L'arrivo.
Erano gli ultimi anni di Pertini, come Presidente, poi di Schillaci e Baggio (... Maradona... va be'...), i calciatori, erano gli anni dei non ultimi attentati terroristici interni e di quelli mafiosi , di Falcone e Borsellino (purtroppo), ma anche gli anni di Pavarotti e dei Tre Tenori a Caracalla e altro...
L'elenco sarebbe infinito, ma il lettore di una certa età può metterci, come compito a casa, anche del suo: i modelli delle a...
Esther Diana
Vite che tornano
Narrativa
La luce dell'alba iniziava ad insinuarsi tra le doghe della persiana proiettando incerti riflessi sulla parete della stanza. La stufa si era spenta da tempo ma ancora qualche fugace bagliore fendeva la penombra delineando, a tratti, le sagome di quattro cucce tutt'intorno disposte.
Quattro ceste di vimini ricolme di morbide pezze di stoffa per quattro gatti del tutto disinteressati a quella giornata autunnale che stava iniziando. Acciambellat...
Alessandro Fusi
Tre giorni di primavera
Narrativa
20 Aprile 1975.
Nuvole gonfie e livide sfioravano i tetti di Firenze, l'aria era grigia e umida. La strada e i marciapiedi adiacenti alla sezione del Partito, poco distante da Piazza Santo Spirito, erano invasi da un gran numero di persone. I loro volti erano smarriti. Qualcuno si asciugava le lacrime, alcuni fumavano a testa bassa, altri mormoravano sommessamente, rispettando quel fragile silenzio carico di rabbia repressa.
Un ragazzo e una ...
Salvatore Scalisi
Terra di pace
Narrativa Contemporanea
- Sai cosa ti dico, fai bene! Una vacanza è quello che ci vuole in questi momenti. –
- Sì, può darsi. –
- È stata dura, non è così? – dice Tommaso, cinquantenne, seduto a un tavolo all'interno di un bar, mentre sorseggia il caffè.
- Sì, come tutte le storie che finiscono – ammette Enrico, suo coetaneo, seduto dinanzi. – Ma è pur vero che ... da come ultimamente erano andate le cose, non potevo aspettarmi un epilogo diverso. –
- Ma la sostanza...
Salvatore Scalisi
Le due panchine
Narrativa Contemporanea
L'uomo, alzatosi dal letto si dirige in bagno a farsi la doccia, dopodiché, vestitosi, entra in cucina.
- Buongiorno – dice la donna, una simpatica settantacinquenne, intenta a preparare la colazione.
- Buongiorno – risponde lui, sedendosi al tavolo. – Mi hai sentito alzare? –
- Già. Potevi rimanere a letto, se lo desideravi. –
- È più forte di me, lo sai, a una certa ora mi devo mettere in piedi, a prescindere dagli impegni. Non ho mai avuto...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...