– Signor Fittipaldi, mi sente?
Ero disorientato e confuso. La testa mi stava scoppiando: una terribile emicrania era sul punto di condurmi alla follia. A stento mantenni gli occhi aperti: la luce mi dava fastidio. Non sapevo dove mi trovassi né chi mi stesse parlando. Non me ne fregava nulla: ero troppo sofferente per dare importanza a ciò che si trovava intorno a me.
– Signor Fittipaldi, mi sente?
Ancora quella voce! Che supplizio! Non avevo ...
Giovanni Ascolani
Lo Sciacallo
Horror
– È rimasto seduto nel mio bar per un paio d'ore... Un uomo sulla quarantina, alto, pelato e abbastanza muscoloso. Se non ricordo male, ha ordinato un paio di birre. Non aveva l'aria del tipo pericoloso. Anzi, si è mostrato come una persona molto alla mano, allegra e divertente; mi è rimasto simpatico sin da subito. Lo avevo soprannominato Bruce Willis per via della somiglianza con l'attore americano. Mi aveva anche sorriso quando mi ero rivolto ...
Mauro Pergolini
I cannibali della montagna
Horror
Voci.
Il fitto buio di quella sera rendeva la carreggiata pressoché imperscrutabile. Ciononostante, la BMW grigia con all'interno un gruppo di quattro giovani all'avventura procedeva spedita come nulla.
«Va' piano», si sentì raccomandare, per l'ennesima volta in poco tempo, Manolo Garavi, alla guida della vettura.
Al solito, questi cadde dalle nuvole: «Com'è...?» chiese, voltandosi verso il fautore della predica e così deviando l'attenzione ...
Matthew Arkham
L'Abisso
Horror
La vita è tutto ciò che non hai programmato...
Credetemi, tutto quello che sto per raccontarvi, è vero.
Per quanto terribile, per quanto assurdo, per quanto mostruoso e irreale possa sembrare alle vostre orecchie, credetemi, è tutto vero.
Il mio nome è Malcolm, Malcolm Cupo; per i vecchi amici, Mac.
Mi trovo in un luogo ombroso e sconsacrato, sono ferito, sanguinante, seduto su un vecchio seggio di legno marcito, coi gomiti poggiati sull...
Elisa Mantovani
Nictofobia Il Buio dell'Anima
Racconti Triller Horror
Orchessa.
Deve essere pomeriggio. Il sole batte sul centro del tavolino: faceva lo stesso riflesso quando sono arrivato in questo posto assurdo anzi, quando lei mi ci ha portato.
Ho cercato di muovermi, e sono caduto con la sedia a cui sono legato, peggiorando solo le cose.
Deve avermi sollevato mentre dormivo perché, quando ho riaperto gli occhi, niente più pavimento sporco, niente più formiche: solo questo dannato riflesso del sole sul tav...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...