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Mi reputo una persona normale, semplice. Sono innamorato della mia famiglia, della natura, del silenzio e delle mie passioni (oltre alla scrittura, quando posso coltivo l'hobby della fotografia e mi piacciono il cinema e la musica). Sono un sociologo e un educatore professionale socio-pedagogico, in quest'ultima veste lavoro in un centro diurno per disabili. Per quanto riguarda la scrittura, il mio nuovo romanzo s'intitola “Non ho mai fatto male a nessuno” (2022). Sono autore anche de' “La luce del mondo” e di “Dal dolore alla speranza”, entrambi finalisti a diversi premi letterari nazionali. Altri miei scritti (poesie e racconti) sono stati selezionati e inseriti nelle antologie "Ekatomere" e "Orizzonti.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Alfonso Santamaria: Mi è sempre piaciuto molto leggere, ma avevo già trentanove anni quando ho pubblicato il primo libro. Una sera, annoiato davanti alla TV, ho sentito una vera e propria chiamata a iniziare la mia prima storia. Da quella sera, una volta che le dita hanno iniziato a correre sulla tastiera, non mi sono più fermato.
Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Alfonso Santamaria: Non è stato un libro a portarmi alla scrittura. Direi piuttosto che è stata una molla interna, che spingeva da tempo e alla fine è esplosa, come dicevo prima.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Alfonso Santamaria: All'inizio non credevo molto in me stesso, così mi sono affidato direttamente all'editoria con obbligo di acquisto copie. Fortunatamente le copie acquistate sono riuscito a smaltirle in breve tempo e, in generale, il libro è andato ugualmente molto bene.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Alfonso Santamaria: Ho pubblicato con Amazon il mio secondo libro e con una casa editrice non a pagamento il terzo, perciò posso dire di aver sperimentato tutto dal punto di vista editoriale. Amazon KDP offre sia vantaggi (perlopiù di natura economica) che svantaggi, dal mio punto di vista, ma tutto dipende da cosa si cerca e da quale tipo di familiarità si ha con alcuni aspetti un po' più tecnici. Per fortuna, per i più inesperti ci siete anche voi di Writer Officina.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa trattano?
Alfonso Santamaria: Il primo amore non si scorda mai e forse anche la prima pubblicazione, perciò “La luce del mondo”, nonostante sia per certi aspetti un po' più acerbo, è probabilmente quello a cui sono più affezionato e credo sarà sempre così. Tratta la storia di due amici che, nonostante abbiano orientamenti e vite completamente diverse, riescono a togliere molti ragazzi dalle grinfie della criminalità, trovando in questo entrambi una forma di riscatto. Il secondo (“Dal dolore alla speranza”) raccoglie le testimonianze reali di molte persone che sono riuscite a superare drammi personali molto laceranti, ognuno a suo modo. Il terzo e finora ultimo libro (“Non ho mai fatto male a nessuno”) parla di un uomo, Alfredo, il quale viene sorpreso da un violento temporale e trova riparo in una stazione di servizio dall'aspetto tetro. Quello sarà il punto di partenza di un misterioso viaggio nello spazio e nel tempo, popolato dalle ombre di un passato che lo porteranno a scegliere se continuare a condurre una vita mediocre oppure dare un senso nuovo alla sua esistenza.
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Alfonso Santamaria: La tecnica senza la quale non potrei scrivere è la scaletta. Penso che la progettazione narrativa sia fondamentale, ed è quello che finora ho cercato di insegnare anche a chi si è affidato a me per scrivere. E' una tecnica che mi permette di procedere in modo spedito e con cognizione di ciò che devo fare. Ho sempre in mente tutta la storia dall'inizio alla fine, quando inizio a scrivere un libro nuovo. Finora non ho mai avuto il temuto blocco dello scrittore e sono convinto che, così facendo, non ne avrò mai.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quelli che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Alfonso Santamaria: Il libro che sto scrivendo adesso (sono alla revisione) è un inedito per me: una storia d'amore, anche se in realtà la storia d'amore è più un contorno per affrontare i miei temi abituali, ossia la legalità, la solidarietà, la fede... Devo dire che sta venendo fuori una bella storia, secondo me la più bella tra quelle che ho scritto finora.
Writer Officina: Com'è nata invece l'idea del tuo ultimo romanzo, “Non ho mai fatto male a nessuno”?
Alfonso Santamaria: E' nata dalla volontà di approfondire un racconto che avevo scritto in precedenza, ma all'inizio ero bloccato da una serie di dubbi. Poi un giorno è accaduto qualcosa che si può considerare a tutti gli effetti un segno. Se dicessi di cosa si tratta, probabilmente in molti non mi crederebbero, ma era una chiara indicazione: questa storia andava scritta.
Writer Officina: Hai fatto dei corsi?
Alfonso Santamaria: Sì e li ritengo fondamentali, ma penso anche che i corsi sono zero senza la lettura, senza il talento e senza tante altre cose. Insomma scrittori si diventa, ma anche un po' si nasce. Io penso di dover percorrere ancora tanta strada per diventare uno “scrittore” vero.
Writer Officina: Quali sono le difficoltà che hai incontrato?
Alfonso Santamaria: Senza ombra di dubbio la mancanza di tempo. Per scrivere servono ispirazione e competenze, ma anche e soprattutto tempo e concentrazione.
Writer Officina: Cosa vorresti che le persone dicessero dei tuoi romanzi?
Alfonso Santamaria: Non mi importa che si dica che so scrivere bene, anche perché non credo di essere un bravo scrittore. Quello che mi piacerebbe sempre sentirmi dire è che sono stato in grado di suscitare emozioni e che, nel mio piccolo, i miei libri riescono a creare spunti di riflessione. Queste due cose mi vengono riferite spesso, e quando questo avviene per me è la gratificazione più grande di ogni altra.
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