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Writer Officina Blog
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Manuale di pubblicazione Amazon KDP. Sempre più autori
emergenti decidono di pubblicarse il proprio libro in Self su Amazon KDP,
ma spesso vengono intimoriti dalle possibili complicazioni tecniche. Questo
articolo offre una spiegazione semplice e dettagliata delle procedure da
seguire e permette il download di alcun file di esempio, sia per il testo
già formattato che per la copertina. |

Self Publishing. In passato è stato il sogno nascosto
di ogni autore che, allo stesso tempo, lo considerava un ripiego. Se da
un lato poteva essere finalmente la soluzione ai propri sogni artistici,
dall'altro aveva il retrogusto di un accomodamento fatto in casa, un piacere
derivante da una sorta di onanismo disperato, atto a certificare la proprie
capacità senza la necessità di un partner, identificato nella
figura di un Editore. |

Scrittori si nasce. Siamo operai della parola, oratori,
arringatori di folle, tribuni dalla parlantina sciolta, con impresso nel
DNA il dono della chiacchiera e la capacità di assumere le vesti
di ignoti raccontastorie, sbucati misteriosamente dalla foresta. Siamo figli
della dialettica, fratelli dell'ignoto, noi siamo gli agricoltori delle
favole antiche e seminiamo di sogni l'altopiano della fantasia. |
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Il ladro di caramelle
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L'addetto alle pulizie.
“Pulizie” ... Questo c'è scritto in un colore vivace sul retro della mia t-shirt bianca che ben si accompagna ai pantaloni e al cappellino rosso che indosso, una divisa... Un segno di riconoscimento in questi enormi grattacieli che puliamo. Mi chiamo Kyle Miles, ho ventiquattro anni. Questo è l'unico lavoro che ho trovato e lo faccio da quando mi sono diplomato. Niente università per me, di certo non potevo permettermela. Considerando il tempo di crisi nel mondo del lavoro, mi è anche andata bene. Lavoro per la Spencer Creston Corp. da un anno e sei mesi. Sono molto preciso e veloce, quindi da poco mi hanno passato ai piani alti, quelli che contano, dove stanno i dirigenti che comandano. Ed è una seccatura. Infatti si attardano spesso lavorando in ufficio e io finisco sempre tardissimo. Mi occupo della pulizia della Berenson & Lowe, una delle più grandi società di brokeraggio azionario di tutta la East Coast. Sono così importanti che il loro logo è ovunque persino sugli asciugamani di carta nei bagni. Non incontro quasi mai nessuno, ma quando accade non posso fare a meno di osservarli. Uomini e donne in abiti eleganti, con scarpe lucide, attraversano i corridoi con passo deciso, lasciando dietro di sé scie di profumi costosi. Loro non mi notano e il mio passo non è così sicuro, l'unica scia che semino io è di candeggina. Spesso lavorando mi capita di guardare fuori dalle grandi vetrate blindate, mi sembra che tutto viva là fuori, mentre io, invece sono sempre qui, facendo ripetutamente le stesse cose senza riconoscimento alcuno. Il mio lavoro potrebbe farlo chiunque, non ci vuole una grande capacità, questi se sono qui è perché di strada ne hanno fatta. Mi hanno scelto in quanto sono anche uno molto discreto, può sembrare non rilevante ma lo è invece, dal momento che dai cestini pieni di questi facoltosi uomini d'affari si possono capire tante cose, basta osservare, stare attenti. Trovo veramente di tutto... E non lo dico di certo in giro... Per esempio nel cestino del direttore Jeffrey Tyler accartocciate, ci sono sempre delle ricevute di fiori, ne conto almeno un paio alla settimana. Da questo particolare deduco che sta corteggiando qualcuno e di certo non è sua moglie. Perché lo so? Ha una foto di lei sulla scrivania, se la tradisce e manda fiori alla nuova amante, la ripone nel cassetto. Quando la caccia è conclusa la rimette fuori di nuovo. Poi trovo anche la ricevuta della camera d'albergo... Le porta sempre in posti costosissimi, mentre per la moglie prenota in una trattoria economica poco lontano da qui. Lei lo raggiunge in ufficio in taxi... Lo so perché c'è la ricevuta di entrambe nell'immondizia. Mentre a Mark Trein, il vicedirettore, piacciono solo gli uomini. Ne sono sicuro in quanto ho scoperto più di un giornale di nudo maschile tra le sue immondizie e si fuma anche qualche canna, pure quelle ho visto. Credo lo faccia in bagno con la finestra aperta, dato che solo i suoi asciugamani hanno sempre un odore inconfondibile. Poi c'è Kendall Swift uno dei broker principali della società, che invece è ordinatissimo, da lui non trovo mai niente. La carta la passa tutta nel trituratore documenti, sembrerebbe quasi che in ufficio non ci vada neanche. È maniacale ogni cosa è sempre allo stesso posto. Ah dimenticavo l'ho visto in foto nella gigantografia che c'è all'ingresso della società, cosa posso dire? È bellissimo. Quinn Jensen, invece é il broker finanziario di punta della Berenson, ecco lui è il peggiore. Ci vive dove lavora, è il più disordinato. Gli asciugamani del suo bagno hanno frequentemente tracce di rossetto e pure d'altro, dev'essere uno che si dà parecchio da fare non solo con il lavoro... Sul fondo dei cestini ho trovato qualche volta collant strappati, spesso preservativi usati, biglietti da visita con nomi femminili accartocciati, ricevute di ristoranti. Sembra che le donne se le faccia direttamente in ufficio, sul suo divano nero personale, non spende di certo per camere d'albergo come il direttore Tyler, infatti se vedo le tendine chiuse tiro dritto. Lui se ne frega altamente dei nostri orari, forse neanche li conosce. Ha una particolarità però, gli piacciono le caramelle alla fragola, trovo cartuzze rosa dappertutto. Non nascondo che quando il contenitore è pieno gliele rubo, sono così buone. Le ho cercate in diversi negozi per comprarmele per casa ma non le ho trovate. Le posso mangiare solo qui di nascosto, forse per questo mi sembrano tanto speciali. Quando entro nel suo ufficio so che ci metterò un po' di più per sistemarlo, ecco perché lo lascio per ultimo nella programmazione delle pulizie. È troppo incasinato, la sua scrivania è piena di carte e io devo sempre cercare di rimetterle allo stesso posto quando pulisco, altrimenti poi le sento. Una volta ho buttato un post-it giallo che era attaccato su una bottiglietta d'acqua vuota... Il giorno dopo è scoppiato un tale casino... Ha chiamato in ditta per lamentarsi che non dovevo toccare niente... Un vero stronzo! Ordina spesso giapponese e non si prende nemmeno la briga di gettare i contenitori, almeno il direttore Tyler li mette nel cestino. Quinn Jensen li accatasta a terra direttamente. Inoltre gli piace lo yogurt alla banana, ne ha il frigo pieno e così pure il cestino, quando se li beve. Mi hanno detto che lui può tutto, è il più bravo sembra che abbia un intuito per il mercato azionario che pochi hanno. A quanto pare se lo contendono molte società, ma lui vuole diventare il capo di questa. Sarà pure un genio ma io a ripulire le sue schifezze divento pazzo, perciò un po' lo odio senza conoscerlo. Se non fosse per le caramelle alla fragola, forse mi rifiuterei di ripulire il suo ufficio. Verso le 21:00 mi trovo sempre con Devin, che i servizi li fa al diciottesimo. Sul terrazzo del suo piano, ci fumiamo una sigaretta e mangiamo un panino insieme. Dimenticavo Devin è anche il mio coinquilino e il mio migliore amico. Ci siamo conosciuti qualche anno fa mentre cercavo casa. Quando mi sono presentato alla sua porta indossavo una maglietta dei Nirvana, appena ha aperto l'ha vista e si è messo a cantare “come as you are...” Abbiamo iniziato a ridere e non abbiamo più smesso da allora, perché Devin è un vero “covo “ di cazzate. Non ho molti amici veri, ma posso affermare con certezza che lui è uno dei pochi, mi è sempre vicino, anche se spesso la pensiamo diversamente su molte cose. Dopo la pausa ognuno di noi riprende il suo lavoro, in genere a quell'ora vanno via tutti e riusciamo a finire. Mi dirigo a mala voglia verso l'ufficio di Quinn Jensen, trascinandomi dietro il carrello con il materiale per la pulizia e lo lascio nel corridoio, come al solito avrò molto da fare. Quando improvvisamente mi rendo conto che è ancora dentro e sta discutendo con qualcuno. Non so perché ma il tono della sua voce mi intimidisce. D'istinto mi nascondo dietro la porta dell'ufficio della sua segretaria, che è comunicante con il suo. - Jeffrey... sei d'accordo anche tu... non possiamo più aspettare, dobbiamo farlo fuori! Sentenzia Jensen parlando credo con il direttore Tyler. Capisco subito che le loro parole sono qualcosa che non dovrei sentire, spero non si accorgano di me, resto immobile cercando di non fare rumore. Mi sono sempre piaciuti i film polizieschi con omicidi e il resto, ma mai e poi mai avrei pensato di trovarmi in una situazione simile. - Si mette sempre in mezzo con Travis Gordon, cercando di tirarselo dalla sua parte. Se riesce ad arrivare in cima, ci fa fuori lui. Dobbiamo eliminarlo, hai ragione. Conferma con un tono concitato. È una conversazione che mi fa accapponare la pelle. Questi esseri ignobili progettano qualcosa di terribile. - Jack Finn ha rotto il cazzo... Ci sta ostacolando, voglio la sua pelle per farmi un cuscino. Deve stare fuori dal consiglio di amministrazione... Lo schiaccerò come un insetto. Proprio adesso non è il momento di trovare ostacoli sul nostro percorso, il posto di Ceo è mio, sappiamo bene che porterà vantaggi a tutti. A pezzi... lo voglio a pezzi... Un pezzo a me... Uno a te... Uno a Kendall... Lui sta con noi. È furbo, senza scrupoli. Lo farà sputar sangue, vedrai sarà facile e lo ridurremo in niente. Sono scioccato parlano di farlo sparire.... di farlo a pezzi! - Sono d'accordo...La Tex è quello che serve e tu sei un tiratore scelto. Continua Tyler. Oddio parlano addirittura del tipo di arma da usare! - Si...Lo faccio secco bastano due tiri di quelli giusti, ho già in mente qualcosa. Mi manca il respiro, sto assistendo davvero alla programmazione di un omicidio! A un certo punto il direttore Tyler racconta: - Devo andare... Sai mi trovo con una... Sento un fischio di approvazione. - Naaa sei ancora con quell'agenzia? Io ci ho provato mi hanno mandato una tale... Le donne mi hanno stancato. - No... No niente agenzia è una figacciona che ho conosciuto a una riunione a Philadelphia. Comunque con la Meetlove non mi sono trovato male, forse tu non sei tipo da donna Quinn! - Jeffrey forse no, sono noiose. Mi fanno perdere tempo, energie. Quest'estate ho avuto un avventura con un ragazzo cubano. Era così intrigante. Hai ragione niente donne per me... Avrò mai una relazione regolare? Una risata fin troppo allegra, segue la domanda di Jensen. - Perché no? Guarda me sono sposato con Cate ormai da vent'anni, ho chi si prende cura di me nonostante le mie scappatelle. Hai un casino qui dentro ... Ci vivi... Tu hai bisogno davvero di qualcuno di amorevole che ti assista e che poi tradirai perché sei un bastardo come me. Ora me ne vado, non voglio far tardi. Vedo Tyler uscire, resto fermo dove sono per un po', poi dopo qualche minuto mi sporgo per vedere se posso allontanarmi. Sento Quinn Jensen andare al bagno. Mi sposto leggermente. Accidenti da qui vedo che sta pisciando con la porta aperta, con una mano appoggiata alla parete mentre con l'altra fa le sue cose. Vederlo mi rapisce per un secondo, ha un che di sexy, i muscoli della schiena si intravedono attraverso la camicia costosa, mentre le vene del braccio con il quale si sostiene sono bene in evidenza. Mi sento stranamente rimescolare. Credo di poter passare tranquillamente, non dovrebbe vedermi. Il carrello delle pulizie posso lasciarlo dov'è, lo recupererò più tardi. Penso male però, perché mentre transito silenziosamente, Quinn Jensen alza il viso e mi vede riflesso nello specchio che ha di fronte. Per fortuna credo e spero non in viso. Corro via. Imbocco le scale... Accelerando la mia corsa il più possibile... Sento i suoi passi dietro di me. - Fermatiiiii! Ti ordino di fermarti, chi sei? Fermati! Ha capito sicuramente che ero nascosto, non sarei potuto uscire senza essere visto e ho sentito tutto. Prendo l'uscita di servizio mentre i suoi passi e i miei rimbombano nella tromba delle scale. Continuo a scendere, al sedicesimo piano esco dalla porta antincendio ed entro nel primo ascensore aperto. Premo il pulsante del secondo piano, dove c'è la sede della Spenser Creston, per cui lavoro. L'ascensore inizia la discesa. Ho il cuore in gola, mi batte fortissimo. Spero che non mi abbia visto in faccia, altrimenti farà uccidere anche me. Ma quando arrivo al sesto, mi accorgo che sta rallentando... Qualcuno ha prenotato la fermata. Sono terrorizzato le porte si aprono e mi trovo davanti Kendall Swift in tutta la sua incomparabile bellezza. La sorpresa è tanta nell'imbattermi in qualcuno e lancio un urlo improvviso. - Oh cazzo... Esordisce lui. - Scusi l'ho spaventata... Ha ragione non dovrebbe esserci più nessuno mentre fate le pulizie, ma ho dimenticato il portafoglio in ufficio e sono risalito a piedi fino al sesto, perché gli ascensori erano occupati da voi delle pulizie. Scusi ancora... Kyle... Scandisce bene il mio nome, mentre io deglutisco sorpreso. - Come fa a sapere come mi chiamo? Chiedo con tono incerto. Mi sorride scioccamente. - Kyle ... È ricamato sulla sua maglietta. L'evidenza palese della cosa mi riempie d'imbarazzo e arrossisco fino alla radice dei capelli. - Oh si... Scusi... Mi scusi, ho avuto una reazione spropositata. -Mi sono spaventato inutilmente, pensavo di essere solo...Sa di questi tempi... - Certo, tranquillo! Non si preoccupi, non è stato niente. Arrivederci. Kendall Swift se ne va, camminando sicuro con l'eleganza che lo contraddistingue lasciandomi con il fiato corto per l'agitazione.
Raccontando tutto a Devin... - E così hai sentito tutto questo. Kyle forse non è come sembra! Non hanno detto che lo uccideranno. Commenta dubbioso Devin. - Vedi tu... Hanno parlato anche di farlo a pezzi, di fargli sputare sangue! Replico seccato. - Certe volte si può equivocare, ma poi cosa potresti fare? Facciamo le pulizie Kyle, non siamo gente del bel mondo! Se fossi della polizia, a chi crederesti a un brillante broker finanziario che fa guadagnare miliardi alla sua società o a uno che ha le mani che odorano di detersivo? Se riporti qualcosa di sbagliato... O di non vero alla polizia perderai il posto di lavoro e il mio stipendio non basta per coprire l'affitto. Continua Devin passandosi le mani nei capelli, visibilmente preoccupato. Poi il mio coinquilino non resiste e si lascia andare al pettegolezzo, e con fare complice tenta di farsi raccontare qualcosa di più. - Com'era Kendall Swift di persona? Io non l'ho mai incontrato, ma ho visto la sua foto all'ingresso dell'azienda. Lui e Quinn sono due fighi allucinanti. - Nella gigantografia che c'è entrando, intendi? Si si sono tutti belli Devin, credo che li abbiano anche truccati prima di farla. È stato un bel modo per ringraziarli per i guadagni dello scorso anno, Jeffrey Tyler ha avuto un'ottima idea. Lo ammetto Kendall è proprio un gran bel tipo. Ha due occhi incredibili ma non è il mio genere però, troppo perfettino. - Perfettino? È un Dio greco Kyle! Non c'è giorno che Devin non me ne parli, ha un'idea fissa su Kendall Swift, peccato che lui non sa neanche che esiste. - E Jensen? - Anche lui l'ho visto solo nell'immagine all'entrata... Certo in foto rende... L'altra sera te l'ho detto era di spalle stava pisciando... Comunque Quinn dev' essere uno stronzo arrogante da quel poco che ho visto e sentito. Speriamo solo che non mi abbia riconosciuto. |
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