Writer Officina
Autore: Beppe Amico
Titolo: Ovunque vai porti te stesso
Genere Romanzo Rosa
Lettori 4027 149 66
Ovunque vai porti te stesso
Mi erano sempre piaciute le passioni travolgenti. Ero attratto dagli amori storici dei grandi letterati, dalle storie romantiche e spesso impossibili di certi uomini illustri. Ricordavo Leopardi e la sua amata Silvia, Dante e Beatrice, Foscolo con le sue passioni tormentate, D'annunzio e le sue ammaliatrici dei sensi.
Le storie d'amore un po' tinte di giallo e che ti tengono con il fiato sospeso, avevano per me sempre avuto qualche elemento di attrazione e di interesse e quella di mio figlio sembrava non fare eccezione.
Parlo naturalmente di passioni con la - P - maiuscola, di un amore che mette le ali e vola oltre le nubi, oltre il cielo, oltre l'orizzonte visibile, alla ricerca di un mondo ideale e perfetto che certamente non esiste su questa terra, ma che è reale per gli innamorati, anche in mille traversie e difficoltà.
Ma quello non era il momento di pensare ad amori romantici e impossibili, dovevo ascoltare mio figlio, il quale nel frattempo continuava a raccontarsi.
- Non ebbi nemmeno il tempo di sedermi al tavolo quella sera – borbottò Chris asciugandosi il viso terso di lacrime – ed ecco... dal lato opposto del locale vedo uscire la sagoma di una ragazza in jeans e t-shirt bianca - .
- Mi colpì quel suo modo semplice e immediato. Ebbi la sensazione di conoscerla da sempre. Si sedette due tavoli prima del nostro. Era sola, ma dopo quattro, forse cinque minuti, la raggiunse la sorellina minore.
Osservai i suoi lineamenti freschi e genuini, studiai i suoi modi di fare, i suoi movimenti, la sua gestualità. Cercai di associare la sua fisiognomica ai moti dell'anima, ai sentimenti, alle motivazioni interiori e riflettei accuratamente su quali potessero essere stati i suoi pensieri in quel momento.
La osservai parlare, constatai la partecipazione con cui alimentava la discussione con i suoi interlocutori; da quei pochi minuti di osservazione avevo compreso che Katiuscia era un'anima eletta.
Quando udii la sua voce rimasi letteralmente affascinato. Un tono melodioso che infondeva pace, eppure pareva tanto determinata, così sicura di sé.
Compresi che oltre ad essere uno spirito superiore, di quelli che raramente si incontrano sulla strada della vita, lei era anche una persona sulla quale contare in ogni momento.
Non so come me ne resi conto, ma mi bastò poco per comprenderlo. Non capisco, nemmeno ora, a distanza di quasi un anno, come intuii quelle cose. Esse si rivelarono esatte fin nei minimi particolari.
Credo si tratti del destino misterioso di ciascuno di noi, che, per un imperscrutabile disegno, viene affiancato nel cammino della vita da chi potrà dargli una mano a portare a termine la missione alla quale è chiamato.
Non era solo la sua anima che mi attraeva, ma anche il suo corpo. Rimasi incantato dai suoi capelli lunghi, leggermente mossi, di un colore nero corvino, così intenso che pensai per un attimo che fossero tinti. Li portava qualche centimetro al di sotto della spalla. Quella sera erano trattenuti a un lato da una forcina sulla quale si posava un cuore di pezza di un rosso carminio, intenso come il fuoco.
Associai a quel simbolo il sentimento dell'amore e pensai che se avesse scelto di raccogliere i capelli con quel cuore, ci sarebbe dovuta essere certamente una ragione.
Capii in un attimo che Katiuscia possedeva certamente grandi valori, profondità e intensità di pensiero, intelligenza non comune e forte carica passionale.
Queste impressioni rimasero tali per breve tempo, perché qualche minuto dopo che le avevo formulate nella mia mente, la ragazza che l'aveva raggiunta al tavolo andò via e lei rimase nuovamente sola.
I miei amici quella sera scherzavano, parlavano di questo e di quello, cercavano di coinvolgermi nella discussione, ma io ero assente, come rapito in un'estasi.
Dopo qualche minuto, quando finì di sorbire la sua consumazione - un the al latte – la vidi alzarsi e andare verso il bancone del bar. Chiese qualcosa al cameriere e poi si girò nella nostra direzione, proprio dove ero seduto io.
I miei e i suoi occhi, di un blu intenso come il mare profondo si incontrarono per la prima volta, ma fu per un attimo. In quel momento il cuore sembrava sobbalzarmi dal petto con battiti tanto forti che pareva volesse uscire. Temetti che lei potesse sentirlo.
Credo persino di essere arrossito come uno scolaretto perché in poco meno di trenta secondi mi sentii avvampare in ogni parte del corpo.
Katia si diresse a passo svelto verso il nostro tavolo, sembrava che volesse venire da noi. In quei pochi secondi pensai che cosa avrei fatto quando me la sarei trovata di fronte; ed ecco, ora era già ad un passo da noi. I miei amici non si erano accorti di nulla e proseguivano la loro allegra conversazione.
Lei avanzò, sempre di più, sempre di più, quando, a un tratto, giunta a pochi centimetri dal nostro tavolo proseguì nella direzione della toilette femminile, aprì la porta e si infilò dentro con un gesto repentino richiudendosi dietro l'uscio.
L'estasi si dileguò e ritornai alla realtà. Ripresi la conversazione con gli amici.
- Ah, ci sei Christian – borbottò uno di loro – ma che fine avevi fatto? - .
- Dai che ce ne andiamo da questo schifo – aggiunse l'altro – non riesco proprio a reggerla questa gente - .
- Sì, d'accordo – risposi con aria alquanto distratta – andiamo mi sono rotto anch'io - .
In realtà non ero stato mai così bene e quella fu la prima volta che provai una simile emozione. Non mi era mai accaduto nulla del genere prima. Mi sentivo come a mezz'aria e mi stupii dell'intensità di quelle sensazioni.
Mentre ci alzavamo per andare sbaraccare da un'altra parte, la meravigliosa ragazza che qualche minuto prima era entrata nella toilette per le signore, uscì.
Inavvertitamente la urtai con lo zaino che portavo in spalla.
- Pardon – dissi, senza nascondere un po' di imbarazzo.
- Nulla – rispose lei con aria compita.
I nostri occhi s'incontrarono di nuovo, questa volta ci fissammo per qualche secondo in più. Ebbi l'impressione che non riuscisse a distogliere lo sguardo dal mio viso.
Mentalmente mi chiesi il perché, ma accadde tutto così in fretta che non ebbi il tempo di terminare quella riflessione.
- Ma tu sei Christian, ti conosco, sei il figlio di Luca Frassi, lo scrittore! - .
Mio figlio smise di parlare, chiuse gli occhi e rimase immobile per un po'. Io ero sorpreso e mi chiedevo come potesse conoscere mio figlio anziché me, visto che mi aveva nominato durante quella breve conversazione.
La storia si faceva piuttosto intrigante e curiosa. Chiesi a Chris di continuare.
- L'arcano si scoprì velocemente – aggiunse lui - mi disse che sulla quarta di copertina del tuo primo libro, sullo sfondo della fotografia dedicata all'autore aveva notato un quadretto porta ritratto nel quale ero raffigurato proprio io - .
Christian si interruppe, forse attendeva che dicessi qualcosa.
Io ascoltavo con attenzione e mi limitati a dire: - Si, certo, è la foto che c'è nel mio studio, proprio sulla parete dietro alla mia scrivania, ci sei anche tu... ma dimmi... come ha fatto a capire che eri mio figlio? - .
Christian tacque per qualche minuto, avevo l'impressione che stesse ricostruendo qualcosa mentalmente. Nel frattempo, squillò il telefono, cercavano proprio lui.
Una voce femminile dall'altra parte, posata, lenta, un po' affaticata mi chiese se potesse parlare con mio figlio.
Non investigai sulle generalità di quella misteriosa persona che sentivo per la prima volta. Christian prese il telefono e disse: - Pronto, chi parla? - . La voce dall'altra parte si qualificò, seguì qualche attimo di silenzio. Lui taceva e ascoltava senza dire nulla. Infine, aggiunse: - Non si preoccupi, appena posso arrivo, ma chi le ha detto che ero qui? - .
Seguì un breve silenzio e poi: - Bene, vengo subito in ospedale - .
Christian abbassò la cornetta e rimase immobile. Sembrava pensieroso. Mi avvicinai a lui e gli posai una mano sulla spalla chiedendo: - Tutto bene figliolo? - .
- Sì, sì... anzi no dannazione, hanno ricoverato Katia, era sua madre, voleva avvertirmi che stava andando in ospedale. Mi pregava di raggiungerla appena potevo e di portare con me il piccolo televisore portatile che teniamo in casa e qualche effetto personale - .
Beppe Amico
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Autori di Writer Officina

Beppe Amico
Sono un giornalista, scrittore e saggista ormai all'ennesima esperienza editoriale. Ho collaborato con numerose case editrici tradizionali pubblicando diversi libri, alcuni dei quali anche best seller. Da qualche anno a questa parte mi occupo di consulenza editoriale e offro una serie di servizi destinati agli scrittori esordienti e alle piccole case editrici che desiderano sperimentare il mondo dell'editoria digitale. Negli anni '80 ho collaborato anche con la Rai di Roma e con la sede del Trentino-Alto Adige in qualità di speaker e animatore. Dopo aver scoperto il mondo del self publishing mi ci sono buttato a capofitto e ora pubblico quasi esclusivamente con questa modalità. Ho all'attivo una cinquantina di libri, soprattutto di saggistica spirituale ma anche libri per la formazione, scientifici e di narrativa.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Beppe Amico: Ho letto fin da quando ero ragazzino. Mi sono sempre piaciuti libri intriganti, le storie di suspence e i racconti del terrore ma col tempo ho diversificato molto le mie letture, occupandomi quasi interamente di saggi dedicati alla cronaca, alla formazione e alla spiritualità con qualche puntatina ad autori di narrativa come Stephen King, Susanna Tamaro, Stephenie Meyer e J. K. Rowling ma devo ammettere di aver letto soprattutto i classici dai quali ho ricevuto un “imprinting” che mi è poi servito nella mia attività di scrittore. Tanto per citare qualche nome: Alessandro Manzoni, Gustave Flaubert, Giovanni Verga, Edgar Allan Poe, Oscar Wilde e tanti altri.

Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Beppe Amico: Soprattutto quelli di Stephen King che spesso nei suoi romanzi ha incentrato le storie sul tema della scrittura e degli scrittori (Shining, Misery non deve morire, ecc.). Un libro che ho scoperto recentemente e che non avevo mai letto, forse per una sorta di pregiudizio, è stato il diario di Anne Frank, che ho trovato stupendo. Altri libri indimenticabili che rileggerei volentieri: De Profundis di Oscar Wilde, le poesie d'amore di Verlaine e la serie di Twilight.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Beppe Amico: Sì, e devo dire che sono stato abbastanza fortunato. Dopo un paio di rifiuti da parte di alcune case editrici, ho avuto la possibilità di attivare una collaborazione durata con un editore di Trento (Reverdito editore) che è poi durata diversi anni e ha visto la pubblicazione di sette diversi libri tutti di tematica spirituale (Padre Pio – il frate dei miracoli (1995), Tra cielo e terra – le realtà invisibili (1996), Ipotesi su Fatima (1997), Padre Pio beato di Dio (1998), Madre Speranza – una storia di grazia e misericordia (1999), San Pio da Pietrelcina (2008), poi tradotto anche in lingua spagnola e pubblicato dalle Edizioni San Paolo Latino America.
Ho anche collaborato con la Bruno editore di Roma per la pubblicazione di due libri dedicati alla formazione; il primo è un Manuale di Grafologia (2010), il secondo una Guida al mondo del franchising (2011). Questi due libri sono il risultato della mia attività di perito grafologo che esercito da molti anni in tutta Italia e di esperto di marketing e comunicazione che è sempre stata la mia attività principale.
Ho collaborato anche con la edizioni Massimo di Milano e la Segno di Udine per la pubblicazione di due libri dedicati alla mistica cattolica.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Beppe Amico: Sì, come ti ho già accennato in una precedente risposta, credo che la formula del self publishing sia davvero un'ottima opportunità per gli autori che vogliono farsi conoscere. All'inizio magari si possono presentare delle difficoltà ma con un po' di studio ed esperienza si possono realizzare buoni numeri. Ho conosciuto scrittori che con i loro romanzi sono riusciti a vendere molto bene sulla piattaforma di Amazon. Il problema è quello della formazione. E' necessario essere curiosi e frequentare seminari e corsi che possono aiutare a dipanare le numerose difficoltà che si possono presentare sul cammino.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Beppe Amico: Sono molto affezionato al mio primo libro “Padre Pio – il frate dei miracoli” che ho pubblicato nel 1995 con la Reverdito edizioni di Trento e che ha visto la luce in 8 fortunate edizioni e alcune anche in versione diversificata come quella con l'allegata audiocassetta che riproduceva le parti salienti del libro/inchiesta su Padre Pio che avevo realizzato. In qualche modo ho anticipato una tendenza che sarebbe poi esplosa una ventina d'anni più tardi, quella dell'audiolibro. Grazie alla mia attività di speaker-doppiatore infatti, ora realizzo anche audiolibri sia per me che per altri autori.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Beppe Amico: Non ho una tecnica specifica per scrivere. Mi affido all'intuizione, al cosiddetto “stato nascente” di cui parlava Alberoni in un suo libro. Chiaramente predispongo una griglia di argomenti, soprattutto per i libri di saggistica e per i romanzi scrivo per lo più di getto dopo aver creato una sorta di briefing e compiuto le opportune ricerche per la stesura del racconto.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Beppe Amico: Sto preparando due libri a cui tengo molto. Il primo è un romanzo dal titolo “Amor de Madre” che è il riadattamento narrativo di una canzone del gruppo dominicano Aventura. Il testo di quella canzone, così malinconica ed intimistica mi aveva colpito così tanto che ho pensato di farlo diventare un romanzo che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi.
Il secondo libro è un saggio dedicato al dolore e alla sofferenza. Per l'occasione ho intervistato esperti, psicologi, studiosi, religiosi e gente comune cercando di capire che ruolo assume oggi, nella nostra società, soprattutto in quest'epoca così difficile contraddistinta dalle difficoltà e dalle limitazioni della pandemia da Coronavirus. E' un libro molto intenso e che cerca di sviscerare i significati del dolore e della sofferenza e come essi ci possono aiutare per crescere e migliorare come persone.
Ci tengo a precisare che nei miei libri, soprattutto in quelli spirituali, c'è sempre l'intenzione di lanciare un messaggio positivo che possa essere di supporto a chi vive momenti di difficoltà. Dai commenti dei lettori ho constatato che molti miei testi sono stati loro di aiuto e le recensioni sono state sempre molto benevole. In particolare, questo è accaduto per un libro che ho pubblicato in self publishing e che spero di poter distribuire presto con un editore tradizionale. Si tratta di un racconto simpatico e divertente che al contempo lancia un messaggio a favore degli animali. Infatti, il libro è incentrato sulla vita di una gattina di nome Luna che racconta in prima persona le sue esperienze talvolta esilaranti e qualche volta anche drammatiche vissute nella sua lunga vita. Questo libro in particolare ha commosso molti lettori, i quali mi hanno manifestato tutta la loro stima e simpatia. Il titolo è “Il mio nome è Luna – storia vera di una gatta persiana” ed è disponibile in versione e-book, carta stampata e anche in audiolibro magistralmente narrato dall'attrice e doppiatrice Marianna Adamo. Lo potete trovare su tutti gli Store online.

Writer Officina: Che consigli daresti, in base alla tua esperienza, a chi come te voglia intraprendere la via della scrittura?

Beppe Amico: Chi volesse intraprendere l'attività di scrittore deve innanzitutto considerare che non è una strada facile e che la maggior parte di coloro che fanno questo lavoro scrivono per sé stessi e i loro libri il più delle volte non vedranno mai la luce. Il mondo dell'editoria, oggi più di ieri, è complesso e difficile. Se da una parte ci sono più opportunità per gli scrittori esordienti, è anche vero che da qualche anno a questa parte c'è una vera “invasione” di libri e i consumatori, spesso, possono essere disorientati riguardo alle scelte che devono fare proprio per la massiccia offerta di libri disponibili in rete e nelle librerie. Per lo più si punta sempre ai nomi famosi senza considerare che frequentemente, c'è tanto da scoprire anche nei libri auto-pubblicati. Per fare centro come scrittori, si tratta di avere tanta determinazione e tenacia e di non scoraggiarsi mai. Del resto, la scrittura nasce prima di tutto come passione e poi, con i giusti passi, può diventare anche una professione. Consiglierei di leggere molti libri tecnici. Io stesso ne ho pubblicati alcuni, nei quali gli esordienti possono trovare consigli e suggerimenti per quella passione che vorrebbero tramutare in una professione.
Se a qualcuno possono interessare, segnalo in particolare “Professione Scrittore”, “Vivere di scrittura” e “Manuale per scrittori 3.0” che trovate naturalmente in tutti gli Store della rete sia in e-book digitale che in carta stampata. Per chiudere questo incontro, vorrei ricordarvi che opero anche come blogger nel settore della scrittura per fornire consigli e servizi mirati a chi vuole imparare a scrivere da professionista. Sono il fondatore della piattaforma Professione scrittore e del gruppo Facebook Libri, e-book e audiolibri” con oltre 2500 iscritti; entrambe le realtà sono dedicate al supporto e alla distribuzione delle opere degli autori esordienti e delle piccole case editrici.
Chiunque può trovare consigli, tutorial e suggerimenti per sviluppare la sua attività di scrittore anche dal punto di vista del marketing. Infatti, è bene dirlo, l'attività di scrittore oggi presume che il lavoro non sia terminato con la stesura del libro ma continui anche dopo con le opportune strategie di pianificazione della distribuzione dell'opera. Oggi lo scrittore deve anche conoscere le azioni necessarie da mettere in campo per far conoscere la propria opera a tutti i potenziali lettori che popolano il web e predisporre eventi, promozioni, incontri e seminari che lo facciano conoscere.
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