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                                              “Mi chiamo Izabel e sono un'esibizionista.
  Non ho il senso del pudore né la voglia di frenare le mie pulsioni.
  Mi piace farmi guardare, mi piace farmi desiderare e perdo la testa quando qualcuno si eccita per me.
  In questo libro racconto ciò che in pochi sanno perché ho deciso che è arrivato il momento di mettermi nuda di fronte a tutti.” 
  Ginevra – 2 gennaio 2024
  Adoro il ghiaccio. L'aria gelata mi rinchiude in un bozzolo dentro cui mi sento protetta. Allo stesso tempo sono pronta a liberarmi da ogni costrizione  per diventare la più colorata delle farfalle.
  Quando mi sento così non posso fare a meno di prendere l'autobus negli orari di punta. Prediligo il posto centrale tra i sedili posteriori, ottima posizione per essere guardata da ogni fila con una semplice rotazione del capo. Sbottono il cappotto e schiudo le gambe, lasciando intravedere la  pelle candida che spunta da sopra le pesanti calze nere alla parigina. Non riesco ancora a spiegarmi come sia possibile che gli uomini, e a volte anche le donne, siano così interessati a quel misterioso spazio che separa il lecito dall'osceno. Non serve neppure richiamare l'attenzione dei presenti, perché al primo brusio di chi sale, divento il centro della scena. C'è chi finge di guardarsi intorno alla ricerca di un amico, chi si alza anche se mancano tre fermate alla sua meta, ma tutti gli occhi finiscono irrimediabilmente al centro dei miei slip di pizzo trasparente. I più simpatici sono gli studenti che tornano dalla scuola. Loro non hanno bisogno di una scusa per allungare lo sguardo in modo impudente. Anzi, fanno di tutto per farsi notare e qualcuno persino mi sorride, come a volermi confermare quanto sono compiaciuti della mia ostentazione e del loro coraggio. – Tu es une jolie fille. – mi mima con le labbra il più intraprendente, e io allargo le cosce per ringraziarlo. Di solito i ragazzi ridono e poi chiacchierano sommessamente tra di loro, invece questo mi si avvicina con un'espressione spavalda e butta lì la prima proposta che gli viene in mente: – Facciamo una festa per la Befana, – mi sussurra, chinandosi su di me – siamo tutti maggiorenni, ti piacerebbe partecipare? Così dicendo, si appoggia con la mano sul mio ginocchio e la lascia scivolare qualche centimetro più in alto. Si aspetta che io chiuda le gambe, come se volessi proteggermi da un improbabile pericolo, invece le spalanco ancora di più e sento il calore che mi invade il ventre. – Forse, – gli rispondo con aria scherzosa – ma ho qualche timore su dove finirà la scopa! Ecco, ora l'ho lasciato senza parole. Si volta a cercare l'aiuto degli amici che stanno sghignazzando alle sue spalle e poi abbozza un sorriso: – Siamo tutti maggiorenni. – ripete, poi balbetta qualcosa di incomprensibile, prima di prendere dallo zaino una biro e scrivermi il suo numero di telefono sulla parte scoperta della coscia. Lo fa con lentezza esasperante, salendo quanto più gli riesce, infine si ritrae come un eroe spartano che sa di aver colto nel segno e mi lascia lì con gli slip pregni di voglia. Se fossi soltanto un'esibizionista la storia finirebbe in quel preciso istante, invece faccio di tutto perché mi scorga mentre memorizzo il suo numero nella rubrica del telefono e poi chiudo di colpo le gambe. Per oggi può bastare. Ho un pensiero eccitante da coltivare appena torno a casa e mi immergo nell'acqua calda della vasca, circondata da mille candele. Quando mi tocco perdo la proprietà delle mie dita. Immagino che siano le sue o quelle dei suoi giovani amici. Tutti maggiorenni naturalmente, tutti pronti a immergerle a fondo nella mia carne senza ritegno... | 
                                           
                                         
                                        
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                                        Mi chiamo Izabel Nevsky e sono nata a Kaliningrad il 21 marzo del 1990 da padre russo e madre siciliana. Ho passato una parte della mia infanzia in Russia e poi in Italia, prima in Sicilia e infine a Milano, per frequentare l'università. Da qualche anno mi sono trasferita a Nyon in Svizzera, dove lavoro come traduttrice in una società di import/esport.  Nel 2020 ho cominciato a tradurre i miei diari da ragazza per trasformarli in romanzi. La mia fortuna è cominciata grazie alla promozione fatta su Writer Officina. Per fortuna, proprio in questi giorni ho trovato un nuovo lavoro, perché ormai ho un'età in cui ho bisogno di un mestiere vero e di stabilità economica e affettiva.
  Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorta di aver sviluppato la passione per la letteratura?
  Izabel Nevsky: Mi è sempre piaciuto scrivere e da ragazzina tenevo un diario segreto, dove annotavo tutte le situazioni  stuzzicanti che mi capitavano. Qualche anno fa ho trovato il coraggio di tradurre questi diari e di pubblicarli. All'inizio non mi leggeva nessuno, poi ho cominciato a interagire con la gente su Facebook e si è sviluppato un grande interesse per le mie storie. Adesso va molto meglio.
  Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada? 
  Izabel Nevsky: Tutti i libri classici della letteratura russa e poi i libri di Kant, mio conterraneo, su cui ho scritto la mia tesi di laurea. Da qualche tempo ho smesso di leggere per dedicarmi a tempo pieno alla scrittura.
  Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
  Izabel Nevsky: Purtroppo sì, e così ho perso un sacco di tempo per niente. Inizialmente sembrava che tutto fosse gratuito e invece in seguito mi sono stati prospettati dei costi non previsti, sia per editing che per la grafica della copertina. Per liberarmene ho dovuto rivolgermi a un avvocato che ha risolto tutto in pochi giorni, facendomi avere anche un risarcimento.
  Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
  Izabel Nevsky: Ritengo che sia l'unico modo per pubblicare il proprio libro gratuitamente, mantenendo intatti tutti i diritti sulle opere. La mia scelta è caduta su KDP soprattutto per il pagamento mensile e quello per pagina letta su Unlimited. Questo secondo modo dà la possibilità ai lettori di capire cosa offre l'autore senza dover acquistare il libro. 
  Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionata? Puoi raccontarci di cosa tratta? 
  Izabel Nevsky: Ovviamente sono molto legata al primo “Fragole”, perché rappresenta la traduzione fedele dei miei diari da ragazza ed è ancora oggi il romanzo più letto. Rispetto agli ultimi è il meno maturo, ma anche il più spontaneo e diretto. Ultimamente però ho cambiato il modo di scrivere e ne sono usciti dei romanzi più completi.
  Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
  Izabel Nevsky: Scrivo come mi capita, anche perché si tratta di ricordi, oppure di episodi appena vissuti, quindi devo soltanto raccontare la trama senza complicarmi la vita. Ho poca fantasia e quindi non riuscirei nemmeno a organizzarmi per una storia tutta inventata.
  Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
  Izabel Nevsky: Ho appena pubblicato una intervista romanzata. In pratica ho risposto a tutte le domande che di solito i lettori mi fanno su Messenger oppure via mail. Si intitola “Inside me” e dovrebbe rappresentare il primo esperimento di questo tipo. In pochi giorni ha catturato l'attenzione del pubblico e aumentato in modo esponenziale il numero della pagine lette su Unlimited. | 
                                     
                                   
                                  
                                 
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