Mi sveglio in preda al terrore, senza respiro e afflitto dal dolore. Un male atroce mi squarcia il petto e mi toglie la voce. Perso nel buio più nero, sono preso da un tetro pensiero: sta per spezzarsi il filo che mi lega alla vita.
Avverto stringente il bisogno d'aiuto e seppure io non credo, prego la grazia di Maria, supplico il Figlio e imploro l'Eterno.
Nel cupo silenzio del luogo e dell'ora, le mie preghiere sono voce greve e sonora.
Pro...
Salvatore Scalisi
Quel senso di libertà
Narrativa Contemporanea
- Sicuro che non vuoi andare in ospedale? – chiede la donna, trentacinquenne, seduta sulla poltrona. – Sì, in caso di bisogno verresti assistito. –
- No, non ci voglio andare, morirei prima del tempo – risponde con tono sarcastico l'uomo anziano, disteso a letto, fisico asciutto, visibilmente provato dalle condizioni di salute non buone. –
- Sei testardo! –
- Già. Col tempo lo sono diventato sempre di più. Con il trascorrere degli anni si pegg...
Damiana Scandamarro
Alexis: la fiaba di Aurora
Narrativa
Sentì il battito del cuore accelerare.
Lo zaino premeva sulla schiena fradicia di sudore, le gambe affaticate si muovevano con troppa lentezza. Erano dietro di lei.
Camminavano in gruppo: non riusciva a distinguere quanti fossero, ma non si voltò.
Stavano ridendo.
Provò ad aumentare il passo, ma non ci riuscì: ogni muscolo era teso e dolorante, il volto rosso di sudore.
I suoi occhi indugiavano inquieti sulla strada polverosa, mentre si ...
Greta Cerretti
L'amore attraverso il piacere
Narrativa
Carramba che fortuna - 7 gennaio 2000.
Valeria ha paura. Attende questo momento da tutta la vita e adesso che finalmente è arrivato vorrebbe fuggire. L'intera mattina l'ha trascorsa scegliendo l'abito giusto, il trucco giusto, perfino il giusto profumo. Si è ripetuta mille volte davanti allo specchio che può farcela. Deve farcela. Eppure, mentre lo sconosciuto varca la soglia dello studio, sente un bisogno impellente di urlare fino a perdere ...
Luana Troncanetti
La cuoca
Narrativa
Storia di un terremoto.
Nunzia.
Sento una voce d'uomo. Giovane, attaccata a due braccia nascoste nel buio. Sento puzza di distruzione, sento la gamba destra morta. Forse sono morta tutta, penso. E invece no. Le orecchie, almeno quelle, sono vive.
- Signora, mi chiamo Fausto... Signora, per favore, mi risponda! -
Rispondere non posso. Sbarro gli occhi, si riempiono di polvere. Bruciano, li sigillo con lo scatto rapido delle galline. ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
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e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...