Autore: Giuseppe Storti
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Con orgoglio, da Scampia
Narrativa
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Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale.
Periferie esistenziali.
L'aria fredda del mattino sulla faccia, gli provocava- come sempre- un senso di estremo fastidio. Non sopportava il freddo. Ma lo doveva subire. Per ogni giorno dei suoi lunghi inverni. Certo, poi veniva la bella stagione, ma era ancora troppo lungo quell'inverno appena iniziato. Le giornate, poi, erano sempre u...  |
Autore: Greta Cerretti
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L'amore attraverso il piacere
Narrativa
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Carramba che fortuna - 7 gennaio 2000.
Valeria ha paura. Attende questo momento da tutta la vita e adesso che finalmente è arrivato vorrebbe fuggire. L'intera mattina l'ha trascorsa scegliendo l'abito giusto, il trucco giusto, perfino il giusto profumo. Si è ripetuta mille volte davanti allo specchio che può farcela. Deve farcela. Eppure, mentre lo sconosciuto varca la soglia dello studio, sen...  |
Autore: Agatha Orrico
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Stracci di vita a New York
Narrativa Storico
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New York 1935.
Maio.
Un freddo insopportabile penetrava in profondità insinuandosi come un serpente nelle trame dei vestiti; eppure Maio avrebbe dovuto essere abituato alla rigidità degli inverni newyorkesi.
Gli angoli del Lower East Side erano un incrocio di gente solitaria con lo sguardo perso, coppie che camminavano spedite una accanto all'altra e gruppetti di giovani che scomparivano i...  |
Autore: Monica Romani
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A sleepless tale - storia insonne -
Narrativa
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- Senti che bella l'aria stanotte. Magari è sempre così, fuori e io me lo perdo sempre. - Pensò, avviandosi a passi misurati lungo il marciapiedi.
- Ti faccio un breve riepilogo della situazione: sei uscito a fare due passi alle tre di notte. Sarà anche bel tempo, ma ti assicuro che non è un bel sintomo. - Si disse poi.
- Senti, passo fra le sei e le otto ore ogni ventiquattro a litigare con me ...  |
Autore: Enza Squillacioti
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Filomena e la vita
Narrativa Poesia
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Una nuova estate.
Mi fermo a contemplare il sorgere del sole, dalla mia finestra.
I miei pensieri, verso l'orizzonte infinito.
Davanti a me, il mare e gli ulivi.
Stormi di rondini volteggiano nell'aria carica di profumi, indaffarate ad accudir la nuova prole.
Origano e finocchio selvatico, si fondono col lentisco e la lavanda, e le ginestre in fiore in un incensante melodia aromatica
Il ca...  |
Autore: Sergio Beducci
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Cosa significava che sua madre era dovuta partire per un lungo viaggio? Che voleva dire che adesso era in paradiso? Sua madre era morta, punto. Credevano che non capisse cosa volesse dire essere morti?
Quando era successo al suo canarino, l'anno prima, lo aveva trovato lui, disteso e immobile sul pavimento della gabbia. Aveva aperto la porticina prendendolo in mano e la sua piccola testa si era...  |
Autore: Alessandro Filippini
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Vuoto.
Fa caldo. Mi tocca togliere giacca e maglione. Odore di tabacco misto a sudore. La porta della carrozza che si apre solo di mezzo metro, con fatica. La maniglia appiccicosa, di quel materiale gommoso che ti resta tra le unghie se stringi troppo la presa. Passo la porta, piegandomi sul lato. Rimane così, aperta, quasi ti lasciasse la possibilità di tornare indietro e provare a sistemare t...  |
Autore: Gianpaola Costabile
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Memorie al femminile.
...Intanto più i giorni passavano, più aumentavano in lei ansia e preoccupazione: si accorgeva, con grande sgomento, che stava proprio male! E così capì che questa volta non c'entravano né la ‘crocerossina', né la sua vocazione missionaria: era proprio ‘cotta' e prima di rinunciare a John, doveva capire cosa c'era di veramente ed irrimediabilmente guasto in lui e verificar...  |
Autore: Mauro Rota
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Il risveglio della tigre
Narrativa
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Si riprese quasi subito. Aveva ancora gli occhi socchiusi, quando cominciò a sentire uno strano odore di benzina mista a olio bruciato e metallo surriscaldato, tipico dei motori quando sono accesi da tempo; lo stesso che si sente anche nelle officine meccaniche, dovuto all'olio chimico e al metallo lavorato. Le orecchie cominciarono a udire un forte rumore, roboante e sordo, un rimbombo continuo a...  |
Autore: Cristina Fiorenzato
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Come un diamante, come una rosa
Narrativa Contemporanea
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Avvertii un nodo nello stomaco e lacrime di amarezza e delusione pungermi gli occhi. Di dormire non vi era verso e sentivo di non riuscire più a trattenere il pianto, spingeva forte per uscire dai miei occhi e buttare fuori dal mio cuore tutto il dispiacere. Mi alzai dal letto, mi vestii silenziosamente, infilai le scarpe ed uscii chiudendo piano la porta per non disturbare la professoressa Pace. ...  |