Writer Officina
Autore: Beppe Amico
Titolo: Il mio nome è Luna
Genere Storia per adulti e bambini
Lettori 4337 54 71
Il mio nome è Luna
Storia vera di una gatta persiana.

Prima di iniziare a raccontarvi la mia storia, un sacco di avventure incredibili che potrebbero sembrare quasi una favola tanto sono belle (e invece sono tutte vere), vorrei subito dirvi che quando ero sulla Terra, quella dove abitate anche voi umani, mi sono divertita una cifra.
Che spasso stare con quei miei due padroni, erano delle vere macchiette. Credo di averli amati subito, appena li ho visti. Certo, anche noi animali siamo capaci di amare. Cosa credevate, di avere l'esclusiva? Eh, eh, eh.
Forse noi animali non ci complichiamo la vita come voi altri. I nostri padroni possono essere buoni, cattivi, magri, grassi, alti, bassi, poveri o ricchissimi. A noi vanno sempre bene. Perché non guardiamo alle apparenze ma alla sostanza.
In fin dei conti tutto quello che ci interessa è solo essere amati e coccolati. Quello che per noi conta di più, pensate, non è cosa mangeremo e se mangeremo la pappa, ma se saremo amati dai nostri padroni.
Non so se sia così solo per noi felini o anche per le altre specie animali, ma ora che ricordo mi pare di aver sentito dire da un mio vecchio spasimante (eh, eh, eh, ne ho avuti anch'io qualcuno e più avanti vi racconterò anche come è andata con loro), un certo Micio miao arruffato color perla di nome Silver, che lo stesso tipo di sentimenti di amore esistono anche per i cani, gli uccelli di varie specie e forse anche per i pesci.
Di una cosa comunque sono certa, perché lo continuo a sentire ogni giorno qui nel Paradiso dei gatti. Tutti gli animali domestici, intendo quelli che vivono in casa con i loro padroni e condividono praticamente tutta la loro vita con loro, sono capaci di amare senza riserve.
A noi non importa dove viviamo, ci va bene anche un sottoscala umido o una cartone bagnato sistemato sotto a un albero. Ciò che chiediamo è solo amore, amore, amore e ancora amore.
Direte voi, ma che - pizza - questa - micia miao - .
Parla sempre delle stesse cose!
Va bene adesso vado avanti con il racconto della mia vita... un po' di pazienza, se non faccio le debite premesse non capirete un'acca di quello che dirò dopo.
Allora, fatemi raccapezzare...mhmm, dove ero rimasta?
Ah, sì, a come tutto ebbe inizio.

Il primo giorno in cui udii il miagolio di mamma gatta e sentii sul mio piccolo corpicino intorpidito la sua lingua rasposa, era un freddo mattino di dicembre del 1991.
Da quello che poi mi dissero, doveva essere sotto le feste di Natale.
Che baccano facevano i miei fratellini e le mie sorelline. Sembravano tutti impazziti. Strisciavano sulle zampe per raggiungere le mammelle di mamma gatta, urlavano come degli ossessi perché volevano aggiudicarsi ricche porzioni di latte.
Quando arrivai io, ed ero la settima ed ultima della cucciolata, pensate che sballo... eh, eh, eh, per trovarne una libera – eh, eh, eh - bisognava avere una raccomandazione.
Comunque non mi scoraggiai, pensavo tra me e me che avrei solo dovuto aspettare un po'. Avere un po' di pazienza; una volta che i miei fratellini e le mie sorelline avevano i pancini pieni di latte da farselo uscire anche dagli occhi, io ci avrei dato dentro ancora di più e... attenzione, attenzione, senza il fastidio di averli tutti addosso durante la poppata.
E così me ne stavo in disparte per un po' e quando tutti gli altri - mici miao - si erano addormentati, io mi sistemavo vicino alla mia mammina e poppavo, poppavo, poppavo avidamente. Ed è per questo che sono diventata così bella, - miao - .
Che delizia quel latte, così caldo, dolce, ricottoso. Se ci penso, mi viene l'acquolina in bocca.
In merito all'argomento latte ci ritornerò su, perché purtroppo nei miei 18 anni e dieci mesi di vita, ebbi occasione di berlo solo poche volte.
Ne riparleremo più avanti, ora voglio dirvi qualcosa della mia bella mamma e anche qualcosa di me.
In fin dei conti non ci siamo ancora presentati come si deve. Poi vi chiederò di farlo anche a voi.
Mamma gatta si chiamava Matisse, sì avete indovinato, proprio come uno dei gattini di quello splendido cartone animato di Walt Disney che i miei padroni mi hanno fatto vedere qualche volta. Mi sembra che si intitolasse - Gli Aristogatti - .
Mamma era una splendida gatta persiana, tutta bianca, senza nemmeno una macchia. Era morbidissima e spassosissima.
E la mia felicità più grande, quando me ne sono partita per il Paradiso dei gatti, è di averla di nuovo incontrata. Ora abitiamo insieme, con tutti gli altri miei fratellini e un sacco di altri - mici miao - e naturalmente c'è anche il mio babbo con noi, un meraviglioso gatto persiano color fulvo. Grande possente, un vero - macho miao - , l'invidia di tante gatte feline che si trovano qui.
Dal loro incontro, come vi ho detto, sono venuti alla luce, sette - gattini miao - persiani ma non purissimi. Se qualcuno di voi se ne intende, saprà benissimo che ci sono diverse varietà di gatti persiani.
Innanzitutto, si devono distinguere gli ipertipi dai normotipi. I primi sono quelli con il musetto molto schiacciato, i secondi, ai quali appartengo io e la mia famiglia, ce l'hanno un po' meno schiacciato.
Questo secondo me è però un vantaggio perché almeno non abbiamo troppi problemi di respirazione. Siamo bellissimi lo stesso, anzi forse anche più degli ipertipi e i nostri padroni ci trovano irresistibili.
Come vi dicevo, io ero la più isolata dal gruppo dei miei fratellini. Mi facevo i fatti miei. Gli altri scalpitavano e facevano a botte per conquistare la mammella di mamma ma a me non importava.
Una volta uno di loro mi disse: - morirai di inedia se non ti farai avanti - . A me non interessava affatto ciò che dicevano e comunque sapevo bene che se avessi atteso un po' di più, il mio pasto sarebbe stato più abbondante e consumato in tutta calma.
Mamma me lo faceva notare spesso: - sei proprio la più furbetta, non è vero? - . Io sorridevo e non dicevo nulla ma sapevo che lei mi guardava con occhio più benevolo rispetto ai miei fratelli, forse perché ero l'unica ad essere uscita così.
- Ma che cosa dici Luna? - – qualcuno dei miei piccoli lettori starà dicendo. - In che senso eri l'unica ad essere uscita così? - .
Eh, sì, miei cari bambini, ero unica ed esclusiva e ne andavo fiera, perché ero una persiana squama di tartaruga!
Dovete sapere che le gatte persiane tartarugate nascono solo femmine e se per un errore della natura dovessero nascere maschi, sarebbero impotenti.
Io ero proprio contenta di essere tutta squamata e penso che i miei padroni Jose32 e Sara22 mi avevano adottato proprio per questo motivo.
Ah, riguardo ai numeri che vedete dopo i loro nomi, vi spiegherò strada facendo di che cosa si tratta.
Adesso vi racconto come andarono le cose nel giorno in cui li conobbi.

Era una fredda serata di febbraio ed eravamo tutti intorno a mamma per l'ultima poppata quando sentii suonare il campanello della casa dove ero stata svezzata.
La padrona andò ad aprire e comparvero sull'uscio due bellissimi giovanotti. Io li notai subito e capii all'istante che erano venuti per adottare uno di noi.
I miei fratellini si erano intimiditi e si allontanavano cercando la protezione di mamma gatta, io, invece, mi avvicinai alla sportina che questi due baldi giovani avevano appoggiato a terra. Era aperta e siccome io sono una gran curiosona, dopo essere stata per un po' in disparte, entrai dentro per vedere come era fatta.
Jose32 e Sara22 stavano parlando con la padrona di casa per decidere quale dei gattini adottare.
Osservavano i cuccioli e i loro atteggiamenti. Mamma gatta era con noi e i suoi cuccioletti. Io, nel frattempo, mi guardavo intorno e cercavo di scrutare anche Jose32 e Sara22. I nostri occhi si incrociarono alcune volte. E bastò un'occhiata di più e un cordiale - miaooooo - per decidere. Il gioco era fatto, non ero nemmeno riuscita a uscire dalla sportina, che Sara22 disse: - ecco, è lei che adotteremo, mi sembra la più sveglia e la più vivace, mi piace il suo carattere - .
Nel giro di qualche minuto salutai mamma e i miei fratellini. Ero già in viaggio per la mia nuova residenza.
Quei due giovanotti erano svegli e facevano mille considerazioni sul mio conto. Uno di loro disse: - Che bello, una squama di tartaruga, un gatto molto raro, sono proprio contento, è bellissima - .
- Ma hai notato che è tutta bocca? - – aggiunse la sua compagna.
- In che senso? - – chiese Jose32.
- Quando miagola l'apertura della bocca è enorme, ma è carina da morire, anche a me piace - .
Cari amici è proprio per questo che mi sono convinta con l'andare del tempo di essere una gatta persiana come poche. Tutti mi dicevano che ero meravigliosa, sapete com'è, a forza di sentirselo dire, ti convinci anche tu di esserlo.
E così iniziai a vivere in una nuova casa con due nuovi adorabili padroni.
Beppe Amico
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Beppe Amico
Sono un giornalista, scrittore e saggista ormai all'ennesima esperienza editoriale. Ho collaborato con numerose case editrici tradizionali pubblicando diversi libri, alcuni dei quali anche best seller. Da qualche anno a questa parte mi occupo di consulenza editoriale e offro una serie di servizi destinati agli scrittori esordienti e alle piccole case editrici che desiderano sperimentare il mondo dell'editoria digitale. Negli anni '80 ho collaborato anche con la Rai di Roma e con la sede del Trentino-Alto Adige in qualità di speaker e animatore. Dopo aver scoperto il mondo del self publishing mi ci sono buttato a capofitto e ora pubblico quasi esclusivamente con questa modalità. Ho all'attivo una cinquantina di libri, soprattutto di saggistica spirituale ma anche libri per la formazione, scientifici e di narrativa.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Beppe Amico: Ho letto fin da quando ero ragazzino. Mi sono sempre piaciuti libri intriganti, le storie di suspence e i racconti del terrore ma col tempo ho diversificato molto le mie letture, occupandomi quasi interamente di saggi dedicati alla cronaca, alla formazione e alla spiritualità con qualche puntatina ad autori di narrativa come Stephen King, Susanna Tamaro, Stephenie Meyer e J. K. Rowling ma devo ammettere di aver letto soprattutto i classici dai quali ho ricevuto un “imprinting” che mi è poi servito nella mia attività di scrittore. Tanto per citare qualche nome: Alessandro Manzoni, Gustave Flaubert, Giovanni Verga, Edgar Allan Poe, Oscar Wilde e tanti altri.

Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Beppe Amico: Soprattutto quelli di Stephen King che spesso nei suoi romanzi ha incentrato le storie sul tema della scrittura e degli scrittori (Shining, Misery non deve morire, ecc.). Un libro che ho scoperto recentemente e che non avevo mai letto, forse per una sorta di pregiudizio, è stato il diario di Anne Frank, che ho trovato stupendo. Altri libri indimenticabili che rileggerei volentieri: De Profundis di Oscar Wilde, le poesie d'amore di Verlaine e la serie di Twilight.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Beppe Amico: Sì, e devo dire che sono stato abbastanza fortunato. Dopo un paio di rifiuti da parte di alcune case editrici, ho avuto la possibilità di attivare una collaborazione durata con un editore di Trento (Reverdito editore) che è poi durata diversi anni e ha visto la pubblicazione di sette diversi libri tutti di tematica spirituale (Padre Pio – il frate dei miracoli (1995), Tra cielo e terra – le realtà invisibili (1996), Ipotesi su Fatima (1997), Padre Pio beato di Dio (1998), Madre Speranza – una storia di grazia e misericordia (1999), San Pio da Pietrelcina (2008), poi tradotto anche in lingua spagnola e pubblicato dalle Edizioni San Paolo Latino America.
Ho anche collaborato con la Bruno editore di Roma per la pubblicazione di due libri dedicati alla formazione; il primo è un Manuale di Grafologia (2010), il secondo una Guida al mondo del franchising (2011). Questi due libri sono il risultato della mia attività di perito grafologo che esercito da molti anni in tutta Italia e di esperto di marketing e comunicazione che è sempre stata la mia attività principale.
Ho collaborato anche con la edizioni Massimo di Milano e la Segno di Udine per la pubblicazione di due libri dedicati alla mistica cattolica.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Beppe Amico: Sì, come ti ho già accennato in una precedente risposta, credo che la formula del self publishing sia davvero un'ottima opportunità per gli autori che vogliono farsi conoscere. All'inizio magari si possono presentare delle difficoltà ma con un po' di studio ed esperienza si possono realizzare buoni numeri. Ho conosciuto scrittori che con i loro romanzi sono riusciti a vendere molto bene sulla piattaforma di Amazon. Il problema è quello della formazione. E' necessario essere curiosi e frequentare seminari e corsi che possono aiutare a dipanare le numerose difficoltà che si possono presentare sul cammino.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Beppe Amico: Sono molto affezionato al mio primo libro “Padre Pio – il frate dei miracoli” che ho pubblicato nel 1995 con la Reverdito edizioni di Trento e che ha visto la luce in 8 fortunate edizioni e alcune anche in versione diversificata come quella con l'allegata audiocassetta che riproduceva le parti salienti del libro/inchiesta su Padre Pio che avevo realizzato. In qualche modo ho anticipato una tendenza che sarebbe poi esplosa una ventina d'anni più tardi, quella dell'audiolibro. Grazie alla mia attività di speaker-doppiatore infatti, ora realizzo anche audiolibri sia per me che per altri autori.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Beppe Amico: Non ho una tecnica specifica per scrivere. Mi affido all'intuizione, al cosiddetto “stato nascente” di cui parlava Alberoni in un suo libro. Chiaramente predispongo una griglia di argomenti, soprattutto per i libri di saggistica e per i romanzi scrivo per lo più di getto dopo aver creato una sorta di briefing e compiuto le opportune ricerche per la stesura del racconto.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Beppe Amico: Sto preparando due libri a cui tengo molto. Il primo è un romanzo dal titolo “Amor de Madre” che è il riadattamento narrativo di una canzone del gruppo dominicano Aventura. Il testo di quella canzone, così malinconica ed intimistica mi aveva colpito così tanto che ho pensato di farlo diventare un romanzo che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi.
Il secondo libro è un saggio dedicato al dolore e alla sofferenza. Per l'occasione ho intervistato esperti, psicologi, studiosi, religiosi e gente comune cercando di capire che ruolo assume oggi, nella nostra società, soprattutto in quest'epoca così difficile contraddistinta dalle difficoltà e dalle limitazioni della pandemia da Coronavirus. E' un libro molto intenso e che cerca di sviscerare i significati del dolore e della sofferenza e come essi ci possono aiutare per crescere e migliorare come persone.
Ci tengo a precisare che nei miei libri, soprattutto in quelli spirituali, c'è sempre l'intenzione di lanciare un messaggio positivo che possa essere di supporto a chi vive momenti di difficoltà. Dai commenti dei lettori ho constatato che molti miei testi sono stati loro di aiuto e le recensioni sono state sempre molto benevole. In particolare, questo è accaduto per un libro che ho pubblicato in self publishing e che spero di poter distribuire presto con un editore tradizionale. Si tratta di un racconto simpatico e divertente che al contempo lancia un messaggio a favore degli animali. Infatti, il libro è incentrato sulla vita di una gattina di nome Luna che racconta in prima persona le sue esperienze talvolta esilaranti e qualche volta anche drammatiche vissute nella sua lunga vita. Questo libro in particolare ha commosso molti lettori, i quali mi hanno manifestato tutta la loro stima e simpatia. Il titolo è “Il mio nome è Luna – storia vera di una gatta persiana” ed è disponibile in versione e-book, carta stampata e anche in audiolibro magistralmente narrato dall'attrice e doppiatrice Marianna Adamo. Lo potete trovare su tutti gli Store online.

Writer Officina: Che consigli daresti, in base alla tua esperienza, a chi come te voglia intraprendere la via della scrittura?

Beppe Amico: Chi volesse intraprendere l'attività di scrittore deve innanzitutto considerare che non è una strada facile e che la maggior parte di coloro che fanno questo lavoro scrivono per sé stessi e i loro libri il più delle volte non vedranno mai la luce. Il mondo dell'editoria, oggi più di ieri, è complesso e difficile. Se da una parte ci sono più opportunità per gli scrittori esordienti, è anche vero che da qualche anno a questa parte c'è una vera “invasione” di libri e i consumatori, spesso, possono essere disorientati riguardo alle scelte che devono fare proprio per la massiccia offerta di libri disponibili in rete e nelle librerie. Per lo più si punta sempre ai nomi famosi senza considerare che frequentemente, c'è tanto da scoprire anche nei libri auto-pubblicati. Per fare centro come scrittori, si tratta di avere tanta determinazione e tenacia e di non scoraggiarsi mai. Del resto, la scrittura nasce prima di tutto come passione e poi, con i giusti passi, può diventare anche una professione. Consiglierei di leggere molti libri tecnici. Io stesso ne ho pubblicati alcuni, nei quali gli esordienti possono trovare consigli e suggerimenti per quella passione che vorrebbero tramutare in una professione.
Se a qualcuno possono interessare, segnalo in particolare “Professione Scrittore”, “Vivere di scrittura” e “Manuale per scrittori 3.0” che trovate naturalmente in tutti gli Store della rete sia in e-book digitale che in carta stampata. Per chiudere questo incontro, vorrei ricordarvi che opero anche come blogger nel settore della scrittura per fornire consigli e servizi mirati a chi vuole imparare a scrivere da professionista. Sono il fondatore della piattaforma Professione scrittore e del gruppo Facebook Libri, e-book e audiolibri” con oltre 2500 iscritti; entrambe le realtà sono dedicate al supporto e alla distribuzione delle opere degli autori esordienti e delle piccole case editrici.
Chiunque può trovare consigli, tutorial e suggerimenti per sviluppare la sua attività di scrittore anche dal punto di vista del marketing. Infatti, è bene dirlo, l'attività di scrittore oggi presume che il lavoro non sia terminato con la stesura del libro ma continui anche dopo con le opportune strategie di pianificazione della distribuzione dell'opera. Oggi lo scrittore deve anche conoscere le azioni necessarie da mettere in campo per far conoscere la propria opera a tutti i potenziali lettori che popolano il web e predisporre eventi, promozioni, incontri e seminari che lo facciano conoscere.
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