Gigetto.
Il cucciolo bianco e grigio dormiva tenendo la testa ciondoloni fuori dalla cesta, abbracciato alla femmina dal pelo rosa, che mostrava un pezzetto di lingua. Erano talmente stanchi d'aver giocato fino allo sfinimento, da restare addormentati all'arrivo di Giovanna, che era andata da Paola a prendere un gattino, e se ne ritrovava due.
- Oh, che teneri! Guarda quanto sono belli! Come si fa a separarli? Si vede che sono molto affezion...
Antonio Davini
Baciami il male
Racconti
.se fosse andata male. Intanto che camminava ticchettando per strade inondate di luce e afa, il piccolo filo d'oro che aveva al collo si muoveva oscillando. La sottile catenina con appeso un piccolo ciondolo entrava e usciva dalla scollatura,
in mezzo ai seni e poi sul petto, picchiettando a volte sulla pelle, a volte sul vestito. Quando se ne accorgeva, tra un pensiero e l'altro, afferrava il ciondolo e lo faceva scorrere ne...
Liliana Tuozzo
Racconti di ieri
Racconti
Giugno. L'aria tiepida carezza il mio viso, ora come allora, portando con sé una nota di dejà vu.
Invadente il sapore del tempo ritorna nell'aria, riporta i momenti già vissuti, quelli dimenticati e quelli sempre ricordati. Hanno di nuovo lo stesso sapore, lo stesso scenario: il sole di primavera, la prima camicetta leggera indossata, l'arrivo repentino dell'estate pervasa di frutti e di colori.
Tutto sembra uguale, eppure è diverso. Il tempo ...
Mauro Reperto (Roberto Becattini)
Il dado è tratto da una storia vera
Racconti Fantasy Umoristico
Se hai un problema, chiama il 122.
Nicola Scheggi (per gli amici Nicolas Cage) quel pomeriggio tornava a casa, come ogni giorno, al suo adorato, aureo cliché familiare: Tafferuglio, il suo cane, un bastardino sempre vispo e giocoso, Flavia, la sua compagna amorosa e imprevedibile, il figlio Luigi, socievole e curioso. Quando entrò, il cane ululò di terrore e gli si rizzò tutto il pelo, ma poi sentì il suo odore e lo riconobbe. Gli leccò i piedi,...
Daniel Monardo
Racconti privi
Racconti brevi
Non mi sono mai nascosto dagli altri per compiere atti di vitale importanza. Respiro, mangio e prevedo di morire davanti a qualcuno. Ora, nello specifico, sto pisciando per strada e la naturalezza con cui lo faccio non sconvolge i passanti che quasi non mi guardano. Con la stessa disinvoltura potrei cagare, ma non ne sento il bisogno e così procedo sulla mia strada che so già dove mi porterà. Il solito prato, del parco vicino casa, mi vede diste...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...