15 Romanzi di [Marialuisa Moro] .: Writer Officina :.
 
Marialuisa Moro
Amnesia Noir
Un uomo senza memoria è plastilina nelle mani altrui.   1. Båtsfjord, Norvegia del nord “Steffner!” La voce acuta della donna si perse nel frastuono delle onde, diventando un'eco sommessa. “Torna indietro!” Corse verso l'acqua, la vestaglia aperta color indaco strapazzata dal vento, che minacciava di portargliela via. “Steffner!” Brividi di freddo le percorsero il corpo e dovette fermarsi per allacciare la cintura...
Marialuisa Moro
Vacanze di Natale Thriller
La casa di pietra grigia si ergeva come una massa scura nel candore circostante. A prima vista faceva l'effetto di un elemento estraneo e stonato, quasi disturbante, come un volgare sasso grigio in una manciata di brillanti. Ma ora le tre punte della facciata svettanti verso l'alto, alte e aguzze come guglie di una cattedrale, erano adorne di luci colorate che ne delimitavano i contorni, scendendo lungo i muri fino a toccare terra. Un di...
Marialuisa Moro
Occhio per occhio Thriller
La sveglia emise un suono gracchiante simile a quello di una cornacchia e spezzò brutalmente il suo sonno profondo. Si svegliò con una smorfia e un'imprecazione silente. Non si ricordava mai di selezionare quel dannato apparecchio sulla modalità radio; una musica armoniosa sarebbe stata meno irritante. Schiacciò con rabbia il tasto di spegnimento e affondò il viso nel cuscino. Aveva bisogno di qualche secondo, o forse minuto, per ri...
Marialuisa Moro
Tara genetica Thriller
Perth, dicembre 2017. Colin Hogg entrò in casa in silenzio. Di solito lanciava un saluto al vento appena varcata la porta, giusto per capire se ci fosse qualcuno. Ormai erano rimasti in due: lui e la moglie Erin, dato che la figlia viveva altrove. Quel giorno, niente. Non riusciva a pronunciare neppure un saluto, una parola. Un nodo in gola chiudeva il passaggio a ogni suono. Erin, che era di sopra, sentì il clac del portoncino di ing...
Marialuisa Moro
Bambole rotte Thriller Psicologico
“Devo andare, ciao.” Il tono ansioso di chi ha paura. L'immagine sparì di colpo e con essa la voce della madre. Karin chiuse il coperchio del laptop con le lacrime agli occhi. Non era possibile. Poteva accettare, anche se a malincuore, che suo padre, da essere intrattabile qual era, non volesse avere più a che fare con lei, ma che sua madre la sentisse di nascosto e se la facesse addosso appena lui rientrava, era inammissibile....
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam