Autore: Patrizia Poli
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Una casa di vento
Narrativa Contemporanea
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Francesco.
Sale la scala a piedi, senza accendere la luce. Gli par di sentire Michela: - Hai tanto insistito per l'ascensore e ora non lo prendi? - . Gira la chiave ed entra, lo accoglie la vampa dei termosifoni, s'infila in camera di suo figlio, subito sulla destra, con la porta spalancata perché devono averlo a portata d'orecchio anche mentre dorme. Si lascia cadere ai piedi del letto, il re...  |
Autore: Salvatore Scalisi
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Tribolazioni
Narrativa contemporanea
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Era una splendida giornata di metà novembre, sembrava primavera, esattamente un lunedì, e io, dopo una settimana che avevo terminato il mio ultimo romanzo, mi accingevo a scrivere una nuova storia. Di solito inizio a lavorare di mattina molto presto, intorno alle otto, ma quel giorno me l'ero presa comoda, visto che la mia mente non mi offriva nessuno spunto creativo. Per carità, mi era successo a...  |
Autore: Davide Cifalà
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Sei il mio eroe
Narrativa
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“ Da un po' di tempo non sei piu' tenace. Non sei piu' il ragazzo indomito che andava dritto per la sua strada, fregandosene di tutti. Fa' una bella cosa: riprendi quei chili che hai perso e assieme ad essi riacquista la forza interiore che ho sempre ammirato in te “. La mia storia comincia cosi',con mio padre che poco dopo il mio quattordicesimo compleanno mi fa un discorso che mi sconvolge. Pur ...  |
Autore: Maria Franzè
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Qualcosa di noi
Narrativa Raccolta
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Dialogo oscuro
Fece la doccia con molta calma e l'acqua calda scorreva insinuandosi ovunque sul suo corpo, come quelle antiche carezze sensuali e, tutto a un tratto, ricordò.
Il vapore acqueo creò una nuvola che fece scomparire lo specchio, il water e il bidet del piccolo bagno senza finestra.
Ines uscì gocciolante dal box doccia, con i capelli bagnati sparsi sulle spalle. Iniziò a spalmare u...  |
Autore: Maria Franzè
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Fu svegliata da Amadeu che si era posato sulla sua spalla e da un tripudio di voci provenienti dalla strada. Era una festa, era la fine della dittatura militare. Karl esplose in uno dei suoi deliri schizofrenici più allarmanti. Chiuse tutte le finestre e, andando da un punto all'altro della casa, ripeteva urlando con la bava alla bocca:
- È la fine! È la fine! - , senza aggiungere altro.
Nessu...  |
Autore: Isabella Nicora
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L'invito non poteva arrivare in un momento migliore.
Mirco, da diverso tempo, sentiva la necessità di staccarsi dalla solita vita. Per carità, non che avesse qualcosa di cui lamentarsi, anzi. Sara e Giorgio, i suoi genitori, erano le persone più comprensive e disponibili del mondo e i suoi studi all'Accademia di Belle Arti proseguivano con buoni risultati. Tuttavia, il bisogno d'indipendenza lo r...  |
Autore: Rossana Cilli
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I figli del silenzio
Narrativa
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1 – Il caro estinto.
Il cielo, quel gelido mattino di febbraio, era saturo di nuvole rigonfie, d'un cupo color metallico. Sembravano sul punto di esplodere e liberare un terribile carico d'acqua, grandine, neve, o chissà. Veniva da rabbrividire guardando le sue ombre che si addensavano sulla terra e sugli uomini, quello era un cielo che prometteva il peggio. Un tempo senza speranza.
Come don ...  |
Autore: NiCMe (Niccolò Mencucci)
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Addio, Etruria!
Narrativa Psicologica
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Si sono ammazzati con i propri regali di Natale. Di seguito la conta dei morti segnalata dalla Nazione Etruria:
• Zacinto Z., classe 1959, la testa è stata divisa a metà dal coltello elettrico Borsh di ultima generazione;
• Zorba Z., classe 1960, il seno è stato maciullato da un tritacarne americano. Uno di quelli costosi;
• Zucchero Z, classe 1980, la faccia è stata sciolta con un ferro da sti...  |
Autore: Paola Tassinari
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Il volo del gruccione
Narrativa
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Il volo del gruccione.
Stava pedalando alacremente pigiando con la punta dei piedi, calzati da infradito decorati con margherite nere, sui pedali della sua bici mezzo scassata, a Ravenna era meglio avere un mezzo sgangherato così si correva meno il rischio che lo rubassero, lungo la stradina che congiungeva la pista ciclabile di Punta Marina con quella di Marina di Ravenna. Era una bella giornata...  |
Autore: Viola Cinelli
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Finalmente è sabato!
Mia madre mi sveglia come suo solito per rimettere in ordine la mia stanza e quella di mio fratello Alessandro. Sbuffo ed impreco perché vorrei dormire e riposare almeno i giorni in cui non ho l'impegno della scuola.
Ma si sa che con le madri non si discute. E poi non posso far polemica oggi. Domani vorrei davvero uscire con i miei compagni di scuola e non posso rischiare un...  |