Writer Officina - Scrittori Ribelli
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Barbara Sharon Smorta

Mi chiamo Barbara Sharon Smorta e sono nata nel 1979 nella verde Brianza. Fin dalla più tenera età, ho coltivato una profonda propensione per le arti, con una predilezione particolare per la scrittura, la scultura e la pittura. Per me, esternare le emozioni più profonde attraverso opere di fantasia non è un passatempo, ma un'esigenza imprescindibile, una spinta interiore a cui non posso sottrarmi.
Ho studiato contabilità e la mia professione principale è quella di impiegata. Tuttavia, appena scende la sera e il mondo si acquieta, la mia vera natura prende il sopravvento, e mi immergo completamente nelle mie passioni artistiche.
La mia vita non è stata priva di sfide: ho affrontato l'anoressia e mi è stata diagnosticata un'endometriosi severa, una patologia che mi ha tolto molto a livello personale. Eppure, proprio da queste esperienze, ho imparato a gioire delle piccole cose come fossero grandi conquiste. Devo ammettere che scrivere mi ha salvata tante volte, offrendomi un rifugio e un modo per elaborare.
Oggi sono felice, amo gustare la vita in ogni suo aspetto e adoro mangiare. Io e mio marito abbiamo la fortuna di possedere una barca a vela, e nei weekend di sole, ci avventuriamo in mare con i nostri tre adorati gatti. In quei momenti magici, mentre sono cullata dalle onde e dal silenzio, le idee per le nuove storie emergono.

Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?

Barbara Sharon Smorta: Credo che la mia passione per la letteratura sia nata molto presto, forse ancora prima che imparassi a leggere autonomamente. È fiorita quando mia madre leggeva per me, per farmi sognare, trasportandomi con la sua voce in mondi lontani. Custodisco il ricordo di quei momenti come fossero un tesoro prezioso.

Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Barbara Sharon Smorta: Su due piedi, è difficile indicare un singolo titolo. I libri che mi hanno profondamente toccata e che hanno alimentato la mia voglia di scrivere sono davvero decine. Potrei citare l'intera bibliografia di Charles Dickens, per la sua maestria nel creare personaggi e atmosfere indimenticabili; ma anche le intricate storie di Stephen King o l'incantevole saga de "L'Attraversaspecchi" di Christelle Dabos. Come puoi vedere, sono una lettrice - e di conseguenza una scrittrice - decisamente eclettica: non disdegno nessun genere, ma abbraccio la bellezza e la potenza di ogni storia ben raccontata.

Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?

Barbara Sharon Smorta: Non il primo ma il secondo, e l'esperienza è stata incredibilmente positiva! Un mio caro amico, Matteo Di Palma, aveva appena firmato un contratto con "Scatole Parlanti", uno dei marchi della Utterson. È stato lui a consigliarmi vivamente di proporre anche il mio manoscritto, e così ho fatto. Circa un mese dopo, ho ricevuto una telefonata inaspettata dal direttore editoriale. Mi ha comunicato che il manoscritto gli era piaciuto moltissimo e che avrebbe voluto pubblicarlo con "Dialoghi", un'altra casa editrice del gruppo Utterson. Ero letteralmente al settimo cielo! È stata una gioia e una conferma indescrivibile.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Barbara Sharon Smorta: Credo fermamente di sì. A mio parere, Amazon KDP rappresenta un'ottima opportunità per gli scrittori emergenti, offrendo una piattaforma accessibile a tutti, adatta a far conoscere le proprie opere a un vasto pubblico.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Barbara Sharon Smorta: Al momento, ho scritto tre libri, e scegliere il mio preferito è un'impresa davvero ardua. Si tratta di un urban fantasy non ancora pubblicato, questo di cui parliamo che è invece un romanzo di fantascienza e formazione e, infine, un gotico, che sto terminando di scrivere. Sono come dei figli, e non dovrebbero esserci figli preferiti, o no? A parte gli scherzi, ogni opera appartiene a un genere diverso e in ognuna di loro ho infuso una parte profonda di me. Sono tutti manoscritti speciali a modo loro, pezzi unici del mio percorso umano e narrativo.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?

Barbara Sharon Smorta: Il mio approccio alla scrittura è un connubio tra istinto e metodo. Inizialmente, mi lascio guidare dall'onda dell'ispirazione pura. Tuttavia, subito dopo aver steso i primi capitoli, sento la necessità impellente di strutturare il lavoro: creo una scaletta dettagliata, elaboro schede approfondite per ogni personaggio e mi immergo in una ricerca meticolosa sui luoghi e le epoche che andrò a toccare e a descrivere durante la narrazione. Questo equilibrio mi permette di dare forma e coerenza alle mie visioni.

Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?

Barbara Sharon Smorta: La verità è che non smetto mai di scrivere o creare, proprio non ci riesco! È una necessità costante. In questo momento, sono a metà della prima stesura di un nuovo libro, e questa volta l'idea mi ha portata in un territorio completamente diverso: si tratta di una storia dal sapore gotico, un'esplorazione di atmosfere e temi che mi stanno affascinando molto.

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