408 Romanzi di [Narrativa] .: Writer Officina :.
 
Alfonso Santamaria
A Dio per sempre Narrativa
16 aprile 2016. Le palpebre si alzano lente. Lento è anche il battito del mio cuore. Ruoto gli occhi, ma è come averli ancora chiusi. ‘Dove mi trovo? Cosa mi è successo?'. La polvere, giù per la gola, provoca un colpo di tosse che mi ridesta dai residui di incoscienza. Cerco di sollevare la testa per capire cosa sia il peso sul petto che mi blocca a terra. Ma ho una vertigine, e il capo ricade pesantemente all'indietro. Darei qualun...
Raffaella Nardi
I cannibali Narrativa
Il pianto delle madri - плач матерів. “Vorrei che nascesse con un cesareo programmato” disse Cecilia a Carlotta Panerai alla trentaseiesima settimana di gestazione. “non vedo il motivo di un cesareo che anzi sarebbe controproducente” rispose ferma l'amica. “Perché? In che senso controproducente?” replicò Cecilia “Per il tempo di recupero fisico della gestante. Fidati, se non ...
Paola Tassinari
Stazione Termini Narrativa
Stazione Termini Roma, Stazione Termini, un giorno di giugno caldo e rovente, sporcizia, cartacce a terra e scritte sui muri, auto che sfrecciano, moto che zigzagano, monopattini elettrici che arrivano all'improvviso- chi razzo ha potuto inventare un simile aggeggio. - Così dice a sé stesso, Francesco, appena sceso dal treno. Lui ha 19 anni, capelli ricci e scuri, non molto alto, piacevole d'aspetto, né perbenino, né modaiolo, né scafato, ma...
Maria Eleonora Ratti
Sotto il glicine Narrativa
Un brivido, un altro, una sensazione di sgomento; giro piano gli occhi, stranita, per capire dove mi trovo e, mentre cerco di ricomporre le ossa doloranti, ricordo di essermi seduta sulla poltroncina di midollino, ormai sgangherata, di nonna Lia sotto il bersò di glicine. Dalla borsa posata a terra un suono si libera nell'aria. Rispondo al cellulare. " Si, sono arrivata un po' prima, vi aspetto". Guardo istintivamente verso il cielo, ma al s...
Tina Mucci
E sopra noi il cielo Narrativa Formazione
Non aveva dormito nel suo letto, quella notte. Al momento, era la sua sola certezza. Nicola aveva aperto gli occhi solo perché sentiva freddo, gli si era gelato un fianco perché era scoperto: istintivamente, aveva allungato la mano per cercare la coperta da mettersi addosso e la stoffa che aveva toccato gli era sembrata sconosciuta. Non era il suo vecchio, ruvido plaid, quello. A fatica, cercò di aprire gli occhi, ma gli sembrarono incollati: ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam