Qualche sera fa pensavo a quanto può essere piccolo un luogo e l'intero mondo, per quanto provi a percorrere strade lunghe e distanti, non esiste un posto abbastanza lontano da te stesso e dai ricordi. E allora, d'improvviso, si sono palesate nella mia mente due immagini: quella piccola cascata non molto distante da dove vive Francesca, ricordi? Spesso ci passavamo da soli, di sera, adoravo quella stradina poco illuminata e tacita, quel piccolo t...
Annarosa Manetti
Oltre i Monti di Giada
Storico Avventura
Venezia (1297 – 1300).
“Antonio, sbrigati!”
I due ragazzi correvano con Palù, il loro cagnetto giallo, lungo la calle che costeggiava gli orti del borgo di S. Trovaso, dove abitavano. Caterina portava ancora la tunichetta dritta e attillata, usata dalle bambine e, per andare più veloce, l'aveva sollevata fino alle ginocchia.
Si sentiva in colpa, perché erano in gran ritardo, e si spazientiva col fratello rimasto indietro.
Come ...
Raffaella Vittori
Appuntamento al vecchio mulino
Rosa Sentimentale
Quelle parole, quelle tre parole che il medico aveva pronunciato durante la visita, l'avevano sconvolta. Come era potuta succederle una cosa del genere? Come avrebbe risolto la questione? Non sarebbe stata in grado di portare a termine un così gravoso impegno. Una responsabilità troppo grande, da prendere così all'improvviso.
- Lei è incinta - , le aveva detto. Era incinta. Teresa Conticelli era incinta.
- E ora? - Si chiese.
Uscita da...
Laura C.
Se poi me ne pento?
Autobiografico Rosa Umoristico
La mia vita a trent'anni.
Il sabato era il giorno che mi agitava di più: quello in cui facevo la spesa settimanale. Il mio progetto di avere non solo un lavoro, ma una vita senza contatto con il pubblico, si sospendeva per qualche ora. Dovevo uscire senza che ci fossero i Power Rangers a farmi da scudo contro nemici indesiderati. Dovevo interagire con la gente in carne e ossa, con i compratori che sfrecciavano tra le corsie del supermercato c...
Suajens Miazzo
La mia rosa bianca
Romanzo
Mia madre, classe 1955, è nata in Francia, figlia di una coppia di immigrati che là risiedevano, mio nonno era metalmeccanico. Tornarono nel loro paese, nel Nord Italia, quando lei aveva quattordici anni.
Colui che dovrei chiamare padre ma non posso, non so esattamente quando nacque, non l'ho mai chiesto, oppure l'ho dimenticato. Meglio così. Meno ne so, meglio sto.
Ricordo solo di aver sentito da mia nonna paterna questo: quando nacque, nei ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...