Tre.
Martedì.
Batte incessante da due giorni.
Nella testa di A. la voce di Marta è un tamtam di domande incalzanti;
“che cosa faremo adesso?”
colpi di tamburo sulla grondaia: gocce maledette che rimbombano
“tu mi ami ancora, vero?”
e non lasciano scampo.
Non si può uscire, strade bloccate e nuovi allagamenti, dicono alla radio, linee telefoniche ancora interrotte.
Un lampo di luce, improvviso, illumina a giorno la pila di piatti sporch...
Sara Brillante
Dodici rintocchi
Narrativa
Una vita in gioco.
Sono sola qui dentro, ma percepisco il pericolo con il mio infallibile sesto senso. Si avvicina, lo sento, ma non riesco a vederlo, ci separa una coltre di nebbia e di eterne lotte. Ho soltanto le mie braccia a fare da scudo, le incrocio, non muovo neanche le labbra e rallento il battito cardiaco, fino al silenzio di un alito di vento. Cento spari lacerano la notte, non sono armi, ma verità nascoste, tramutate in bagliori d...
Anna Vascella
La rosa del deserto
Narrativa
Usa, Louisiana, Fort Green 1863.
Taylor Monroe era una giovane donna medico di trent'anni, che se ne stava in piedi davanti alla finestra del salone che dava sulla strada. Era lì da diversi minuti che fissava i goccioloni di pioggia che cadevano dal cielo sbattendo contro il vetro, come se fossero lacrime amare che da lassù le nuvole mandavano sulla terra. il vento ululava forte sollevando la puzza di sudore degli uomini che tornavano dal lavo...
Dina Ravaglia
Ballata triste a due voci
Narrativa Contemporanea Romance
Giada.
Le quattro e cinque.
Ecco, ce l'ho fatta ad arrivare in ritardo. Lo sapevo.
Eppure me l'ero imposto condizionandomi fin da stamattina: parti presto. Non correre. Impara a gestire la tua ansia.
Sì, perché a me essere in ritardo fa venire l'ansia. E adesso sono in ritardo. Il cuore mi batte a mille. Sto sudando, eppure non fa caldo. Ma nemmeno freddo, per essere settembre.
Quello che non sopporto sono le situazioni in cui ti notano...
Patrizia Cappa
Self-Isolation. La vita nonostante
Narrativa
Nella Foresta di Dean Anno 2040.
Sono passati venti anni da quell'ultimo giorno di lavoro nella villa. Raffaella ricorda ancora di aver girato in lungo ed in largo la casa, immersa in una grande tenuta, ai margini del bosco, cercando di imprimersi ogni angolo nella mente. Aveva fissato per molti minuti, le raccolte di porcellane contenute nelle bacheche, i piatti coi disegni in blu appesi nella cucina, i quadri coi gatti nella sua camera da let...
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Biblioteca di Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...