Autore: Marialuisa Moro
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Volume n.2 della serie norvegese.
Claire
Fece una passeggiata per le vie del centro, fiancheggiate dalle vecchie case di legno in stile canadese per cui la città di Tromso andava famosa. Passò davanti all'antica cattedrale neogotica costruita interamente in legno, la chiesa protestante più a nord del mondo, altra meta turistica, ma non gli interessava entrarci. Nulla gli interessava, in real...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Un uomo senza memoria è plastilina nelle mani altrui.
1. Båtsfjord, Norvegia del nord
“Steffner!”
La voce acuta della donna si perse nel frastuono delle onde, diventando un'eco sommessa.
“Torna indietro!”
Corse verso l'acqua, la vestaglia aperta color indaco strapazzata dal vento, che minacciava di portargliela via.
“Steffner!”
Brividi di freddo le percorsero il ...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Jo Puckett era molto decaduto nell'ultimo anno.
Invece che avanzare gradualmente, il processo di invecchiamento andava a scatti. Lo aveva rilevato sulla sua pelle.
Giovanotto non era più da un pezzo: settantasei anni non erano pochi, ma neppure moltissimi, rispetto alla moderna prospettiva di vita.
Negli ultimi mesi il suo fisico aveva perso colpi; si stancava molto facilmente e si ...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Bambole rotte
Thriller Psicologico
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“Devo andare, ciao.”
Il tono ansioso di chi ha paura.
L'immagine sparì di colpo e con essa la voce della madre.
Karin chiuse il coperchio del laptop con le lacrime agli occhi.
Non era possibile. Poteva accettare, anche se a malincuore, che suo padre, da essere intrattabile qual era, non volesse avere più a che fare con lei, ma che sua madre la sentisse di nascosto e se la facess...  |
Autore: Marialuisa Moro
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La maledizione dei Ross
Thriller
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Si alzò dalla scrivania con la noia dipinta sul viso e cominciò a sistemare le carte sparse in giro. Dopo averli accartocciati con rabbia, gettò nel cestino i fogli inutili e infilò gli altri nelle relative cartelle.
Al termine della giornata di lavoro era sempre così. Si proponeva ogni volta di essere più ordinata, ma falliva sempre nell'intento, e non solo in quello.
Che idea si potevano...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Le note della Sarabande di Händel inondavano il corpo e l'anima.
Come sempre, davano la stura ai ricordi. Amava la musica per questo. Certa musica. Quella che gli suscitava un'estasi di piacere misto a sofferenza. Nostalgia, appunto. Dolore nel ricordo, come dice la parola.
Si trovava in una stanza inondata di luce; sua madre lo sollevava tenendolo per la vita e lo faceva girare come una ...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Ossessione
thriller psicologico
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Thriller n.9 della serie norvegese.
Raleig.
Era sdraiata sul letto del suo appartamento e fissava le pale attaccate al soffitto.
Al suo arrivo negli Stati Uniti era rimasta sorpresa dal fatto che tutte le case fossero dotate di ventilatori fissi in ogni stanza. Ma ora questo era l'ultimo dei suoi pensieri; avrebbe potuto esserci anche una testa d' orso attaccata al soffitto e sarebbe s...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Un passato scomodo
Thriller
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- Ti reputavo più intelligente. Avevi le dritte per trovarmi molto prima, ma il tuo cervellino ha fatto cilecca. -
Sono già pentita di aver accettato di fare questo viaggio nella contea di Nordland con Ruth, ma è così insistente, quando ci si mette.
- Se fosse stato per te, sarei bruciato là dentro! -
Un paesaggio splendido scorre dietro il finestrino, una natura quasi incontamina...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Anno 1998, scuola primaria di Gjesvᴂr, contea di Finnmark, Norvegia settentrionale.
Alcuni scolari giocano all'aperto durante la ricreazione. Uno di essi se ne sta in disparte, come al solito; è abituato ad essere escluso.
I compagni si fanno beffe di lui chiamandolo “femminuccia”, perché porta sempre al collo, giorno e notte, una catenina d'argento in cui è infilata una piccola mone...  |
Autore: Marialuisa Moro
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Occhio per occhio
Thriller
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La sveglia emise un suono gracchiante simile a quello di una cornacchia e spezzò brutalmente il suo sonno profondo.
Si svegliò con una smorfia e un'imprecazione silente.
Non si ricordava mai di selezionare quel dannato apparecchio sulla modalità radio; una musica armoniosa sarebbe stata meno irritante.
Schiacciò con rabbia il tasto di spegnimento e affondò il viso nel cuscino. Aveva ...  |