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La Bestia che sale dal mare
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Gli Apostoli della nuova Era.
I mondi al di là del tempo. Anno Domini 2050 del livello superiore del tempo Nel 2050 ed esattamente nello spazio-temporale del momento allora presente ma per noi futuro, il mondo viveva una gravissima crisi economica e politica. Sembrava proprio sull'orlo di un abisso. A causa delle cattive amministrazioni di molti stati e di una serie di speculazioni economiche molto simili a quelle del 2008 ad opera di alcuni importanti Istituti di credito, il potere d'acquisto della popolazione era praticamente a zero. L'emergenza sanitaria del 2020 e degli anni successivi a causa della pandemia da Coronavirus aveva aggravato ulteriormente una situazione già molto incerta. La gente, dopo quasi trent'anni da quella crisi era ancora in uno stato miserevole. Non erano bastati tutti gli sforzi congiunti dei diversi governi e nemmeno la scienza era riuscita a sconfiggere del tutto le pandemie. Dopo quella del 2020, altre due martoriarono la popolazione mondiale. Particolarmente distruttiva fu quella di ebola avvenuta nel 2041. Mise in ginocchio soprattutto le regioni del continente africano e l'America Latina ma i suoi effetti si fecero sentire pesantemente anche negli Stati Uniti, in Australia e soprattutto in Europa. Mancava la liquidità e la gente faceva una gran fatica a tirare avanti. La crisi economica del 2050 colpì dapprima l'America e poi si diffuse a macchia d'olio in moltissimi altri paesi. In Italia le cose non andarono meglio e le persone erano ormai da molti decenni pervase da sentimenti di profonda negatività, erano davvero molto scoraggiate e sfiduciate. “Una cosa così non si era mai vista – osservava Anna - ricordo che quando stavo con Pat, a confronto erano rose e fiori. A quei tempi ci lamentavamo ogni giorno per i pochi soldi che giravano! E adesso? Siamo quasi alla fame! Eravamo veramente degli idioti!”. “Il tuo ragazzo però non faceva sul serio – disse Sara – ricordo che prima di sparire, il suo unico pensiero era quello di mangiare, bere e divertirsi”. “Sì, era un teppistello, che Dio lo abbia in gloria”, aggiunse Anna. “Cambiando discorso, ma lo sai che l'altro giorno Miky ha assistito al rapimento di un tizio – continuò Sara - lo hanno prelevato in pieno centro città mentre tornava a casa dalla famiglia. Credo si trattasse di un gruppo di anarchici di destra convinti che quell'uomo sapesse dove le autorità governative avessero nascosto gli alimenti liofilizzati”. “Certa gente si ucciderebbe per quella roba schifosa – aggiunse Anna; gli occhi che lampeggiavano e lo sguardo torvo – e pensare che una volta piaceva anche a me ma ora proprio non la sopporto. Il solo pensiero di mangiare cibi come quelli mi fa vomitare”. “Il razionamento è una vergogna – proseguì Sara - non funziona più come un tempo. Ora ci danno solo delle misere scatolette e delle buste di liofilizzati da allungare con l'acqua e il fresco è praticamente introvabile dopo le piogge killer del ‘49”. “Hai ragione – continuò Anna – lo sapevi che recenti studi hanno dimostrato che quei fenomeni sono stati causati dalle sperimentazioni limite messe in atto dai governi per quel famoso progetto di...? Accidenti, non ricordo più come si chiamava...”, disse Anna. “Gazzoletti, il professor Gazzoletti, quel tale di Padova che aveva rubato i diari di Bild, il presidente dell'Artide, ricordi?”. “Si, è vero, accidenti ma stiamo parlando degli anni '60 del XX secolo o giù di lì!”. “Se ti riferisci a Bild sì, invece Gazzoletti mi pare che sia comparso sulle scene solo alcuni decenni dopo! Si parlava che venissero da altre dimensioni temporali. Mah! Che grandi misteri!”. “E cosa volevano da quel tizio che hanno rapito? – chiese curiosa Anna cambiando argomento - sono riusciti a farsi dire dov'erano le derrate alimentari?”. “No, credo di no – rispose l'amica - quei bastardi lo hanno picchiato a sangue e alla fine quel pover'uomo ci ha lasciato le penne”. “Io dubito che sapesse qualcosa – aggiunse la ragazza - so che lavorava nell'ambiente ma non aveva certo accesso a certe informazioni così riservate! Figurati se un semplice direttore di filiale conosce il luogo dove vengono depositate le partite di alimenti e i codici per sbloccare i magazzini di contenimento?!”. Sara accese la TV e sintonizzò sul canale delle news. Le redazioni dei telegiornali trasmettevano aggiornamenti ogni ora sulle misteriose sparizioni che si erano registrate nell'ultimo periodo. Tutte le persone scomparse erano legate all'industria alimentare. Il giornalista annunciò che in merito al rapimento e al successivo assassinio dell'uomo legato alle industrie di cibi liofilizzati, erano stati trovati i responsabili. Si trattava di due pericolosi esponenti della destra che avevano in programma altri progetti delittuosi che avrebbero messo a segno a danno di alcune importanti personalità della politica locale e nazionale. *** Anno Domini 2015 del tempo presente e dell'eternità In quella larga distesa, Miky vedeva migliaia di persone camminare in piccoli gruppetti di quattro, però alcune di loro erano staccate l'una dall'altra e procedevano solitarie. Quel luogo era immerso nel buio quasi totale e si poteva appena scorgere una via stretta e lunga che poi si allargava gradualmente; quel sentiero sembrava non avere fine e si delineava, anche se si vedeva a fatica, fino al lontano orizzonte. Tutta quella gente, che camminava composta sul viottolo ombrato appena rischiarato da un barlume di luce, sembrava tranquilla e procedeva molto lentamente verso una meta ignota. Ad un tratto, una luce più intensa illuminò il sentiero e molti di loro avvertirono su tutto il corpo un breve ma intenso sussulto; qualcuno sembrò ridestarsi come da un lungo sonno e cominciò a procedere più spedito. In quel mare di persone tutte assiepate tra loro, si notava un piccolissimo puntino nero che il ragazzo riconobbe essere la sagoma di una persona precisa che procedeva sulla via lentamente e con circospezione. Forse non capiva dove andare! Ad un tratto, si udì una voce venire dall'alto. Era quella di Miky: “Vai avanti Josephina, non avere paura, tu sei coraggiosa, vai avanti”. La donna allora camminò più veloce facendosi spazio con le mani tra la folla, la quale, vedendola, si scansava per farla passare. Ad un tratto, si alzò sulla punta dei piedi e fece cenno con la mano a qualcuno davanti a lei che sembrava venirle incontro. Forse aveva visto un suo conoscente, qualche parente che la veniva a prendere per portarla a destinazione. E fu allora che Miky si svegliò di soprassalto e si accorse di aver sognato il momento in cui la giovane madre stava percorrendo la strada che la portava verso la Patria eterna della Luce. Il ragazzo era tutto sudato e visibilmente scosso e agitato ma la sensazione che provava era quella di aver vissuto qualcosa di reale. Quest'impressione così intensa e dolcissima lo pervase praticamente per tutta la giornata. “La mamma è andata direttamente in Paradiso – pensava – e qualcuno l'ha accompagnata lungo la via”. La sua era una certezza granitica, impossibile da scalfire. Le circostanze della morte di Josephina lo dimostravano in modo quasi scientifico. La sua era stata una vita davvero operosa e piena di tante opere buone. Lei aveva distribuito amore a piene mani a tutti quelli che aveva incontrato lungo il suo percorso. Nei suoi quarantacinque anni vissuti così intensamente sulla Terra non aveva fatto altro che donare amore. Ed in più, il fatto che fosse morta proprio l'otto dicembre, festa solenne dedicata all'Immacolata Concezione, proprio nello stesso giorno in cui Papa Francesco aveva aperto il Giubileo della Misericordia, lo aveva persuaso che realmente, ora, la sua mamma viveva nella gloria degli eletti. Andò in bagno e si sciacquò il viso. Si osservò il volto. Constatò quanto era dimagrito in quelle due settimane. La barba incolta lo rendeva ancora più smunto e sofferente. Ma il pensiero che lo dominava costantemente in quelle ore, quello che sua madre fosse quasi certamente andata in Cielo subito dopo il suo trapasso, lo confortò non poco e fu la sola e prima consolazione che ricevette in quelle due lunghe settimane che erano trascorse da quando mamma Josephina se ne era andata. Ritornò a letto, guardò la sveglia. Erano le due e trentacinque. Era piena notte. A quell'ora avrebbe dovuto dormire. “Ma che importa – pensò – tanto non devo andare a lavorare. Mi sono preso un paio di settimane di aspettativa”. Miky non si trovava molto bene nell'azienda dove lavorava. Quell'impiego negli ultimi tempi gli andava un po' stretto ed aveva cominciato a guardarsi intorno. Tutto era diventato sempre più duro e complesso. A causa della crisi, i dipendenti erano stati ridotti al minimo vitale e gli toccavano molte ore di straordinario che lo costringevano spesso a lavorare anche al sabato. Era programmatore in una ditta di informatica della città, un lavoro che aveva sempre svolto diligentemente e con molto impegno ma negli ultimi mesi si era creata tensione all'interno dell'azienda. Il suo datore di lavoro, un uomo sulla sessantina, era sempre molto nervoso e la sua inquietudine la stava riversando sui suoi dipendenti. Per questo motivo, nell'ultimo periodo Miky aveva cominciato a cercare un nuovo impiego. Ma non era facile.
Il ragazzo accomodò il cuscino e appoggiò la schiena sulla spalliera del letto. Prese il telecomando e accese la TV. Un canale, poi un altro e un altro e un altro ancora. Non c'era alcun programma che lo interessasse veramente. Miky pensava a quel sogno e lo zapping era solo un'azione meccanica di riflesso, un gesto automatizzato che si mescolava al turbinio di pensieri che gli affollavano la mente. “Se almeno potessi avere una risposta certa su come sono andate le cose e su quello che dovrei fare – pensava – chissà forse è solo questione di tempo, forse domani mi arriverà qualche altro messaggio sul telefonino, forse...”. In quel preciso istante quel suono che lui ben conosceva e che segnalava l'arrivo di un nuovo SMS, interruppe di nuovo e improvvisamente il flusso dei suoi pensieri. Miky aveva ricominciato a tremare. La paura, anzi il panico si stavano impossessando nuovamente di lui come era accaduto la sera prima. Strinse la medaglia di San Benedetto con le dita come per accertarsi di averla realmente appesa al collo e poi, un po' esitante, agguantò il telefono che teneva acceso in ricarica sul comodino. Il desktop segnalava l'arrivo di un nuovo messaggio. Lo aprì e lesse il mittente: “MAMMA”. A quel punto non sapeva che fare. Leggerlo gli avrebbe permesso di capire qualcosa di più di quello che stava succedendo. Non farlo sarebbe equivalso a tormentarsi per tutta la notte sul suo contenuto. Passarono alcuni minuti. Troppo lunghi, pensò, per decidere di non leggere quell'SMS. Se non lo avesse fatto subito, la notte sarebbe sembrata veramente senza fine. Pigiò sull'immagine della busta e lo aprì. “Ciao figliolo. Non ti sbagli a pensare che quando sono morta ho raggiunto quasi subito il Paradiso. Le cose sono andate proprio come hai sognato poco fa. Ho avuto un permesso speciale per potertelo comunicare. Io sto bene, non preoccuparti. Nessun inganno. E quel sacerdote che hai visitato oggi ti ha dato degli ottimi consigli. La mia missione è anche quella di ammaestrarti su alcune cose che si riveleranno fondamentali per il tuo bene e per una speciale missione che, con il tuo aiuto, dovrò compiere insieme a te dai mondi al di là del tempo”. Miky lesse più di una volta quel messaggio. Era così preciso e ricco di particolari che non poteva proprio dubitare che non fosse stato realmente spedito da sua madre. Il lessico definito, quel particolare modo di parlare, il suo linguaggio inconfondibile, le parole utilizzate in quel messaggio, lo convincevano che si trattava davvero della sua mamma. Pigiò i tasti del replay per rispondere: “Mamma ma allora sei veramente tu. Non immagini quanto sia felice in questo momento. Mi sono convinto che non può trattarsi di una coincidenza o di qualcuno che si diverte a prendermi in giro. Certe cose le posso sapere solo io. Nessuno avrebbe potuto conoscere il contenuto di quello che ho sognato stanotte. Ti voglio bene mamma. Resta con me”. Passarono circa due minuti e poi si udì di nuovo il suono metallico che segnalava l'arrivo di un nuovo SMS. Mittente: “MAMMA”. “Tesoro caro. Voglio dirti che io sono in un luogo di luce. Ora posso essere un po' più precisa rispetto a ieri perché nel frattempo ho raggiunto nuove consapevolezze e sono avanzata nel mio cammino verso quel porto di quiete che chiamiamo Paradiso e verso quel Bene Sommo che è Dio. Ma sappi che non ci sono ancora arrivata, anche se sono molto, molto vicina. Il tempo che mi separa dalla mia entrata definitiva nella Patria della Luce, lo passerò con te, affinché tu possa comprendere delle cose importanti per il tuo bene e possa svolgere una speciale missione che andrà a vantaggio di tutta l'umanità”. Miky non fece molto caso alle parole di Josephina e formulò in fretta un nuovo messaggio. Poi, attese. Chiedeva alla madre perché aveva scelto lui e non Angela o meglio ancora il papà, che era forse la persona più adatta per quella speciale missione alla quale avrebbe dovuto partecipare insieme a lei. Ma la risposta non arrivò, per quella notte. |
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Autori di Writer Officina
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Sono un giornalista, scrittore e saggista ormai all'ennesima esperienza editoriale. Ho collaborato con numerose case editrici tradizionali pubblicando diversi libri, alcuni dei quali anche best seller. Da qualche anno a questa parte mi occupo di consulenza editoriale e offro una serie di servizi destinati agli scrittori esordienti e alle piccole case editrici che desiderano sperimentare il mondo dell'editoria digitale. Negli anni '80 ho collaborato anche con la Rai di Roma e con la sede del Trentino-Alto Adige in qualità di speaker e animatore. Dopo aver scoperto il mondo del self publishing mi ci sono buttato a capofitto e ora pubblico quasi esclusivamente con questa modalità. Ho all'attivo una cinquantina di libri, soprattutto di saggistica spirituale ma anche libri per la formazione, scientifici e di narrativa.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Beppe Amico: Ho letto fin da quando ero ragazzino. Mi sono sempre piaciuti libri intriganti, le storie di suspence e i racconti del terrore ma col tempo ho diversificato molto le mie letture, occupandomi quasi interamente di saggi dedicati alla cronaca, alla formazione e alla spiritualità con qualche puntatina ad autori di narrativa come Stephen King, Susanna Tamaro, Stephenie Meyer e J. K. Rowling ma devo ammettere di aver letto soprattutto i classici dai quali ho ricevuto un “imprinting” che mi è poi servito nella mia attività di scrittore. Tanto per citare qualche nome: Alessandro Manzoni, Gustave Flaubert, Giovanni Verga, Edgar Allan Poe, Oscar Wilde e tanti altri.
Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Beppe Amico: Soprattutto quelli di Stephen King che spesso nei suoi romanzi ha incentrato le storie sul tema della scrittura e degli scrittori (Shining, Misery non deve morire, ecc.). Un libro che ho scoperto recentemente e che non avevo mai letto, forse per una sorta di pregiudizio, è stato il diario di Anne Frank, che ho trovato stupendo. Altri libri indimenticabili che rileggerei volentieri: De Profundis di Oscar Wilde, le poesie d'amore di Verlaine e la serie di Twilight.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Beppe Amico: Sì, e devo dire che sono stato abbastanza fortunato. Dopo un paio di rifiuti da parte di alcune case editrici, ho avuto la possibilità di attivare una collaborazione durata con un editore di Trento (Reverdito editore) che è poi durata diversi anni e ha visto la pubblicazione di sette diversi libri tutti di tematica spirituale (Padre Pio – il frate dei miracoli (1995), Tra cielo e terra – le realtà invisibili (1996), Ipotesi su Fatima (1997), Padre Pio beato di Dio (1998), Madre Speranza – una storia di grazia e misericordia (1999), San Pio da Pietrelcina (2008), poi tradotto anche in lingua spagnola e pubblicato dalle Edizioni San Paolo Latino America. Ho anche collaborato con la Bruno editore di Roma per la pubblicazione di due libri dedicati alla formazione; il primo è un Manuale di Grafologia (2010), il secondo una Guida al mondo del franchising (2011). Questi due libri sono il risultato della mia attività di perito grafologo che esercito da molti anni in tutta Italia e di esperto di marketing e comunicazione che è sempre stata la mia attività principale. Ho collaborato anche con la edizioni Massimo di Milano e la Segno di Udine per la pubblicazione di due libri dedicati alla mistica cattolica.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Beppe Amico: Sì, come ti ho già accennato in una precedente risposta, credo che la formula del self publishing sia davvero un'ottima opportunità per gli autori che vogliono farsi conoscere. All'inizio magari si possono presentare delle difficoltà ma con un po' di studio ed esperienza si possono realizzare buoni numeri. Ho conosciuto scrittori che con i loro romanzi sono riusciti a vendere molto bene sulla piattaforma di Amazon. Il problema è quello della formazione. E' necessario essere curiosi e frequentare seminari e corsi che possono aiutare a dipanare le numerose difficoltà che si possono presentare sul cammino.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?
Beppe Amico: Sono molto affezionato al mio primo libro “Padre Pio – il frate dei miracoli” che ho pubblicato nel 1995 con la Reverdito edizioni di Trento e che ha visto la luce in 8 fortunate edizioni e alcune anche in versione diversificata come quella con l'allegata audiocassetta che riproduceva le parti salienti del libro/inchiesta su Padre Pio che avevo realizzato. In qualche modo ho anticipato una tendenza che sarebbe poi esplosa una ventina d'anni più tardi, quella dell'audiolibro. Grazie alla mia attività di speaker-doppiatore infatti, ora realizzo anche audiolibri sia per me che per altri autori.
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Beppe Amico: Non ho una tecnica specifica per scrivere. Mi affido all'intuizione, al cosiddetto “stato nascente” di cui parlava Alberoni in un suo libro. Chiaramente predispongo una griglia di argomenti, soprattutto per i libri di saggistica e per i romanzi scrivo per lo più di getto dopo aver creato una sorta di briefing e compiuto le opportune ricerche per la stesura del racconto.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Beppe Amico: Sto preparando due libri a cui tengo molto. Il primo è un romanzo dal titolo “Amor de Madre” che è il riadattamento narrativo di una canzone del gruppo dominicano Aventura. Il testo di quella canzone, così malinconica ed intimistica mi aveva colpito così tanto che ho pensato di farlo diventare un romanzo che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi. Il secondo libro è un saggio dedicato al dolore e alla sofferenza. Per l'occasione ho intervistato esperti, psicologi, studiosi, religiosi e gente comune cercando di capire che ruolo assume oggi, nella nostra società, soprattutto in quest'epoca così difficile contraddistinta dalle difficoltà e dalle limitazioni della pandemia da Coronavirus. E' un libro molto intenso e che cerca di sviscerare i significati del dolore e della sofferenza e come essi ci possono aiutare per crescere e migliorare come persone. Ci tengo a precisare che nei miei libri, soprattutto in quelli spirituali, c'è sempre l'intenzione di lanciare un messaggio positivo che possa essere di supporto a chi vive momenti di difficoltà. Dai commenti dei lettori ho constatato che molti miei testi sono stati loro di aiuto e le recensioni sono state sempre molto benevole. In particolare, questo è accaduto per un libro che ho pubblicato in self publishing e che spero di poter distribuire presto con un editore tradizionale. Si tratta di un racconto simpatico e divertente che al contempo lancia un messaggio a favore degli animali. Infatti, il libro è incentrato sulla vita di una gattina di nome Luna che racconta in prima persona le sue esperienze talvolta esilaranti e qualche volta anche drammatiche vissute nella sua lunga vita. Questo libro in particolare ha commosso molti lettori, i quali mi hanno manifestato tutta la loro stima e simpatia. Il titolo è “Il mio nome è Luna – storia vera di una gatta persiana” ed è disponibile in versione e-book, carta stampata e anche in audiolibro magistralmente narrato dall'attrice e doppiatrice Marianna Adamo. Lo potete trovare su tutti gli Store online.
Writer Officina: Che consigli daresti, in base alla tua esperienza, a chi come te voglia intraprendere la via della scrittura?
Beppe Amico: Chi volesse intraprendere l'attività di scrittore deve innanzitutto considerare che non è una strada facile e che la maggior parte di coloro che fanno questo lavoro scrivono per sé stessi e i loro libri il più delle volte non vedranno mai la luce. Il mondo dell'editoria, oggi più di ieri, è complesso e difficile. Se da una parte ci sono più opportunità per gli scrittori esordienti, è anche vero che da qualche anno a questa parte c'è una vera “invasione” di libri e i consumatori, spesso, possono essere disorientati riguardo alle scelte che devono fare proprio per la massiccia offerta di libri disponibili in rete e nelle librerie. Per lo più si punta sempre ai nomi famosi senza considerare che frequentemente, c'è tanto da scoprire anche nei libri auto-pubblicati. Per fare centro come scrittori, si tratta di avere tanta determinazione e tenacia e di non scoraggiarsi mai. Del resto, la scrittura nasce prima di tutto come passione e poi, con i giusti passi, può diventare anche una professione. Consiglierei di leggere molti libri tecnici. Io stesso ne ho pubblicati alcuni, nei quali gli esordienti possono trovare consigli e suggerimenti per quella passione che vorrebbero tramutare in una professione. Se a qualcuno possono interessare, segnalo in particolare “Professione Scrittore”, “Vivere di scrittura” e “Manuale per scrittori 3.0” che trovate naturalmente in tutti gli Store della rete sia in e-book digitale che in carta stampata. Per chiudere questo incontro, vorrei ricordarvi che opero anche come blogger nel settore della scrittura per fornire consigli e servizi mirati a chi vuole imparare a scrivere da professionista. Sono il fondatore della piattaforma Professione scrittore e del gruppo Facebook Libri, e-book e audiolibri” con oltre 2500 iscritti; entrambe le realtà sono dedicate al supporto e alla distribuzione delle opere degli autori esordienti e delle piccole case editrici. Chiunque può trovare consigli, tutorial e suggerimenti per sviluppare la sua attività di scrittore anche dal punto di vista del marketing. Infatti, è bene dirlo, l'attività di scrittore oggi presume che il lavoro non sia terminato con la stesura del libro ma continui anche dopo con le opportune strategie di pianificazione della distribuzione dell'opera. Oggi lo scrittore deve anche conoscere le azioni necessarie da mettere in campo per far conoscere la propria opera a tutti i potenziali lettori che popolano il web e predisporre eventi, promozioni, incontri e seminari che lo facciano conoscere. |
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