Poche ore prima, a casa, avevo salutato mia moglie con un'ansia anomala, che lei avvertì.
Me ne resi conto perché, per la prima volta da che ero inviato per il mio giornale, Jane mi chiese se correvo dei pericoli. Se, in altre parole, questa volta fosse davvero come andare in guerra anch'io.
Balbettai che no, che diceva mai? Fui un pessimo attore. Perché, dovendo seguire la guerra (che per inciso osteggiavo da sempre dalle pagine del mio giorn...
Patrizia Poli
Una casa di vento
Narrativa Contemporanea
Francesco.
Sale la scala a piedi, senza accendere la luce. Gli par di sentire Michela: - Hai tanto insistito per l'ascensore e ora non lo prendi? - . Gira la chiave ed entra, lo accoglie la vampa dei termosifoni, s'infila in camera di suo figlio, subito sulla destra, con la porta spalancata perché devono averlo a portata d'orecchio anche mentre dorme. Si lascia cadere ai piedi del letto, il respiro pesante di Loris dà spessore al buio.
- Ba...
Angelo Mezzettieri
Un buco in testa
Narrativa Thriller
Quando giunse dinanzi alla struttura indugiò a contemplare il cielo. Sembrava che qualcuno avesse scaraventato secchi di porpora su una tela azzurra e, con mano ferma e feroce, sfumato i primi accenni di crepuscolo.
Rimase incantato dagli stormi di rondini che punteggiavano la volta, migliaia di graffi inferti con la punta d'una matita. Troppe cose stavano cambiando. Una primavera maldestra si era affacciata in largo anticipo sulla scena dell'i...
Emilio Masina
La speranza che abbiamo di durare
Narrativa
E' lì, nella sua stanza, non tanto grande, non tanto piccola: molti libri, pochi mobili (il divano, la poltrona, la scrivania, due sedie, un armadio) qualche quadro, i diplomi appesi alla parete. L'illuminazione è discreta ma non c'è penombra: non ha mai voluto creare la cosiddetta atmosfera. Mancano anche le fotografie della sua famiglia. Alcuni colleghi le tengono esposte ma lui le ritiene troppo invasive. Lì, la sua vera famiglia sono i pazien...
Elisabetta Violani
Solo uno sbirro
Narrativa
Sono su un autocarro.
Sopra la testa un telo verde che sibila per le raffiche di vento.
Sto seduto su una panca di legno e il mio corpo sbatacchia di qua e di là.
Ad ogni curva finisco ora sul compagno seduto alla mia sinistra, ora sul compagno seduto alla mia destra.
Prima cercavo di tenermi diritto, ma ora non ne ho più la forza, mi lascio andare di qua e di là e così fanno anche i miei compagni: sbatacchiamo tutti di qua e di là lasciandoc...
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Biblioteca di Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...