
Il giovane giglio era innamorato di una Rosa rossa, molto bella ma piena di spine.
Il Giglio e la Rosa erano cresciuti entrambi fra la terra e i sassi in un ambiente caldo e non facile, ma la Rosa era così dura e spinosa che non veniva mai attaccata da nessuno, nemmeno dai piccoli vermi.
Il Giglio, nonostante il caldo, si affacciava spesso per guardarla e sospirava in continuazione:
-Ah, come è bella! Ma come posso fare per conquistarla, è piena di spine! E poi non vuole nessuno accanto!
La Rosa infatti cresceva e diventava ogni giorno più bella ma rifiutava la compagnia, era orgogliosa, chiusa e solitaria.
In fin dei conti, pensava, non era colpa sua se era fatta così e aveva tutte quelle spine.
Ma il Giglio le parlava ed era così gentile e dolce con lei che non poteva ignorarlo, in fin dei conti il suo amore la faceva stare bene.
Così cominciò a rispondergli.
Un giorno però, mentre il Giglio prendeva il suo amato sole, lo rimproverò:
-Dici che mi ami ma stai sempre al sole a oziare! Non cambieresti mai e non faresti mai niente per me!
Allora il Giglio capì che per dimostrarle il suo amore doveva cambiare e fare qualcosa per lei: le regalò ogni giorno uno dei suoi petali bianchi, morbidi e profumati, così che la sua amata potesse avere meno spine.
La Rosa cominciò a volergli bene e a perdere le sue spine, era diventata più allegra, aperta e simpatica, i due dalla mattina fino alla sera stavano sempre insieme ed erano felici e dopo un pò, il Giglio tornò ad avere i suoi petali bianchi e la Rosa diventò sempre più bella e rossa, insieme sembravano un quadro di fiori. Perchè il vero amore significa anche pazienza, coraggio e la capacità di dare all'altro sè stessi.
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La storia di un'amicizia tra un lupo e un agnello.
C'era una volta un bellissimo villaggio di montagna, vicino al quale c'era un lago a forma di cuore.
Il lago era cristallino e le persone potevano specchiarsi nell'acqua.
Ma era anche un lago magico, ogni desiderio che le persone esprimevano lì, poteva avverarsi.
In quel villaggio vivevano due animali molto diversi fra loro, che nonostante questo erano molto amici, un lupo e un agnello.
Il lupo, ovviamente, era più aggressivo e selvaggio, l'agnello più docile e mite; il lupo si chiamava Fang e l'agnello Mordillo.
Nonostante fossero così diversi, erano cresciuti insieme ed erano inseparabili;
Fang era molto protettivo con Mordillo e quando uscivano insieme e facevano lunghe passeggiate, lo proteggeva sempre dagli animali più pericolosi.
-Meno male che ci sei tu Fang a proteggermi!
-Sai che lo farò sempre Mordillo!
Ma nonostante questo, Fang era un lupo e quando tornavano dalle passeggiate ed aveva fame, aveva la tentazione di mangiare Mordillo.
Il suo istinto prevaleva.
Quando questo succedeva, l'agnello lo capiva subito e scappava.
Le cose continuarono così per molto tempo, ma poi Fang capì che era stanco di lottare con la sua natura e che si odiava per quello che provava;
Mordillo, invece, a sua volta, era stanco di scappare, per natura, per essere amici, dovevano affrontare una prova: così un giorno andarono al lago “magico”, dove si diceva che esaudisse i desideri.
Però il lago fu chiaro:
-Prima voglio da voi una grande prova di amicizia... Solo una volta superata la prova esaudirò il vostro desiderio, di essere amici senza aggressioni da parte del lupo.
Il lupo e l'agnello sarebbero stati rinchiusi dentro a un recinto per dieci giorni e Fang non avrebbe mai dovuto cedere alla tentazione di aggredire Mordillo.
Gli altri animali, fuori dal recinto, sarebbero stati testimoni.
Tutti e due soffrirono molto in quei dieci giorni, Fang si disperò per la fame e Mordillo pianse per la paura, ma il lupo alla fine riuscì a controllare il suo istinto perché voleva bene all'agnello.
Così, superata la prova di amicizia, tornarono al lago, che ora gli sorrideva.
Riespressero il loro desiderio e questa volta il lago gli disse che Mordillo era stato molto coraggioso e Fang molto responsabile e coscienzioso nel non mangiarlo.
Così esaudì il loro desiderio e il lupo e l'agnello poterono passare molto tempo insieme felici e contenti, trovando altri posti incantati per le loro passeggiate.
Perché anche se diversi, si può vivere uno accanto all'altro con rispetto RECIPROCO.
Lorena Failla
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