Sono siciliano, classe 1972 e vivo a Biella da più di vent'anni. Dopo parecchi anni dedicati a studi scientifici ho letto parecchi libri, dai classici ai saggi, dagli storici ai gialli. Ma solo dopo la scomparsa di mio padre Filippo, prematuramente scomparso nel 2012, ho riscoperto i suoi libri e i suoi scritti inediti, tanto che, rileggendoli con curiosità e tanta emozione, si può dire che ho ereditato la sua passione per la scrittura. Nel 2017 ho pubblicato il romanzo Giants and Beggars, prima in selfpublishing e quindi, nel 2018, con Edizioni Draw Up. Giants and Beggars ha ottenuto il Premio della Giuria del Premio Letterario Internazionale “Cinque Terre – Golfo dei Poeti – Sirio Guerrieri” XXX edizione 2018. Sempre nel 2018 ho pubblicato il romanzo Anime Sommerse, giungendo finalista al Premio Nazionale ilmioesordio2018. Nel 2020 ho pubblicato con Amazon il romanzo L'amico di Jano. Nel 2021 sono usciti il giallo psicologico La nota di Dio edito da Zerounoundici Edizioni (giunto finalista al Premio 1 Giallox1000 terza edizione) e il romanzo Il ragazzo del barcone accanto edito da Edizioni Draw Up.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Michele Carini: Nel 2017 ho pensato di pubblicare una nuova edizione di un libro di mio padre risalente agli anni Sessanta intitolato La protesta e subito dopo ho disgregato, trasformato e sviluppato un altro suo racconto incompiuto dando quindi alla luce la mia prima pubblicazione, ovvero Giants and Beggars.

Writer OfficinaWriter Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Michele Carini: Sì: La protesta di Filippo Carini.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Michele Carini: Il mio primo libro, Giants and Beggars, l'ho pubblicato in selfpublishing, ma poco dopo sono stato contattato dalla casa editrice Edizioni DrawUp che ne ha curato la nuova edizione.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Michele Carini: Sì, infatti ho pubblicato L'amico di Jano esclusivamente con Amazon, anche se una buona casa editrice potrebbe darti una marcia in più.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Michele Carini: Sono tutti figli miei, non faccio preferenze! In ogni mio libro c'è sempre una parte di me e in alcuni anche di mio padre. Ne La nota di Dio, in particolare, non faccio alcun riferimento all'esperienza letteraria di Filippo. Quindi è il mio primo libro totalmente estraneo al suo “mondo” e anche il mio primo libro ambientato a Biella. In questo senso si distingue un po'.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Michele Carini: Sì, preparo una scaletta, che poi puntualmente modifico mille volte durante lo sviluppo; sì, prendo appunti durante le mie estenuanti ricerche effettuate per documentarmi su quanto proverò ad argomentare; sì, prendo appunti quando mi vengono idee e lo faccio nei posti più impensati; sì, scrivo d'istinto, ovvero, solo quando ho l'ispirazione, ma, soprattutto, revisiono in maniera ossessiva-compulsiva.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quelli che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Michele Carini: Sì, al momento ne ho in programma ancora un altro paio. Quello al quale attualmente sto lavorando di più è scritto in prima persona, cosa che non avevo ancora sperimentato. Tra l'altro ho ancora molti dubbi su come completarlo sebbene ne abbia già sviluppato una buona parte. Di sicuro ci metterò la faccia più di quanto non abbia fatto finora. Io stesso sarò narratore e protagonista, ma non sarà un'autobiografia e sfocerà necessariamente nel fantasy.