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Writer Officina Blog
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Manuale di pubblicazione Amazon KDP. Sempre più autori
emergenti decidono di pubblicarse il proprio libro in Self su Amazon KDP,
ma spesso vengono intimoriti dalle possibili complicazioni tecniche. Questo
articolo offre una spiegazione semplice e dettagliata delle procedure da
seguire e permette il download di alcun file di esempio, sia per il testo
già formattato che per la copertina. |

Self Publishing. In passato è stato il sogno nascosto
di ogni autore che, allo stesso tempo, lo considerava un ripiego. Se da
un lato poteva essere finalmente la soluzione ai propri sogni artistici,
dall'altro aveva il retrogusto di un accomodamento fatto in casa, un piacere
derivante da una sorta di onanismo disperato, atto a certificare la proprie
capacità senza la necessità di un partner, identificato nella
figura di un Editore. |

Scrittori si nasce. Siamo operai della parola, oratori,
arringatori di folle, tribuni dalla parlantina sciolta, con impresso nel
DNA il dono della chiacchiera e la capacità di assumere le vesti
di ignoti raccontastorie, sbucati misteriosamente dalla foresta. Siamo figli
della dialettica, fratelli dell'ignoto, noi siamo gli agricoltori delle
favole antiche e seminiamo di sogni l'altopiano della fantasia. |
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Pandemonium
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Asmodeo Vaivern, uno degli eroi della guerra civile, era anche uno degli arcangeli più forti e rispettati, entrò nella grande sala delle riunioni e tutti i presenti si alzarono in piedi in segno di rispetto. Erano trascorsi molti anni da quando aveva lasciato il Paradiso e fondato il quartier generale sulla Terra. Con il consenso del re del Cielo ne era diventato il capo indiscusso e ora coordinava i movimenti dei guerrieri inviandoli dove c'era più bisogno. Era solito indossare un completo scuro e cravatta, oltre all'armatura che usava in Paradiso non ricordava di aver mai vestito altro in vita sua. Il suo rango e le responsabilità che pesavano su di lui gli impedivano di vestire in modo lascivo, solo sua moglie lo aveva visto con abiti casual, quanto avevano riso quel giorno. Scacciò in fretta quel pensiero e si avvicinò alla sua postazione. «Buongiorno a tutti» disse sedendosi a capotavola, i suoi ufficiali si sedettero a loro volta, tranne i nuovi cadetti, loro rimasero sull'attenti. Asmodeo fece finta di impilare alcuni documenti, ma con la coda dell'occhio contò quattro giovani, abbassò lo sguardo sospirando. «Sono sempre meno» disse alla sua sinistra Raffaele dando voce ai suoi pensieri. Asmodeo annuì serio. «Per nostra fortuna in questo lavoro conta la qualità, non la quantità...» rispose a bassa voce per evitare di essere udito da altri, poi si allungò alla sua destra e parlò con il suo secondo in comando. «Ne manca uno.» Gabriel era l'arcangelo più forte nella sala, secondo solo allo stesso Asmodeo. Anche lui si era distinto durante la guerra civile, ma contrariamente ad altri aveva deciso di dedicare la sua vita a proteggere gli esseri umani dai demoni, per questo aveva seguito Asmodeo sulla Terra. «Già. Diamogli ancora qualche minuto per favore. È la sua prima volta sulla Terra» si scusò Gabriel vergognandosi del ritardo del suo allievo. «Temo che dovremo iniziare senza di lui. Voglio ufficializzare la nomina prima dell'arrivo del re» disse Asmodeo. Quelle parole sorpresero sia Raffaele che Gabriel. «Il re? Michael è sulla Terra?» domandò l'arcangelo possente incuriosito. «Sì, è nella stanza accanto. Preferisce non presenziare per non mettere ulteriore pressione alle nuove reclute» disse Asmodeo indicando con lo sguardo la parete alle spalle di Gabriel. Raffaele sorrise. «Per me invece lo fa solo per non dover fare un discorso. Non è portato per queste cose». Asmodeo abbozzò una risatina e nello stesso istante la porta della sala si spalancò di colpo facendo trasalire sia gli ufficiali che le nuove reclute. Sulla soglia comparve un ragazzo. Ansimava profondamente, come se avesse fatto più di quaranta piani di scale a tutta velocità. Aveva una corporatura robusta e atletica, si vedeva che era alto almeno un metro e ottanta. Aveva gli occhi scuri e un'espressione furbetta, sopracciglia fini e capelli neri tagliati corti. Aveva una carnagione lievemente olivastra in netto contrasto con la maglietta bianca che indossava sotto la felpa nera aperta, un paio di blu jeans strappati in più punti, la cintura era allacciata di fretta per questo si notavano alcuni passaggi mancanti, infine delle scarpe Nike grigie dalle quali fuoriuscivano i lacci. Al collo portava due catenine, una in oro bianco con un ciondolo a forma di spada, l'altra più piccola in stile “surfista”, fatta con perline di legno bianco, blu e nero, abilmente intagliate. Due braccialetti fatti di lacci gli stringevano il polso destro. Asmodeo notò che portava un orecchino in acciaio a forma di anello di circa tre millimetri di diametro al lobo sinistro «L-Luke Demiurgo, aspirante cacciatore di demoni. Molto piacere» disse il ragazzo prima di piegarsi nuovamente sulle ginocchia e riprendere fiato. Asmodeo annuì mascherando meglio che poteva la sua espressione divertita. «Perlomeno non ha sbagliato continente» disse alzandosi in piedi. Gabriel dal canto suo si limitò a scuotere la testa, mai in vita sua si era vergognato tanto, tuttavia conosceva abbastanza bene il suo allievo per aspettarsi questo e altro. Luke respirò profondamente altre due volte prima di avvicinarsi al gruppo dei cadetti. «Ciao, ciao a tutti. Scusate... le scale» disse indicando la porta alle sue spalle. Asmodeo si schiarì la voce e immediatamente il teatrino e le distrazioni cessarono. «Ora che ci siamo tutti, direi che possiamo cominciare. Innanzitutto buongiorno a tutti. Come di certo saprete, dopo la grande ribellione avvenuta in Cielo non tutti i demoni sono stati confinati all'Inferno. Per cause a noi ancora ignote molti di loro sono rimasti intrappolati proprio qui, su questo piano dell'esistenza. La Terra è un pianeta molto diverso dal Paradiso, più giovane, così come lo sono le creature che lo abitano. Esseri umani compresi. I “Cacciatori della lista nera” o semplicemente i “Blacklist”, sono un distaccamento militare dell'esercito del Paradiso e abbiamo il compito di proteggere la Terra dai demoni. Per diventare dei Blacklist sono necessari due requisiti fondamentali, il primo è quello di essere un “arcangelo”. È piuttosto scontato dal momento che i nostri avversari sono veri e propri mostri, un angelo non potrebbe combattere alla pari con un demone, mentre un arcangelo...» disse Asmodeo stendendo la mano destra con il palmo verso l'alto. Dopo pochi secondi una fiamma vermiglia illuminò l'intera sala e il suo calore costrinse le reclute a indietreggiare per evitare di ustionarsi. «Questo che vedete si chiama “mana”. Il potere di manifestare l'elemento naturale al quale siamo più affini, nel mio caso, il fuoco. Un arcangelo non è altro che un angelo che è riuscito a risvegliare il proprio mana. Ne consegue che la sua forza viene più o meno raddoppiata. Avere una padronanza assoluta del proprio mana è di vitale importanza» disse Asmodeo estinguendo la vampa incandescente sul suo palmo. Le reclute si rimisero nuovamente in linea attendendo le nuove parole. «Ma non è tutto...» riprese l'arcangelo di fuoco fissando a uno a uno i ragazzi di fronte a lui. «La trasformazione non consente solo di raddoppiare la propria forza. Conferisce al soggetto anche le ali, autentico emblema che dimostra che il potere è trasceso a un livello superiore. In questo lavoro siamo costantemente a corto di personale, per questo motivo, spesso e volentieri le missioni si svolgeranno in ogni parte del globo. Oggi siete in Italia, domani in Giappone, dopodomani in America. Bisogna spostarsi rapidamente poiché il tempismo è cruciale. Qui sulla Terra se un'ambulanza non arriva in tempo qualcuno muore. Il nostro lavoro si basa sulla medesima tempestività. Inoltre avere le ali può garantire una via di fuga rapida quando le cose si mettono male». Asmodeo abbassò lo sguardo e aprì la cartella sul tavolo, scorse i nomi dei ragazzi. Tutti loro erano arcangeli. «Il secondo requisito per entrare nell'ordine invece è di un altro genere». Seguì una lunga pausa fino a quando fu proprio Luke a rompere il silenzio: «Signore? Ha parlato di un secondo requisito». Asmodeo annuì, prese le cartelle e le aprì tutte di fronte ai ragazzi. I documenti riportavano il nome del candidato, il cognome, la data di nascita, il livello, il tipo di mana che sapeva utilizzare e la firma dei maestri. «Il secondo requisito è quello di ricevere il “visto” da un membro dell'ordine» esordì Asmodeo incrociando le braccia e appoggiandosi sul tavolo, fissò i giovani davanti a lui. «Senza una... raccomandazione non si può ambire a diventare Blacklist, anche se siete arcangeli, eppure poco fa ho detto che siamo sempre a corto di personale. Secondo voi perché?». Le giovani reclute si guardarono con fare interrogativo. In effetti il controsenso era palese. Se l'ordine era così a corto di personale da mandarli in missione in ogni angolo del globo bastava rimuovere questo secondo requisito per aprire le porte a tutti gli arcangeli che avessero voluto entrare nell'ordine. Allora perché? Luke fissò negli occhi Asmodeo. Durante il lungo addestramento con Gabriel non si era mai parlato di questo, probabilmente gli aveva taciuto l'informazione perché voleva che ci arrivasse da solo al momento opportuno. Il giovane angelo fece scattare lo sguardo sugli ufficiali. Nonostante la domanda provocatoria di Asmodeo, nessuno aveva l'aria divertita. A un tratto gli sovvenne un'idea. «Per proteggerci» disse Luke attirando su di sé gli sguardi di tutti i presenti. «Che cosa intendi?» domandò Asmodeo incuriosito. «Questo secondo requisito serve a tutelare gli arcangeli. Se non ci fosse, probabilmente ci sarebbero più guerrieri, ma non è detto che tutti siano in grado di affrontare un demone. Le vittime aumenterebbero esponenzialmente. Il visto di qualcuno dell'ordine... permette a un arcangelo con una grande esperienza sul campo di farci avanzare in prima linea assieme a loro. Non è affatto una “raccomandazione”, si tratta di una questione di “fiducia”, in noi e nelle nostre capacità. Chi ci dà il visto sa che possiamo farcela, che possiamo essere utili alla causa.» Un silenzio surreale scese nella sala, gli sguardi sorpresi degli ufficiali si mutarono in ammirazione, perfino Gabriel, che era rimasto in silenzio, si concesse di sorridere. Lo stesso Asmodeo annuì compiaciuto e indicò le cartelle al suo fianco. «Esatto. Affrontare un demone è diverso da qualsiasi cosa abbiate combattuto nei vostri lunghi anni di addestramento. Non servono solo la tecnica e la forza, bisogna avere anche un cuore saldo. Non vi mentirò, in questo lavoro si rischia la vita, per una causa nobile certo, ma il pericolo è sempre in agguato. Chi propone un nuovo membro non lo fa mai a cuor leggero. Il vostro operato, i vostri atteggiamenti, così come le vostre vittorie, le sconfitte e a volte la morte sono dei pesanti fardelli che ricadono interamente su coloro che hanno apposto la propria firma su questo documento. Ciò che fate si riflette sugli altri, compreso...» disse Asmodeo avanzando di qualche passo e avvicinandosi all'orecchio di Luke «Arrivare in ritardo a una riunione». Luke rimase galvanizzato e si limitò a deglutire, anche quando Asmodeo si allontanò liquidando-lo con un'occhiata di intesa. «Io sono un soldato e voglio essere schietto. Chi vuole tornare in Paradiso è libero di farlo, non c'è vergogna nell'avere paura. Ma coloro che restano, invece, diventeranno la lancia a difesa dei deboli, un faro di speranza per l'umanità, i vostri compagni saranno lo scudo che vi proteggerà contro un male che nessuno mai avrebbe il coraggio di affrontare. Farete di questo pianeta una seconda casa e dei suoi abitanti la vostra famiglia. Così come gli esseri umani sono giudicati dai propri simili per le loro azioni, anche voi sarete giudicati per i vostri risultati. Pensate di essere i migliori? Dimostratelo! Perché nel caso non vi sia ancora chiaro, noi accettiamo solo l'élite dell'élite.» Le reclute si guardarono con una nuova fiamma negli occhi, Luke dal canto suo era bramoso di iniziare. Avrebbe fatto del suo meglio, lo aveva promesso a suo padre e al suo maestro. Asmodeo si concesse un sorriso nel constatare che l'ordine da lui fondato continuava a espandersi, altri membri si erano uniti e con un po' di fortuna altri ne sarebbero arrivati ad aiutarli nella loro sacra missione: liberare la Terra dai demoni. «Benvenuti nell'ordine dei Blacklist». |
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