74 Romanzi di [Horror] .: Writer Officina :.
 
David Moschini
La fattoria degli orrori Horror
Provincia di Firenze, anno 1965. - Ehi Dante! - esclamò Cecco impaurito. - Presto, vieni a vedere! - Percepii il terrore nella sua voce e mi precipitai verso di lui. Arrivai ansimante e davanti ai miei oc- chi mi trovai una Renault 4 bianca, con il motore ancora acceso. - Cosa c'è che non va? - chiesi incuriosito. - Mi hai fatto correre fino a qua per una Renault 4? Neanche fosse una Ferrari! - - Non noti niente di strano? - chiese...
Giovanni Ascolani
La notte della Strige Horror
– Signor Fittipaldi, mi sente? Ero disorientato e confuso. La testa mi stava scoppiando: una terribile emicrania era sul punto di condurmi alla follia. A stento mantenni gli occhi aperti: la luce mi dava fastidio. Non sapevo dove mi trovassi né chi mi stesse parlando. Non me ne fregava nulla: ero troppo sofferente per dare importanza a ciò che si trovava intorno a me. – Signor Fittipaldi, mi sente? Ancora quella voce! Che supplizio! Non avevo ...
Matthew Arkham
L'Abisso Horror
La vita è tutto ciò che non hai programmato... Credetemi, tutto quello che sto per raccontarvi, è vero. Per quanto terribile, per quanto assurdo, per quanto mostruoso e irreale possa sembrare alle vostre orecchie, credetemi, è tutto vero. Il mio nome è Malcolm, Malcolm Cupo; per i vecchi amici, Mac. Mi trovo in un luogo ombroso e sconsacrato, sono ferito, sanguinante, seduto su un vecchio seggio di legno marcito, coi gomiti poggiati sull...
Mattia Vanfiori
L'uomo dei gatti Horror
La donna si volse di scatto, trovandosi di fronte a un bel giovane che sorrise, esibendosi in un cortese inchino. Era vestito elegantemente, aveva grandi occhi azzurri che per quanto rendessero espressivo il suo sguardo, in Rebecca suscitavano solo una grande apprensione. Neppure il sorriso invitante le dava piacere, contribuendo solo a stuzzicarle i nervi. Si mantenne fredda per quanto potesse, ma era difficile ignorare i feroci battiti del cu...
Giovanni Ascolani
Lo Sciacallo Horror
– È rimasto seduto nel mio bar per un paio d'ore... Un uomo sulla quarantina, alto, pelato e abbastanza muscoloso. Se non ricordo male, ha ordinato un paio di birre. Non aveva l'aria del tipo pericoloso. Anzi, si è mostrato come una persona molto alla mano, allegra e divertente; mi è rimasto simpatico sin da subito. Lo avevo soprannominato Bruce Willis per via della somiglianza con l'attore americano. Mi aveva anche sorriso quando mi ero rivolto ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam