risuonava fastidioso in quel silenzio grigio come il cielo.
- In nome di Uhr, cominciamo la lezione di oggi. Prestate attenzione. -
Tutti i bambini alzarono gli occhi su di lei. Tutti tranne una.
- Mavi, anche tu. Quello che vi dirò è molto impor...
Pacem Nutrio
Distopico
Manuela Stangoni
Il tempo passava e noi accumulavamo esperienza, forza e determinazione.
I ruoli che ci accumunavano al branco sembrava ci si cucissero addosso senza neppure faticare.
Sapevamo chi di noi fosse il Tester o l'Omega, chi di noi ricoprisse ruoli secondari ma sempre determinanti per il branco.
Eravamo lupi.
* * *
Anche quel giorno l'avevamo passato per intero nel bosco, all'inizio tutti assieme, in seguito Alex e io c'eravamo appartat...
MonoChrome
Distopico Fantasy Rosa
Lexie Rose
Sono in fila. Cammino lentamente, un passo alla volta, seguendo la schiena della donna che mi precede. Non so chi sia, non la conosco, ma qualcosa mi dice che devo seguirla. È come se sapessi di doverlo fare. Un pensiero programmato nella mia testa che si ripete come il ticchettio di un orologio.
L'eco dei passi rimbomba ritmico intorno a me, sono cento, forse mille. Mi guardo intorno, avanti e indietro, verso l'immensa fila che continua in entr...
L'esercito dei pomodori tristi
Fantascienza Distopico Pulp
Adelaide Rossi
A volte faccio un gioco.
Cerco di indovinare come le persone intorno a me si siano procurate le loro cicatrici.
Può sembrare semplice ma non lo è.
Ci vuole un occhio allenato.
Bordi irregolari e frastagliati, ancora sofferenti, lembi di pelle morta che ricadono tristemente ai margini di quella che una volta era una ferita. Generalmente è tutta opera del batterio mangiacarne.
Contorni netti e stizziti invece, pennellate di tessuto cicatrizia...
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Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...