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Scrittori si nasce. Siamo operai della parola, oratori, arringatori di folle, tribuni dalla parlantina sciolta, con impresso nel DNA il dono della chiacchiera e la capacità di assumere le vesti di ignoti raccontastorie, sbucati misteriosamente dalla foresta. Siamo figli della dialettica, fratelli dell'ignoto, noi siamo gli agricoltori delle favole antiche e seminiamo di sogni l'altopiano della fantasia.
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Autore: Pomoni Domenico
Titolo: L'inganno degli asburgo
Genere Romanzo ucronico
Lettori 264 3 3
L'inganno degli asburgo
Vienna, 8 Novembre 2025.

Mi Chiamo Marco Rainoldi, inizio questo diario su spinta del mio analista, dice che potrebbe aiutarmi a comprendere il perché di questa mia depressione analizzando i passaggi della mia vita, ma la mia vita fino ad ora è stato un successo dietro l'altro !
Ho studiato storia all'università statale di Milano, specializzandomi in storia contemporanea.
Perché storia contemporanea ?
Perché diciamocelo, la storia antica e moderna sono affascinanti, ma quello che si poteva scoprire si è scoperto, Le fonti o sono già state visionate oppure sono state storpiate o distrutte dal tempo, invece la storia contemporanea è ricca di fonti, è la nuova storia che viene scritta !
La mia vita è in rampa di lancio, dopo una Laurea con 110 e lode, con tesi su ex appartenenti al partito nazista riciclati nel governo austriaco e tedesco, che mi ha valso anche la dignità di stampa, tramite il mio relatore, ho incontrato il mio nuovo mentore il professor Franz Mueller docente all'università di Vienna, che mi ha fatto diventare il più giovane ricercatore dell'Università della capitale austriaca, arrivati a questo punto pensavo che la mia carriera non avrebbe avuto limiti !
Grazie a questo incarico di ricercatore ufficiale ero libero di visionare gli archivi che venivano desegretati, mi sentivo come un archeologo, ogni documento che passava nelle mie mani era visto per la prima volta dopo decine di anni e quindi avevo sempre documenti inediti ! Niente a vedere con vecchie pergamene tradotte più e più volte !!
Giorno dopo giorno, analizzo documenti e cerco le prove ed i collegamenti che mi servono, spesso i documenti si rivelano inutili, ma è comunque una sfida incredibile, anche perché sono il primo, e in storia essere il primo spesso è determinante e io voglio diventare famoso ! voglio fare scoperte che mi facciano entrare nei libri di storia ! E allora perché questo senso di vuoto ? Questa sensazione di insoddisfazione continua ? Non riesco a comprenderlo....
Capitolo 0: Ritorno alla realtà
Vienna, 12 Gennaio 2026
Mi ritrovo dopo tempo ad aggiornare questo diario, preso come ero dal mio lavoro ho lasciato perdere queste cose superflue, devo terminare la mia ricerca, i tre anni di contratto di ricerca stanno finendo e se non porto risultati il mio contratto verrà terminato e dovrò tornare a Milano, purtroppo il mio entusiasmo si è dovuto scontrare con la realtà dei fatti... La mole di documenti è ingestibile, inoltre la maggior parte è carta straccia, senza un briciolo di valenza storica, è frustrante, anni di lavoro e migliaia di documenti e non ho trovato ancora la rivelazione, quella notizia che mi porterà alla gloria ! Questo sicuramente non mi aiuta, ansia e stress non credo piaceranno a Michael, il mio analista.
Nel mentre di questo ragionamento il telefona squilla, è il professor Mueller !
“Buongiorno professore, come posso esserle utile ?”
“Buongiorno Marco, ha tempo per passare in ufficio ? dobbiamo parlare”
“Mi dica professore è riuscito ad ottenere quella proroga per me?”
“ E' proprio di questo che volevo parlarti, però preferisco di persona”
“Va bene professore, arrivo subito, grazie”
Ecco la realtà era venuta a bussare alla mia porta, quel giorno che speravo non arrivasse è arrivato, anni di sforzi e impegni e terminerà tutto nello stesso ufficio dell'università di Vienna dove questa avventura è iniziata...
La giornata era rimasta velata, come il mio umore, arrivato in università attraversando i corridoi antichi fino ad arrivare davanti alla grande porta di noce, finemente intarsiata dell'ufficio del professore, busso, la porta è aperta.
“Buongiorno professore, posso entrare ?”
“Vieni, vieni Marco, accomodati” rispose il professore.
“Mi dica professore, l'amara verità, non è riuscito ad ottenere la proroga che le avevo chiesto ?”
Il professore fece una faccia sconsolata e sprofondò nella poltrona di pelle marrone, poi pulendosi gli occhiali disse “Caro Marco, sapevamo che sarebbe arrivato questo giorno, il materiale che hai raccolto è interessante, ma sei ancora in fase di ricerca, non in fase di relazione e l'università non crede che un paio di settimane in più possano fare la differenza sul risultato...”
Mi ritrovai ferito e sconsolato, e abbassando lo sguardo stringevo i documenti che avevo portato, credevo di avere più tempo, invece la mia sfolgorante carriera era già finita...
Tossendo il professore riprese la mia attenzione “Ci sarebbe un modo per farti rimanere, ma non so se accetteresti”
In quel momento mi si illuminarono gli occhi, un barlume di speranza, pensando di poter completare il mio lavoro “Professore, sono pronto a tutto, mi dica cosa devo fare”

Il professor Mueller riprese in mano gli occhiali, mostrando la sua preoccupazione e prese di nuovo la parola “Il modo c'è, ma non quello che ti aspetteresti, il Governo insieme all'università stanno organizzando un grande lavoro accademico per il centodieci anni della fine della prima guerra mondiale, e insieme celebrare gli ultimi giorni di gloria dell'impero asburgico”
Il professore si bloccò vedendo la delusione nei miei occhi per poi concludere “Lo so, come ti ho detto non è quello che ti aspettavi, ma così manterrai il tuo posto qui in università, e anche se solo part-time potrai andare avanti nel tuo lavoro senza scadenze imposte”
Detta così sembrava un'occasione difficile da farsi scappare, ma io mi conosco, riprendere carte polverose, lette e rilette da decine di persone mi mette a disagio, un lavoro inutile, un riassunto del lavoro per gli altri, ma era troppo attraente l'occasione di rimanere e poter finire il mio lavoro.
“Manterrò i diritti di accesso agli archivi nazionali ? ed ai materiali desegretati ?” chiesi, più a convincere me stesso, pur di non perdere l'occasione.
“Certo, lavorerai principalmente negli archivi, naturalmente il tuo lavoro privato lo dovrai svolgere senza supporto ufficiale e dovrai dare priorità al lavoro ufficialmente assegnato”
Di colpo il cielo che era diventato cupo si rasserenò, anche dentro di me si calmò quel senso di disperazione, sarebbe stato difficile, ma sarei riuscito a terminare il mio lavoro !
“Certo professore, accetto tutte le condizioni ! Sa che quando lavoro non mi fermo mai, inoltre sarei disposto a tutto per terminare il mio lavoro”
Finalmente con la situazione rasserenata i due poterono lasciarsi ad un sorriso, anche se da parte mio non completo, perché il periodo storico a cui avrei dovuto dedicarmi non era il mio preferito, però dovevo provare a partire con entusiasmo con il nuovo incarico, visto che il rischio era tornamene a Milano disoccupato e senza possibilità di completare l'opera che mi avrebbe portato al successo. La vita è fatta di compromessi, avrei dovuto accettarne qualcuno pure io.
Pomoni Domenico
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