Autore: Marta Beritelli
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Il Marchio
-Ti ho spezzato le ali, Angelo.- sussurra al mio orecchio.
-No, mi hai solo strappato qualche piuma, ricresceranno.- rispondo ringhiando.
-Allora ci ritroveremo.- sussurra ancora, per poi sparire nella notte come se non fosse mai stato lì.
Su quel sussurro mi svegliai urlando, come tutte le notti, madida di sudore come tutte le notti.
La sensazione della sua voce vellutata, il ...  |
Autore: Marta Beritelli
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Spiriti e vecchie candele
Fantasy
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Troppo silenzio assorda.
Mi sveglio di soprassalto. Sudata.
Un peso alla bocca dello stomaco, opprimente. Un senso di apnea di cui presto individuo la causa. Non è, come avevo temuto in un primo momento, un quanto mai prematuro attacco di cuore. È Conan, il gatto rosso a forma di vitello che condivide il mio appartamento insieme al fratello Kila, il quale ha mantenuto, forte del suo carattere...  |
Autore: Marta Beritelli
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La nascosta e il Guaritore
La figura si muoveva silenziosa attraverso la foresta. Sembrava che intorno a lei qualsiasi rumore svanisse come per magia.
Non era tuttavia la magia ciò che portava con sé la figura. Un grande mantello verde scuro la avvolgeva interamente, nascondendone il viso. L'unica cosa che si poteva dedurre era che fosse umana e che appartenesse ad una delle razze evolute di q...  |
Autore: Marta Beritelli
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L'Esorcista e il lupo
Fantasy
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Neve.
La neve scendeva lentamente, ricoprendo tutto ciò che la circondava.
La ragazza era immobile, seduta sulla panchina, le gambe rannicchiate, le braccia a cingerle e la testa posata sulle ginocchia. Alzò lo sguardo al cielo, osservando come i fiocchi di neve scendessero in lente spirali. Inspirò a fondo, chiuse gli occhi e sorrise.
L'odore della neve le faceva sempre battere il cuore. Le ...  |
Autore: Marta Beritelli
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Profumo di caffè
Urban Fantasy
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Prima visita.
Ero stata risvegliata dall'odore del caffè. Strano, solitamente a quest'ora ero sola.
Da un po' di tempo, ormai, a dirla tutta.
Mi girai dall'altra parte. Sicuramente ero nel dormiveglia, quello era uno strascico di un sogno già sfumato e, ad ogni modo, la mia pigrizia era una giustificazione più che valida per restare a rotolarmi fra le coperte.
Il rumore della caffettiera si fe...  |